Antioco II
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Antioco II Teo (286–246 a.C.), fu un re seleucide, in uno degli stati ellenistici in cui si suddivise l'impero di Alessandro Magno sotto i Diadochi.
Figlio di Antioco I Sotere e di Statonice, figlia di un altro dei Diadochi, Demetrio Poliorcete, successe al padre nel 261.
Ereditò uno stato in guerra con l'Egitto, che venne combattuta principalmente lungo le coste dell'Asia Minore (la "seconda guerra siriaca"). Antioco fece inoltre alcuni tentativi di sbarcare in Tracia. Durante la guerra gli venne dato il titolo "Teo" che significa "Dio" in greco, essendo sembrato tale durante l'assassinio del tiranno Timarco.
In Battriana, il suo satrapo Diodoto si ribellò nel 255 a.C., fondando uno stato, che si sarebbe espanso in India, con un'interessante fusione delle culture greca e indiana. Poco dopo, nel 250 a.C., Arsace I guidò una rivolta in Partia, che privò Antioco anche di questi territori.
In quel periodo, Antioco fece pace con l'Egitto di Tolomeo II, ponendo fine alla seconda guerra siriaca. Per sigillare la pace ripudiò la moglie Laodice I e sposò la figlia di Tolomeo, Berenice.
Morì forse avvelenato dalla prima moglie e gli successe il figlio Seleuco II Callinico.
[modifica] Cronologia
Predecessore: Antioco I |
Re di Siria dal 261 a.C. al 246 a.C. |
Successore: Seleuco II |