Storia del lesbismo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Per Storia del lesbismo si intende la storia dell'identità lesbica e del lesbismo nel corso dei secoli.
Indice |
[modifica] Nel mondo classico
Malgrado la scarsità di documentazione disponibile, le prime tracce scritte si possono far risalire al Codice di Hammurabi (1792 a. C. circa), che cita la figura della salzikrum, la donna-uomo, che poteva contrarre matrimonio con altre donne.
La storica Judy Grahn ha messo in luce l'omosessualità presente negli inni ad Inanna scritti da Enkheduanna (2300 a. C. circa).
Tra il VII e il VI secolo a.C. la poetessa greca Saffo, nativa dell'isola di Lesbo, celebrò il suo amore per le donne. Da lei hanno avuto origine i termini lesbico e saffico. Ancora nel VI secolo a.C. Plutarco ricorda che a Sparta alcune donne trovavano l’amore tra le braccia di altre donne.
Più tardi, nel 160 a.C. Luciano di Samosata presenta, senza alcuna simpatia, le “donne mascoline”. Contemporaneamente (150 a.C.), nella cultura ebraica Rabbi Eleazar sancisce l’oscenità dei rapporti tra donne.
Famosa, nel libro IX delle Metamorfosi di Ovidio la storia di Ifide, fanciulla allevata come fosse un ragazzo, che si innamora della bella Iante.
Giamblico (245–325 nei Babyloniaca ridicolizza Philaenis, un’atleta descritta mentre fa la lotta nel fango, beve e mangia come un maiale e sodomizza fanciulli con la sua enorme clitoride. Sulla sua scia, il poeta latino Marziale teorizzava che le lesbiche avessero una clitoride ipertrofica.
[modifica] Dal medioevo al XIX secolo
Purtuttavia, è con il diffondersi del cristianesimo (che giudicava peccaminosa l'omosessualità), che si arriva a una vera e propria condanna del "vizio" dell'amore tra donne. Gli unici riferimenti medioevali a pratiche lesbiche si rinvengono in riferimento a condanne, eresia, processi per stregoneria etc.
Secondo San Tommaso d'Aquino la copula tra donna e donna è un atto contro natura.
Nel Concilio di Rouen (1214) fu proibito alle suore di dividere lo stesso letto, pratica comune all'epoca per ovviare alle carenze del riscaldamento, ma ritenuta evidentemente "pericolosa".
Nel XV secolo Giovanna D'Arco, sospettata di omosessualità, fu condannata anche per aver commesso atti illeciti, indossando abiti maschili.
Alla fine del XVI secolo Pierre de Bourdeille, abate di Brântome, nel suo libro Les dames galantes traccia un colorito affresco dell'amore "donna con donna", secondo l'autore reso di moda in Francia dalla regina Caterina de' Medici. Apertamente lesbica fu la regina Cristina di Svezia (1626-1689).
La regina di Francia Maria Antonietta di Asburgo-Lorena venne accusata di omosessualità in numerosi pamphlets pre-rivoluzionari.
Lady Eleanor Butler (1739-1829 e Sarah Ponsonby (1754-1831), le Ladies of Llangollen divennero famose per essere fuggite a vivere insieme, travestite da uomini. Intrattennero rapporti con letterati dell'epoca, ed ottennero un vitalizio reale.
Nel XIX secolo la nascente psicologia e la sessuologia studiarono diffusamente il lesbismo, che venne considerato una perversione patologica, come la pedofilia o il sadomasochismo. E' nell'800 che si diffonde lo stereotipo delle donne mascoline, le "invertite" che, per nascita, non erano capaci di essere donne a tutti gli effetti. Lo stesso Freud, pur non classificando l'omosessualità maschile e femminile come una vera e propria patologia, l'identifica come un comportamento deviante, causato all’arresto del corretto processo evolutivo della libido. Parent-Duchatelet, medico parigino, indica come causa del tribadismo l'eccessiva libidine e la dimora forzata in carceri.
[modifica] Il XX secolo
Tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo, tuttavia, con la nascita della cosiddetta "questione omosessuale", e parallelamente alla nascita del movimento delle suffragette, si assiste all'esplosione della Cultura lesbica. È il periodo del Bloomsbury Group di Virginia Woolf, di Natalie Clifford-Barney, Gertrude Stein, Tamara de Lempicka, Vita Sackville-West, Radclyffe Hall, Ivy Compton-Burnett, Frida Kahlo, Isadora Duncan, Mercedes de Acosta, Eleonora Duse, Colette, Djuna Barnes, Alla Nazimova, Liane de Pougy, Annemarie Schwarzenbach, Romaine Brooks, Sibilla Aleramo e molte altre ancora: quasi tutte artiste, tutte dichiaratamente lesbiche o bisessuali. Le attrici Greta Garbo e Marlene Dietrich diventeranno autentiche icone lesbiche.
