Zagreo
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Zagreo (in greco Ζαγρεύς) fu in origine una divinità agraria e ctonia, probabilmente di derivazione cretese. Il suo mito fu al centro della religione orfica, nella quale è considerato l'avatar del Dioniso della mitologia greca, che ne sarebbe la reincarnazione.
Indice |
[modifica] Mito
Secondo il racconto narrato da Nonno nel libro VI delle Dionisiache, Zagreo era figlio di Persefone e Zeus, che si era unito a lei in forma di serpente. Per lui Zeus aveva una particolare predilezione e l'aveva destinato a regnare su tutto l'universo. I titani vennero a sapere delle intenzioni di Zeus ed informarono Era, che, gelosa, ordinò loro di far sparire il bambino. I titani lo attirarono con doni (una trottola, un rombo, una palla, uno specchio ed un astragalo), ma Zagreo cercò di fuggire trasformandosi in vari animali, fino a quando, diventato un toro, i titani lo catturarono, lo fecero a pezzi e lo divorarono. Atena riuscì a strappare alla loro furia il cuore del ragazzo, lo portò a Zeus, che lo inghiottì e lo rese immortale, facendolo rivivere in Dioniso. Le sue ossa furono raccolte e sepolte a Delfi. I titani furono fulminati e dalle loro ceneri nacquero gli uomini.
[modifica] Interpretazione
Il mito di Zagreo, che possiede evidenti similitudini con quello di Osiride, può essere interpretato come il simbolo della morte della vegetazione in inverno e della sua rinascita in primavera. Nei misteri Dioniso è, infatti, associato alle dee della fertilità, Demetra e Persefone, di cui sarebbe figlio Zagreo.
Il mito orfico contiene gli elementi principali dell’antico sacrificio dionisiaco, compresi quello dello sparagmos (smembramento rituale) e dell'omophagia (consumo della carne), e si basa sulla concezione arcaica della colpa ereditaria. Secondo l'Orfismo, infatti, l'umanità parteciperebbe della natura malvagia dei Titani e di quella divina di Zagreo. L'elaborazione orfica in chiave escatologica e soteriologica trova nella purificazione e le pratiche rituali il mezzo attraverso cui l'anima può ricongiungersi con il divino.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- (EN) Ivan M. Linforth, The Arts of Orpheus, Cambridge University Press, Londres, 1941
- (EN) M. P. Nilsson, “Early Orphism” , Harvard Theological Review, 28 (1935), p. 181-230
- (FR) Marcel Détienne, Dionysos mis à mort, Paris, Gallimard, collection « Tel », 1998
- (FR) E.R. Dodds, Les Grecs et l'irrationnel, Flammarion, coll. « Champs », 1999
- (FR) Henri Jeanmaire, Dionysos, histoire du culte, Payot, 1991
- Robert Graves, I miti greci, Longanesi, Milano 1996