Da Wikipedia.
Monitoraggio voci · (che vuol dire?) |
|
Questa voce è seguita dal Progetto:Geografia/Antropica/Comuni. Se vuoi partecipare, visita il bar tematico.
Aiutaci a migliorare questa voce inserendo qui sotto una valutazione qualitativa o aggiornando i dati presenti. ricarica |
n.c. |
La voce non è ancora stata classificata per qualità. Inserisci un livello qualitativo seguendo questo schema. |
n.c. |
La voce non è ancora stata classificata per presenza di fonti. Inserisci una valutazione sulla presenza di fonti seguendo questo schema. |
n.c. |
La voce non è ancora stata classificata per presenza di immagini. Inserisci una valutazione sulla presenza di immagini seguendo questo schema. |
|
E' evidente che i dati sull'evoluzione della popolazione poco servono a descrivere la bellezza del territorio terteniese. Mi incaricherò di fornire alcune informazioni per chi, anche solo per caso, fosse interessato ad avere notizie sulla storia e cultura terteniese. La prima presenza di insediamenti umani risale probabilmente al periodo neolitico, ne sono la testimonianza alcuni resti di utensili ritrovati ai piedi del tacco che sovrasta il paese. Quello che pochi sanno è che il territorio terteniese è quello con la più alta concentrazione di nuraghes: ben 67 per 117 Km quadrati.Da questo periodo ci pervengono tracce più numerose, nonostante la tutela del patrimonio storico non sia ancora un problema d'interesse pubblico. Attualmente il paese si trova nella valle del Quirra alle pendici del monte Taccu Mannu, ma non è sempre stato così. I fenici chiamarono Tzar, cioè fortezza, il paese, che si stagliava a ridosso della costa la quale presenta numerosi punti di difesa. Questa piccola cittadella ( si pensa arrivasse a contare 10.000 abitanti) prese il nome di Saralapis, di cui ancora si conserva la radice ( Sarrala è la marina di Tertenia). Infatti tra i Sarcopitani che abitavano il Sarrabus e i Sulsitani, presenti nel territoio di Tortolì, secondo Alberto La Marmora vi era una popolazione denominata Saralapenses, abitanti appunto di Saralapis. La nascita del nome Tertenia è ancora poco chiara:un ipotesi è che derivi dai nomi Dardani o Tartani nomi con cui venivano chiamati i Troiani. Una leggenda narra invece che il nome derivi da una pianta molto diffusa fra le valli del paese e che nel periodo di infiorescenza copre il manto erboso di un bellissimo colore giallo: la ginestra o Terìa in sardo. La popolazione si spostò dalla costa per trasferirsi più in entroterra a causa delle incursioni dei Vandali e dei Saraceni, e probabilmente per il diffondersi di paludi e luoghi acquitrinosi, dove la zanzara anofele svolgeva il suo ciclo riproduttivo. Tertenia si trovava alle pendici del tacco fino a pochi decenni fa fino a quando il suolo poco stabile costrinse gli abitanti a trasferirsi più a valle nell'attuale ubicazione e precisamente nei pressi del rio Quirra, a carattere torrentizio prevalentemente. Attualmente il paese conta su un'economia basata sulla pastorizia e sull'agricoltura. Solo da pochi anni si sta valorizzando il settore turistico che si sta sviluppando, purtroppo, ancora lentamente.