Al 1931 risale il primo film apertamente lesbico, Mädchen in Uniform, tratto da un romanzo di Christa Winsloe e direto da Leontine Sagan. Nel periodo tra le due guerre mondiali, nei cabaret berlinesi diventa famosa la cantante Claire Waldoff. E' nella prima metà del secolo che l'identità lesbica si sviluppa, si consolida e diventa fenomeno.
Il fascismo ed il nazismo, con l'esaltazione del ruolo moglie-madre come funzione naturale della donna, con le limitazioni al lavoro delle donne causano un generale arretramento delle libertà civli delle donne, arrivando alla persecuzione ed all'eliminazione fisica di molte lesbiche, imprigionate in campi di concentramento, sotto il simbolo del Triangolo nero.
Dopo i fatti di Stonewall, la rivoluzione sessuale e lo sviluppo del femminismo degli anni '60 e degli anni '70 l'omosessualità femminile diventa protagonista di molti libri e film, ed il "lesbo-chic" diventa uno stile utilizzato da molte campagne pubblicitarie. Il lesbismo si politicizza e si lega al separatismo femminista . Centrale il ruolo di Rita Mae Brown. Determinanti i contributi teorici di Simone de Beauvoir, e successivamente di Kate Millett e di Monique Wittig, che provocatoriamente arriva ad affermare che "la lesbica non è una donna".
Pur non avendo raggiunto una completa visibilità, e dovendo in molti casi lottare per la piena affermazione dei diritti civili, le lesbiche a partire dagli anni 1980 diventano sicuramente un soggetto politico e "di costume" con cui far i conti. Si incrementa la visibilità in numerosi campi: musica (Melissa Etheridge, K.D. Lang, Skin, le Indigo Girls, etc.), nello sport (Martina Navratilova, Amelie Mauresmo), etc.) letteratura (Jeannette Winterson, Sarah Waters), etc.) spettacolo (Lily Tomlin, Agnes Moorhead, etc.)
[modifica] Voci correlate
- Butch
- Cultura lesbica
- Donne delle Rive Gauche
- Lesbismo
- LGBT
- Omosessualità nella storia
- Storia degli omosessuali nella Germania nazista e durante l'Olocausto
- Politica lesbica
- Saffo
- Teoria queer
- Wikipedia:Progetto Omosessualità
[modifica] Bibliografia
[modifica] Documenti
- (DE) (IT) M.F., Wie ich es sehe, in "Jahrbuch für sexuelle Zwischenstufen", 1901. Anche in traduzione italiana: M.F., Come la vedo io (entrambi in formato .pdf).
- (DE) (IT) Elisabeth Dauthendey, Die urnische Frage und die Frau, in "Jahrbuch für sexuelle Zwischenstufen", 1906. Anche in traduzione italiana: La questione uranista e la donna (entrambi in formato .pdf).
- (IT) Una Tribade, Tribadismo. Saffismo. Clitorismo, Il Pensiero, Firenze 1914 (in formato .pdf).
[modifica] Testi scritti da donne
- Jole Baldaro Verde, Valentina Manzini, L'omosessualità femminile come "rito d'iniziazione sessuale", da: "Rivista di scienze sessuologiche", vol. 9, n 1-2, 1996.
- Judith Brown, Atti impuri. Vita di una monaca lesbica nell'Italia del Rinascimento, Il Saggiatore, Milano 1987.
- Daniela Danna, Amiche compagne amanti. Storia dell'amore tra donne, Editrice UNI Service, s.l. 2003, ISBN 8888859012.
- Rosanna Fiocchetto, L'amante celeste. La distruzione scientifica della lesbica, Il Dito e La Luna, Milano 2003.
- Margherita Giacobino, Guerriere ermafrodite cortigiane. Percorsi trasgressivi della soggettività femminile in letteratura, Il dito e la luna, Milano 2005.
- Mattea, Nicoletta e Margherita Giacobino, Tre porcelle valsesiane. Percorsi trasgressivi della soggettività femminile in letteratura, Il dito e la luna, Milano 2005.
- Margherita Giacobino, Orgoglio e privilegio. Viaggio eroico nella letteratura lesbica, Il dito e la luna, Milano 2004.
- Nerina Milletti, Analoghe sconcezze. Tribadi, saffiste, invertite ed omosessuali: categorie e sistemi sesso/genere nella rivista di antropologia criminale fondata da Cesare Lombroso (1880-1949), "DWF donnawomanfemme", 4 (24), 1994, pp. 50-122.
