Tahara
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Tahara (in lingua araba "purità rituale"), stato di purità del corpo che, accompagnato da quello del proprio pensiero e dal preciso intento che esso sia indispensabile all'adempimento di un precetto legale islamico, si consegue con particolari lavacri.
Si distingue innanzi tutto tra impurità visibile o invisibile e per quest'ultimo caso, se l'impurità intima (o del corpo) non sia grave (impurità "minore") basterà il wudù‘ che comporta lo strofinarsi con acqua pulita al meglio la testa in tutte le sue aperture (che si può pensare abbiano permesso l'ingresso del peccato): bocca, naso, orecchie e occhi, con strofinamento anche della nuca e con il lavaggio delle braccia fino al gomito e delle gambe fino alle ginocchia.
In caso l'impurità contratta sia invece "maggiore" si dovrà ricorrere al ghusl, un lavacro totale del corpo, anche delle parti non toccate dal wudù‘.
In mancanza d'acqua si potrà supplire con sabbia pulita (come la latina lustratio pulveralis), polvere secca o altri materiali inerti, purché non sudici, come la polvere derivante dall'intonacatura d'una casa.
[modifica] Bibliografia
- (EN) Rachel Adler: Tumah and Taharah: Endings and Beginnings.
[modifica] Voci correlate
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