Virgilio Trettenero
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Da una benestante ed importante famiglia Recoarese nacque il 4 febbraio 1822 Virgilio Trettenero, il padre era Domenico Trettenero proprietario del famoso Hotel Trettenero che in quel periodo ospitava tra le maggiori personalità europee del momento, la madre era Domenica Maltauro.
Virgilio si distingueva dai coetanei per la vivace intelligenza certamente stimolata dall’ambiente in cui viveva. Il Padre resosi conto delle non comuni doti di intelligenza del figlio lo avviò agli studi iscrivendolo quando Virgilio aveva 16 anni al liceo Pigafetta di Vicenza. Terminata la formazione liceale Virgilio iniziò a Padova la carriera di studente universitario scegliendo per la sua naturale propensione le discipline matematiche incamminandosi sulla strada che sarà tutta la sua vita.
Conseguita infatti la laurea venne immediatamente nominato assistente alla cattedra di Fisica e Geodesia e nell’anno accademico 1850/51 fu supplente di matematica pura elementare sempre nel prestigioso ateneo Padovano. Nel 1853 venne nominato aggiunto calcolatore astronomo dell’osservatorio astronomico di Padova diretto allora dal prestigioso prof. Santini e da quel momento fino al 1858 sostituì l’anziano Prof Santini nell’insegnamento della astronomia. Successivamente dal 1859 al 1863 fu titolare della cattedra di Fisica nella facoltà di matematica nonché direttore del gabinetto di Fisica. Contemporaneamente l’infaticabile Trettenero già distintosi nello studio della astronomia venne anche nominato Professore straordinario di Astronomia nella facoltà Filosofica.
Ma noi vogliamo ricordare Virgilio Trettenero come insigne astronomo, già da studente nel 1848 sotto l’attenta guida di Giovanni Santini iniziò la sua carriera “pubblica” di astronomo; apparve infatti in quello stesso anno un suo articolo sulla prestigiosissima Astronomiche Nachrichten un suo lavoro sulle osservazioni del pianeta Nettuno la cui presenza era stata ipotizzata dalla perturbazione dell’orbita del pianeta Urano da Le Verrier e osservato per la prima volta il 23 settembre di soli due anni prima.
Sulla scorta di questo imprimatur Trettenero divenne uno specialista in una branca della astronomia molto importante per l’epoca, osservava con assiduità asteroidi e comete, che cominciavano proprio in quel periodo a manifestarsi per il continuo aggiornamento delle attrezzature a disposizione, ne calcolava le orbite in riferimento alla azione perturbatrice dei pianeti del sistema solare per poi controllare l’esattezza dei suoi calcoli con osservazioni successive. Era un lavoro duro ma fatto con passione e lo dimostrano il 61 lavori pubblicati in solo 14 anni di attività.
Trettenero legò indissolubilmente il suo nome al lavoro iniziato da Santini nel 1838 per il compimento dei Cataloghi stellari Padovani grazie all’uso del nuovo circolo meridiano acquistato da Santini. Il lavoro dei Cataloghi Stellari Padovani era in quell’epoca fondamentale per la determinazione di nuovi corpi celesti come asteroidi e comete le cui orbite abbiamo visto tanto appassionavano Trettenero. L’illustre Recoarese si accollò l’onere di revisionare la posizione delle stelle per la posizione media 1860 la zona Bessel compresa tra i 10 e i 15° dell’emisfero australe catalogando e osservando almeno due volte al passaggio al meridiano 4952 stelle. Il lavoro sui cataloghi fu di enorme portata ed importanza tanto che il cattedratico Santini ebbe ad affermare che tale lavoro sarebbe stato abbandonato senza l’infaticabile lavoro del collega Trettenero.
Il 23 maggio 1863 alla giovane età di 41 anni Virgilio Trettenero morì in quel di Padova. La prematura morte tarpò le ali all’illustre Recoarese precludendogli la successione a Santini già determinata dai fatti ed enormi soddisfazioni e fama nella ricerca astronomica che in quel periodo si faceva oltremodo affascinante.