- Nerina Milletti, Tribadi & socie: la sessualità femminile non conforme nei termini e nelle definizioni, in "Rivista di scienze sessuologiche" vol. 9, n. 12, gen/ago 1996, pp. 19-35-
- Roberta Padovano, Dove sorge l'arcobaleno. L'omosessualità nella storia e nelle religioni del mondo, Il dito e la luna, Milano 2002.
- Gabriella Romano, I sapori della seduzione. Il ricettario dell'amore tra donne nell'Italia degli anni '50, pp. 140, Ombre Corte, Verona 2006, ISBN 88-87009-83-X.
[modifica] Testi scritti da uomini
- Romano Canosa, Il velo e il cappuccio. Monacazioni forzate e sessualità nei conventi femminili in Italia tra quattrocento e settecento, Sapere 2000, Roma 1991.
- Guido Ceronetti, La vera storia di Rosa Vercesi e della sua amica Vittoria, Einaudi, Torino 2000.
[modifica] Filmografia
- Veronika Minder, Katzenball, Svizzera 2005. Ottant'anni di storia svizzera vista attraverso le vite delle donne lesbiche.
- Susan Muska, Greta Olafsdottir, La vera storia di Tina Brandon, USA, 1997.
- Gabriella Romano, L'altro ieri, GB, 2002. Cinque testimonianze di donne nate prima della "rivoluzione sessuale".
- Gabriella Romano, Pazza d'azzurro, GB, 1997. Storia della relazione quarantennale di Nietta (Antonietta) Aprà con Linda (Flafi) Mazzuccato durante gli anni del fascismo e successivi.
- Greta Schiller, Paris was a woman, USA, 1996.
- Julia Pietrangeli, Odio i saluti. Un ricordo di Piera Zanotti, Italia, 2001. Ricordo della militante femminista e lesbica Piera Zanotti (1934-1999).
[modifica] Altri progetti
Commons contiene file multimediali su Storia del lesbismo
[modifica] Collegamenti esterni
- Storia lesbica. Una raccolta monografia di saggi, anche biografici, sulla storia lesbica.
- Maria G. Di Rienzo, Saggi di storia, e biografie lesbiche.
- Donatella Massara, Donne e conoscenza storica. Storia del cinema lesbico negli anni '20 e '30.
- Nerina Milletti, Brevissima storia delle lesbiche italiane.
- Nerina Milletti, Calavrisella mia, facimmu 'amuri? La storia delle lesbiche contadine italiane attraverso le tradizioni orali, "Quir: mensile fiorentino di cultura e vita lesbica e gay, e non solo...", 11, 1994, pp. 23-26.
- (EN) Isle of Lesbos. Sito di storia lesbico-femminista.
- (FR) Saphisme.com. Portale di storia e letteratura lesbica del passato, che dedica particolare attenzione a Saffo e all'immagine di Saffo attraverso i secoli.
[modifica] Galleria d'immagini
[modifica] Prima del XX secolo
La regina Cristina di Svezia. |
|||
La tomba di Cristina di Svezia a San Pietro, in Vaticano. |
|||
Natalie Clifford Barney (1876-1972), nel 1892. |
[modifica] Prima del XX secolo: L'ossessione lesbica di Toulouse-Lautrec
Henri de Toulouse-Lautrec, Il sofà. |
Henri de Toulouse-Lautrec, Le due amiche. |
||
Henri de Toulouse-Lautrec (1864-1901), Il bacio, (1892). |
[modifica] Il XX secolo
Liane de Pougy (1869-1950) (1902). |
Liane de Pougy, foto di Félix Nadar. |
Liane de Pougy, foto di Félix Nadar. |
Liane de Pougy (1908 ca.) ritratta da Paul César Helleu (1859-1927)ì. |
Isadora Duncan e Sergei Yesenin, 1923. |
La scrittrice russa Zinaida Gippius (Зинаида Николаевна Гиппиус, 1869-1945), di Léon Bakst (1906). |
Gertrude Stein fotografata da Carl Van Vechten nel 1934. |
|
Gertrude Stein fotografata da Carl Van Vechten nel 1935. |
Gertrude Stein fotografata da Carl Van Vechten nel 1935. |
Virginia Woolf (1882–1941). |
|
Josephine Baker, foto di Carl Van Vechten, 20 ottobre 1949, |
Il triangolo nero, diffuso simbolo politico lesbico. |
[modifica] XXI secolo
La Lista lesbica italiana al Bari Pride (2003). |
Arcilesbica - Striscione al Gay pride nazionale di Grosseto (2004). |
"Dykes on bykes" al gay pride di San Francisco, 2005. |
"Dykes on bykes" al gay pride islandese. |
"Dykes on bykes" al gay pride islandese. |
|||
Amélie Mauresmo, 2005. |