Storia dell’arte a Pescara
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Pescara è una città moderna, costruita quasi completamente dopo la seconda guerra mondiale. Alla modernità dell’impianto urbanistico e dell’aspetto della città corrisponde l’esiguità di tracce di storia come anche di produzioni artisticamente rilevanti provenienti dal passato. Al riguardo, occorre tenere presente che, per molti secoli, la vita di Pescara è stata legata alla fortezza e che questa funzione prettamente militare non ha consentito l’evolversi di produzioni o scuole d’arte, come è invece accaduto in Chieti. Pertanto, la storia dell’arte a Pescara è per lo più storia dell’arte contemporanea.
Indice |
[modifica] Pittura e scultura
La produzione di opere artistiche nella città è coincisa con lo smantellamento della fortezza di Pescara che, dal punto di vista sociale ed economico, ha rappresentato un autentico rinascimento. Attualmente nella città esistono un Liceo artistico, un istituto d’arte che negli anni hanno formato molti giovani artisti. Sono diverse le gallerie private intorno alle quali ruotano i lavori e gli sforzi di molti artisti locali. Pescara è divenuta negli ultimi decenni anni un sede espositiva per importanti mostre grazie alla presenza delle mostre Fuori Uso e PEAM, nonché del Museo d’arte moderna “Vittoria Colonna”.
[modifica] Francesco Paolo Michetti
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Per approfondire, vedi la voce Francesco Paolo Michetti. |
Nacque a Tocco da Casauria, 4 agosto 1851 - Francavilla al Mare, 5 marzo 1929. E’ stato un pittore e litografo di grandissima fama internazionale e molto apprezzato dai collezionisti d’arte a cavallo tra l’800 ed il ‘900; raggiunse la definitiva fama internazionale nel 1887, quando espose a Napoli la grande tela del Corpus Domini (che venne acquistata dall’imperatore Guglielmo II di Germania).
Formatosi a Napoli e lavorando in tutta Italia, è sempre rimasto molto legato alla sua terra e nei primi anni del ’900, attorno alla sua persona cominciò a riunirsi il Cenacolo michettiano, a cui partecipavano i maggiori artisti abruzzesi dell’epoca (tra gli altri, il poeta Gabriele d’Annunzio, lo scultore Nicola D'Antino e il musicista Francesco Paolo Tosti) nel convento di Santa Maria di Gesù di Francavilla. A Pescara, presso la ‘’Biblioteca provinciale’’, è conservato il suo celebre dipinto la figlia di Jorio del 1894.
[modifica] I Cascella
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Per approfondire, vedi le voci Basilio Cascella e Pietro Cascella. |
La famiglia Cascella ha dato molto alla città di Pescara ed ha caratterizzato moltissimo la vita dell’arte della città, essendo stata una feconda scuola di arte e cultura, apprezzata a livello nazionale ed internazionale. Ai Cascella, il Comune di Pescara ha dedicato la fondazione del *Museo Civico Basilio Cascella
La prima figura importante è sicuramente quella di Basilio Cascella nato a Pescara]], nel 1860. Egli frequentò la scuola serale degli Artieri di Pescara e lavorò come apprendista nello stabilimento tipografico Luigi Salomone. La sua formazione artistica non è legata alla frequentazione di nessuna scuola, ma è il frutto del suo lavoro e del contatto con molte personalità dell’arte del tempo in tutta Italia. La sua opera si rifà esplicitamente al verismo. Le sue attività creative sono molteplici: egli è stato litografo, pittore, grafico, ceramista, illustratore e fotografo. Dal 1895 il Cascella si trasferisce a Pescara ed il consiglio comunale della città delibera la cessione di un terreno per permettergli di costruire uno stabilimento litografico e di pittura. Tale concessione ha rappresentato un momento importante per la città poiché con essa è nata una vera e propria scuola di scultura ed illustrazione.
