Stefanite
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Stefanite | |
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Classificazione Strunz | II/E.06-10 |
Formula chimica | Ag5SbS4 |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | ortorombico |
Classe di simmetria | piramidale |
Parametri di cella | a = 7.793, b = 12.295, c = 8.506 |
Gruppo puntuale | mm2 |
Gruppo spaziale | C mc21 |
Proprietà fisiche | |
Densità | da 6.2 a 6.3 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 2.5 |
Sfaldatura | debole secondo {011} e {021} |
Frattura | concoide, irregolare |
Colore | nero, nero ferro |
Lucentezza | metallica |
Opacità | opaca |
Riflessi | nero brillante |
Diffusione | assai raro |
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La stefanite è un minerale, un solfuro di argento e antimonio.
Il nome deriva da Heinrich von Stephan, arciduca d'Austria (7 gennaio 1831 - 8 aprile 1897) su proposta dello scopritore Wilhelm Karl von Haidinger (1795 - 1871), geologo e mineralogista austriaco, nel 1845.
Indice |
[modifica] Abito cristallino
Cristalli prismatici tozzi, corti e tabulari pseudoesagonali, a volte geminati, spesso lamine.
[modifica] Origine e giacitura
Genesi idrotermale, secondaria. Ha paragenesi con argento, pirargirite e acantite.
[modifica] Forma in cui si presenta in natura
Cristalli, aggregati granulari, massivi.
[modifica] Caratteri fisico-chimici
E' ossidato da HNO3. In tubo chiuso scoppietta e poi fonde. Al cannello ferruminatorio dà aureola di ossigeno di antimonio e globulo di argento.
[modifica] Località di ritrovamento
A Wolfach e Friburgo, in Germania; nei filoni argentiferi della Boemia e del Nevada.
In Italia cristalli di circa 0,5 cm di diametro, accompagnati da calcite, si rinvengono nelle miniere di Baccu Arrodas, a Muravera, e in quella di Giovanni Bonu, a San Vito, in provincia di Cagliari.
[modifica] Utilizzazioni
Per la sua relativa abbondanza è sfruttato da tempo quale minerale utile per l'estrazione di argento.