Aldo Settimio Boni
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Aldo Settimio Boni (Volterra, 18 marzo 1920 - Pordenone, 11 ottobre 1983) fu poeta e inventore, combattente nella seconda guerra mondiale, ufficiale dei bersaglieri.
Ultimati gli studi classici, frequentò l'Accademia Militare di Modena (42° corso "Rex"). Aggregato come ufficiale al 121° Reggimento fanteria "Macerata", fu inviato sul fronte balcanico l'11 giugno 1942. Fu subito ferito gravemente alla spalla destra in uno scontro con i guerriglieri iugoslavi presso Kočevje, in Slovenia, il 17 dello stesso mese e ricoverato all'ospedale militare da campo. Il giorno 22 giugno fu traslocato all'ospedale militare di Gorizia. Tornato al fronte, ottenne il comando della III Compagnia del 121° Reggimento fanteria dislocato in Croazia presso Ogulin. Boni venne spesso impiegato col suo reparto in azioni particolari e di pericolo. Ottenne un elogio sul campo, scritto dal generale Vincenzo Giardina e, in seguito a un'azione su Cerovnik del 30 giugno 1943, fu proposto per la medaglia al valore. Nel successivo mese di luglio, in riconoscimento dei suoi meriti, gli fu affidato il comando del presidio di Iosipdol. Le forze del presidio erano costituite da: 12 ufficiali (di cui uno medico); 1 compagnia fucilieri; 2 plotoni mitraglieri; 2 plotoni mortai da 81; 1 plotone genieri; 1 sezione sussistenza; 1 nucleo carabinieri. In seguito agli eventi dell'8 settembre 1943 fu rimpatriato.
Negli anni 1943–1945, continuò la guerra come ufficiale della Repubblica Sociale Italiana, nel 2° battaglione del 3° Reggimento bersaglieri, al comando della V Compagnia “la Volontaria” dislocata in Liguria per la difesa costiera, dove fra l'altro si prodigò per garantire corretti rapporti con la popolazione civile. Terminò il conflitto con i gradi di capitano.
Riammesso nell'esercito nel 1947, nel 1949 fu assegnato all'8° Reggimento bersaglieri di stanza a Pordenone, dove rimase fino al prematuro ritiro "per causa di guerra", continuando però a risiedere a Pordenone fino alla morte.
Autore di poesie e canzoni, fu definito "poeta e soprattutto cantore dei bersaglieri". Tra le sue composizioni, da ricordare la canzone bersaglieresca Primavera cremisi, eseguita fra l'altro nel 1949 a Roma in occasione della ricostituzione dell'8° Reggimento bersaglieri e nel 1954 all'ingresso delle truppe italiane a Trieste, e il canto Vetta bianca, composto nel 1956 in occasione del 31° Congresso della Filologica friulana a Claut, che venne inserito nel repertorio ufficiale del Corpo degli alpini.
Aldo Boni si dedicò anche a studi meccanici. Una delle sue realizzazioni, lo SNAP (Silenziatore Neutralizzatore Atmosferica Pressione), particolare sistema di scappamento per motori a scoppio, fu adottato di serie dalla casa automobilistica Ferrari nei primi anni sessanta applicato alla versione 250 GT Berlinetta "Le Mans".
[modifica] Bibliografia
- FRANCESCO BONI DE NOBILI, Sotto il segno di Sant'Andrea. Storia di una famiglia e di un territorio (Magliano, Ponteccio, Castelletto e Gragna), D. De Bastiani editore, Vittorio Veneto 1997, pp. 166-169
- UMBERTO MARIA BOTTINO, Sapevamo di perdere, fotolito e stampa A. Negri, Rozzano (MI) 1993
- FRA GINEPRO, Il Bambino della frontiera in FRA GINEPRO, Fame di Dio nei lager - Il bambino della frontiera - Non li possiamo dimenticare, Edizioni Novantico, (senza luogo), 1998
- GINEPRO DA POMPEIANA (Frà Ginepro), Martirologio italico della Repubblica Sociale, Siena, Tipografia senese, 1961
- GIORGIO PISANÒ, Gli ultimi in grigioverde: storia delle forze armate della Repubblica sociale italiana, 1943-1945, vol. II, CDL Edizioni, Milano 1994, pp. 757-780
- SALVATORE CADIN, "Bersaglieri nell'arte", Fanfara cremisi, a. XII, 1, 1985