Tre dei figli di Basilio Cascella, Tommaso, Michele e Gioacchino hanno continuato l’opera paterna, essendo stati tutti e tre pittori di apprezzabile abilità. In particolare, Tommasso Cascella ha esposto in diverse città europee ed anche in Brasile e fu tra i vincitori della Biennale di Venezia del 1932 ha vinto. Anche il fratello Michele, ha saputo acquisire fama a livello nazionale ed internazionale, con due partecipazioni alla Biennale di Venezia e con mostre in ogni parte d’Italia e d’Europa. Il fratello Giacomo, invece, non ha mai avuto la forza di imporsi nel panorama nazionale, perché è rimasto legato alla sua terra di origine e non ha mai intrapreso lo sforzo di vivere e lavorare nella piazze d’arte italiane più importanti.
Di grande importanza è l’esperienza dei figli di Tommaso Cascella, Andrea e Pietro. Andrea Cascella (1919-1990 , è stato pittore è ceramista ed ha esposto e venduto le sue opere in tutto il mondo: la sua fama lo ha portato a divenire commissario della Biennale di Venezia e direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Il fratello Pietro Cascella (nato nel 1919, ha iniziato la sua carriera artistica come pittore e ceramista, ma ha consolidato la sua fama mondiale come scultore: le sue sculture sono solitamente composte da masse pietrificate levigate, aspre o corrose con accenni di base cubista e elementi di purismo geometrico. Egli ha lavorato molto in Abruzzo ed a Pescara, ha realizzato la nave: opera che caratterizza il lungomare della città.
[modifica] Ettore Spalletti
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Per approfondire, vedi la voce Ettore Spalletti. |
Ettore Spalletti è nato nel 1940 a Cappelle sul Tavo, in Provincia di Pescara, dove egli tutt’oggi vive e lavora: è un pittore e scultore di fama internazionale, ma è molto radicato e presente nel territorio pescarese. In città è spesso protagonista di mostre personali o collettive ed ha realizzato la fontana presso la nuova sede del Tribunale. E’ in progetto la realizzazione di un “percorso d’acqua” che dovrebbe collegare la vecchia stazione di Pescara al mare.
[modifica] Architettura
L’unica importante traccia del passato è rappresentata dalla Basilica della Madonna dei sette dolori, il cui attuale impianto neoclassico risale alla fine del XVIII secolo ed agli inizi di quello successivo.
[modifica] Art Noveau
La Pescara degli inizi del secolo passato- più in particolare, la zona di Castellammare- si presentava come una elegante cittadina con pochissimi palazzi e molte case e ville in stile art noveau. Il passare degli anni e, soprattutto, il bombardamento di Pescara del 1943, hanno cancellato quell’aspetto ricercato ed elegante che la città ha avuto negli anni precedenti alla seconda guerra mondiale, ma, tutt’oggi, in alcune zone della città sono presenti ville a palazzine od interi viali e vie risalenti a quel periodo che testimoniano la incidenza dello stile liberty nella storia architettonica della città.
[modifica] Il periodo del razionalismo fascista
Durante il periodo fascista sono stati costruiti diversi palazzi ad uso pubblico con lo stile del tempo: tutt’oggi questi palazzi ospitano le principali istituzioni della città come il Comune, la Provincia, la Prefettura, alcune scuole superiori della città. Il progettista di queste strutture è stato l’architetto Vincenzo Pilotti. Altra opera rilevante del periodo è la costruzione della cattedrale di San Cetteo, tra il 1936 ed il 1939, sul progetto del architetto Cesare Bazzani, uno dei maggiori e più prolifici artefici dell'architettura pubblica italiana del primo Novecento, particolarmente in età fascista.
