Cesare Bazzani
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Cesare Bazzani (Roma, 1873 - ivi, 1939), architetto italiano, fu uno dei maggiori e più prolifici artefici dell'architettura pubblica italiana del primo Novecento, particolarmente in età fascista.
Tra le sue opere, improntate a magniloquenza e grandiosità e di stile sostanzialmente eclettico, spiccano la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (1911), la Galleria d'Arte Moderna di Roma (1911), il Palazzo del Governo di Messina (1920), la facciata della basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi (1924-1930), la sede del Ministero della Pubblica Istruzione a Roma (1928), il Monumento ai Caduti di Taranto (1930),il Palazzo del Governo di Foggia (1934), la Stazione Marittima a Napoli (1936), il Gran Teatro del Littorio a San Severo (1937), il Palazzo delle Poste di Taranto (1937) e la Cattedrale di Pescara (1939).

Altre notevoli architetture bazzaniane emergono nel tessuto urbano di Forlì. Si tratta del Palazzo delle Poste (1931), della Casa del Mutilato (1930-1932), della sede dell'Impresa Bazzani (1932) e del Palazzo degli Uffici Statali (1935-1936).
A Bazzani si deve, inoltre, buona parte dell'odierna sistemazione urbanistica di Terni (1901-1939), con la Palazzina Alterocca (1901-1903), il Palazzo Pontecorvi (1902-1916), Villa Fongoli (1903), la Regia Scuola Industriale (1915-1926), il Palazzo delle Poste (1918-1936, la Palazzina Manni (1919-1923), la chiesa di sant'Antonio (1923-1935), Villa Bazzani (1928-1936), il Palazzo della Provincia (1930-1936), l'edificio dell'INFPS (1932-1934) e l'Albergo Beta (1935-1936), nonché il complesso di Galleto (1927) nei pressi della cascata delle Marmore.