Syldavia
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La Syldavia è una terra immaginaria delle Avventure di Tintin.
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[modifica] Geografia
Inventata da Hergé in uno dei suoi celebri fumetti del reporter Tintin ("Lo scettro di Ottokar"). Situata sui Balcani, La Syldavia è anche conosciuta col nome di "Regno del pellicano nero" e non conta che 642 000 abitanti. Il paese è composto dalle due grandi vallate dei fiumi Wladir e Multus che si congiungono a Klow, la capitale (122 000 abitanti). Tra le altre città, Niedzrow (46 000 abitanti), Sbrodj (14000 abitanti, sede del centro di ricerca atomica), St.Wladimir (9500 abitanti), Kragoniedin (stabilimento termale 7000 abitanti) La Syldavia confina con un'altra terra immaginaria, la Borduria. Immagine:Bandiera syldavia.jpg
[modifica] Economia
- Il sottosuolo è molto ricco così come la superficie, molto fertile soprattutto per la coltivazione del grano.
- La moneta coniata è il khor.
- Le principali esportazioni sono l'acqua minarale di Klow, legname e cavalli.
- I violinisti sildavi sono molto rinomati.
- Sul territorio è presente la compagnia aerea di bandiera Syldair. Gli aeroporti sono a Klow (Ottokar IV International e Klow City airport), Niedzrow, Sbrodj (C.R.A.) e Flechizaff
[modifica] Storia
La Syldavia conobbe una storia tanto fantastica quanto movimentata, poiché essa fu sotto la dominazione turca per più di due secoli, fino al 1127 quando gli Slavi riconquistarono il territorio sotto il comando di Hveghi, il quale diventò il re Muskar I. Ma fu nel XIV sec. che i Turchi cominciarono a invadere i Balcani e di conseguenza il Sildavo divenne una lingua germanica malgrado la grafia cirillica. I successori turchi si indebolirono poco a poco e la Borduria, paese confinante, conquistò il paese nel 1195. Nel 1275, il barone sildavo Almazout cacciò gli occupanti e divenne re sotto il nome di Ottokar I. Ciononostante non fu che sotto il regno di Ottokar IV che il paese si sviluppò e venne unificato. In seguito a una disputa con un barone, il re si difese con il suo scettro: da quel giorno, per salvaguardare il suo trono, il re deve presentare il suo scettro alla folla durante la festa nazionale, per San Wladimir. Questo avvenimento è anche all'origine del motto di questo paese: Eih bennek, eih blavek, che significa, secondo le diverse versioni «Io ci sono, io ci resto» oppure «Chi ci sfiora, si punge».
[modifica] Lo scettro di Ottokar
In questa avventura, la Syldavia ha un governo monarchico con a capo il re Muskar XII il quale rischia di perdere il trono e l'indipendenza del suo paese in seguito alle minacce del suo potente Stato confinante, la Borduria. Questo, infatti, vuole approfittare del punto debole insito nelle tradizioni sildave secondo le quali il re deve mostrarsi a tutti, il giorno della festa nazionale, tenendo in mano lo scettro di Ottokar, fondatore della nazione sildava nel 1275. Tintin e Milou, dopo innumerevoli sforzi e avventure riusciranno a restituire al re lo scettro precedentemente rubato e a sventare il complotto. In questa occasione Tintin incontra per la prima volta la cantante lirica italiana Bianca Castafiore e il suo pianista Igor Wagner i quali si trovano in Syldavia per eseguire un concerto nel palazzo reale.
[modifica] Obiettivo Luna e Uomini sulla Luna
Tintin ritorna in Syldavia nel 1950, anno in cui il professor Girasole vine ingaggiato dalle autorità sildave per partecipare in gran segreto a un programma d'esplorazione lunaria, sotto l'occhio interessato delle spie di un paese nemico (probabilmente la Borduria, nonostante i tratti occidentali del loro capo). Nel dittico Obiettivo Luna e Uomini sulla Luna non si può scorgere molto della Syldavia se non la strada che va dall'aeroporto al centro di ricerche spaziali sildave, lungo la quale si può notare un paesaggio montuoso. In questi due album e in quello che segue, Hergé non fa alcuna allusione al regime istituito in Syldavia. Si può supporre che la monarchia si è mantenuta fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, dopo la quale il paese potrebbe essere passato a una repubblica parlamentare filo-occidentale. Una cosa è certa: il paese è aperto verso l'estero perché richiede l'ausilio di due tecnici stranieri tra i quali Girasole.
[modifica] La Syldavia e il mondo reale
Facilmente si può attribuire l'origine del nome Syldavia e due prestiti sillabici di nomi di nazioni reali dell'est Europa: la Transylvania e alla Moldavia.