[modifica] La ricostruzione
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Per approfondire, vedi la voce Luigi Piccinato. |
Subito dopo la guerra, la ricerca della bellezza e l’affermazione di uno stile architettonico hanno lasciato il passo alle esigenze collegate allo sviluppo economico e demografico: dunque, la ricostruzione non ha seguito linee precise e, per lo più, è stata oggetto di fenomeni speculativi. A questa linea di tendenza, fa eccezione il periodo immediatamente successivo alla guerra, un forte tentativo di ideare e progettare Pescara in modo organico e disciplinato secondo i criteri architettonici del razionalismo italiano. Subito dopo la grande guerra, il Comune affidò all’architetto ed urbanista razionalista Luigi Piccinato il compito di redigere un primo piano di ricostruzione (1947). A tale piano è riconducibile la importante ideazione (per la città) di ‘’Piazza della Rinascita’’ che, quale grande spazio aperte nel cuore della città, assume subito la funzione di piazza centrale e luogo di incontro per gli abitanti. Agli anni ’50 è riconducibile il tentativo di dare una regolamentazione edilizia più stringente. Il piano regolatore di Pescara del 1956 fu elaborato da Luigi Piccinato il quale, ha progettato anche lo stadio adriatico, realizzato nel 1955: si tratta di un progetto molto apprezzato che è stato anche premiato (premio IN/ARCH Domosic, 1961). In tale periodo vi sono tracce di altre espressioni del razionalismo architettonico come per il “Palazzo Monti” (progetto dell’architetto Antonio Cataldi Madonna, del 1954 e la nuova stazione ferroviaria, progettata nel 1955 (completata solamente del 1988).
Dopo il fervore degli anni ’50, la città è stata soggetta alla pura speculazione edilizia, senza la costruzione di importanti opere architettoniche.
[modifica] Gli ultimi interventi
Verso la fine degli anni ’90, con la discussione di un nuovo piano regolatore, si scopre un certo interesse per il recupero di uno sviluppo armonioso della città dal punto di vista urbanistico, ma anche architettonico. Risalgono a questo periodo ed ai successivi anni importanti progetti ed opere di ricostruzione e ristrutturazione. Da segnalare il progetto di Oriol Bohigas per la riqualificazione e ricostruzione della zona adiacente alla stazione di Porta Nuova (in corso di realizzazione). Di grande importanza è stato l’intervento sulla piazza centrale della città: piazza della rinascita, anche detta piazza salotto. Si tratta di un opera che fa parte del più grande progetto di riqualificazione del centro cittadino, che per la sua importanza, è stato affidato da Luciano D'Alfonso, sindaco di Pescara, all’architetto di fama mondiale en:Toyo Ito. La linearità dell’originale progetto di Luigi Piccinato è stata rispettata, mentre l’idea di creare un largo spazio nel cuore della città è stata esaltata con la eliminazione della strada che attraversava lo spiazzo. I lavori di ristrutturazione sono terminati nel 2006, ma ancora non è stato realizzato l’intero progetto dell’architetto giapponese, nel quale è prevista anche l’installazione di un monumento. Da ultimo, il progetto del 2006 per la costruzione di una nuova sede di una importante azienda locale (la Fater S.p.A.) dell’architetto di fama mondiale Massimiliano Fuksas.
[modifica] Altre forme d’arte
[modifica] Fumettistica
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Per approfondire, vedi la voce Andrea Pazienza. |
Nel liceo artistico di Pescara sono stati formati due importanti esponenti della fumettistica italiana. Particolarmente importante per la cultura e l’arte pescarese è stata la figura di Andrea Pazienza. Infatti, durante il periodo che trascorre al liceo realizza i suoi primi fumetti, alcuni dei quali mai pubblicati, e diversi quadri. Insieme ad altri artisti, lavora al Laboratorio Comune d'Arte "Convergenze", che a partire dal 1973 espone le sue opere in diverse collettive e personali. In quello stesso periodo, frequentava lo stesso liceo artistico di Pescara Tanino Liberatore.
[modifica] Arte elettronica
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Per approfondire, vedi la voce PEAM. |
A Pescara si svolge il PEAM - Pescara Electronic Artists Meeting: è un meeting internazionale d'arte elettronica d'avanguardia (arte digitale e videoarte organizzato dall'Associazione Culturale "Artificialia". L’evento è partecipato e diretto da diversi artisti ed intellettuali pescaresi.