Un cuore in inverno
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Titolo originale: | Un cœur en hiver |
Paese: | Francia |
Anno: | 1992 |
Durata: | 115' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | sentimentale |
Regia: | Claude Sautet |
Soggetto: | Claude Sautet |
Sceneggiatura: | Claude Sautet, Jacques Fieschi, Jérôme Tonnerre |
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Fotografia: | Yves Angelo |
Montaggio: | Jacqueline Thiédot |
Effetti speciali: | Jeffrey Cox, Jim Orr |
Musiche: | Maurice Ravel |
Scenografia: | Christian Marti |
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Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Un cuore in inverno è un film del 1992 diretto da Claude Sautet.
Indice |
[modifica] Trama
Stéphane e Maxime sono liutai, amici dai tempi del conservatorio e ora soci. Tanto è estroverso e brillante Maxime, quanto introverso e cupo Stéphane.
Maxime vive una bella storia d'amore con la giovane e affascinante violinista Camille.
Stéphane prova a sedurla. In un gioco rischioso e che sembrava impossibile, Stéphane va sorprendentemente a segno. Riesce a coinvolgere Camille ma, cosa ancor meno prevedibile, è lui stesso ad innamorarsi salvo poi tirarsi freddamente indietro, quando ormai la vecchia amicizia con Maxime è già compromessa.
[modifica] Commento
Dialoghi, silenzi, musiche, sguardi, in una costruzione molto raffinata che l'ottima interpretazione dei tre protagonisti rende ancora più preziosa.
Sautet, quasi settantenne, è un maestro del racconto "sussurato" e sa coinvolgere facendoci entrare nell'animo dei suoi protagonisti anche quando ispirano pochissima simpatia come il liutaio dal cuore gelido, Stéphane.
Se c'è un limite, può essere dato proprio dalla perfezione della costruzione che può rasentare il puro esercizio di stile. Ma questa critica può considerarsi superata dal successo che il film ha riscosso in tutta Europa, a partire dal Leone d'argento ottenuto a Venezia per la regia di Sautet, per proseguire con tutti gli altri numerosi riconoscimenti avuti dalla critica e dal pubblico.
È ispirato alla novella "La principessina Mary" in Un eroe del nostro tempo (1840) di Lermontov.
[modifica] Premi
Il premio alla regia alla Mostra del cinema di Venezia (ex-æquo con Dan Pita e Bigas Luna) del 1992 apre ad una serie di candidature e riconoscimenti che nel 1993 faranno di Un cuore in inverno uno dei film più premiati in Europa.
Con il César e il David, in particolare, sono raccolti in maniera equanime premi per il regista, per Dussolier (in Francia) così come per Auteuil, la Béart e il film stesso (in Italia).
È il film di Sautet che ha raccolto in assoluto il maggior numero di premi.
[modifica] Bibliografia
- Paolo Mereghetti. Il Mereghetti, Dizionario dei Film, Baldini & Castoldi
- Laura, Luisa e Morando Morandini. il Morandini, Zanichelli