Basso medioevo
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Con basso medioevo si intende il periodo della storia europea compreso tra il 1000 e la scoperta dell'America nel 1492.
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Per approfondire, vedi la voce Rinascita dell'anno Mille. |
Dal XIII secolo si formano i primi stati nazionali (Portogallo, Francia, Inghilterra, Russia, Spagna) mentre in Italia, dove le condizioni storiche (in gran parte determinate dal papato) non permettono il formarsi di uno stato unitario, fiorisce l'epoca dei Comuni che tra il 1300 e 1400 si evolveranno nelle Signorie. In seguito alcune di queste si evolveranno poi in veri e propri stati regionali.
Durante il Trecento e nei primi decenni del Quattrocento, guerre, carestie, epidemie causano profondi mutamenti sociali ed economici nella società europea, cambia anche la mentalità degli intellettuali e dei ceti più elevati che attribuiscono una nuova importanza all'individuo, gettando le basi della civiltà umanistico - rinascimentale.
Indice |
[modifica] Il Sacro Romano Impero
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Per approfondire, vedi la voce Sacro Romano Impero. |
[modifica] Regno di Francia
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Per approfondire, vedi la voce Francia medioevale. |
[modifica] Stati iberici
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Per approfondire, vedi la voce Storia della Spagna. |
[modifica] Federico II
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Per approfondire, vedi la voce Federico II del Sacro Romano Impero. |
La politica di ristabilimento dell'autorità imperiale sugli altri poteri politici, sulla Chiesa e sui comuni perseguita da Federico Barbarossa fu ripresa dal figlio Enrico VI, che aveva sposato Costanza d'Altavilla erede del trono normanno di Sicilia, ma la sua morte improvvisa ne impedì la realizzazione, provocando un periodo di eclisse della potenza della casa imperiale di Svevia.
Alla morte di Enrico VI, il figlio Federico, a soli quattro anni, fu proclamato re di Sicilia (1198) sotto la reggenza della madre, Costanza d'Altavilla.
Costanza, vedova di Enrico VI, riconobbe la signoria feudale del papa, con il quale concluse un concordato rinunziando all'impero per conto di Federico ed affidando al papa la reggenza per il figlio e poco dopo morì.
Appoggiato dal papa, che per arginare l'eccessiva potenza del regno di Germania si era fatto promettere che egli non avrebbe mai riunito le corone di Germania e di Sicilia, nel 1212 Federico fu eletto re di Germania e, nel 1220, fu consacrato imperatore da papa Onorio III, dopo aver promesso di tenere fede agli impegni assunti con il suo predecessore.
Avendo poi disatteso le promesse di partecipazione alle crociate, fu scomunicato dal nuovo papa Gregorio IX, ma nel 1228 guidò una spedizione in Terrasanta e con un accordo diplomatico ottenne la restituzione di Gerusalemme (V crociata).
Raffinato e moderno uomo di cultura, oltre che abile politico e esperto diplomatico, lasciò in Germania larga autonomia ai grandi feudatari, rivolgendo il suo interesse soprattutto all'Italia meridionale.
Valendosi di validi collaboratori e di una solida e rinnovata burocrazia, diede al regno di Sicilia un nuovo assetto amministrativo ed economico, combatté le autonomie dei vescovi, dei baroni e delle città, fondò una importante università a Napoli (1224) e stabilì la sua corte, ricca e raffinata, a Palermo.
Qui, luogo di incontro di tradizioni culturali arabe, ebraiche e greche, nacque la prima scuola poetica in lingua volgare, detta Scuola siciliana, della quale lo stesso imperatore fece parte.
Nel 1231, con le Costituzioni di Melfi, raccolta di leggi in parte da lui emanate, gettò le basi in Sicilia di uno stato accentrato, permeato dalle idee dell'assolutismo regio.
Sostenitore dei ghibellini, tentò di ricondurre all'obbedienza i comuni del nord Italia, e nel 1237 sconfisse a Cortenuova una seconda lega lombarda, annullando poi le disposizioni della pace di Costanza siglata dal nonno Federico Barbarossa e sottomettendo i comuni dell'Italia centrale e settentrionale al controllo di funzionari imperiali.
Nuovamente scomunicato (1239) e poi deposto (1245) da papa Innocenzo IV, fu duramente sconfitto dai comuni a Parma nel 1248 e a Fossalta nel 1249.
Morì dopo aver designato come erede il figlio Corrado IV re dei Romani.
Manfredi (1232-1266), principe di Taranto, figlio naturale di Federico II, alla morte del padre (1250) divenne reggente sul trono di Sicilia per il fratellastro Corrado IV, che si trovava in Germania.
La sua reggenza fu osteggiata da papa Innocenzo IV, che aveva scomunicato Federico II e si era battuto per l'affermazione del potere temporale della Chiesa sull'impero.
Alla morte di Corrado, nel 1254, Manfredi accettò la reggenza della Sicilia per il nipote Corradino, ma il nuovo pontefice Alessandro IV lo scomunicò ed egli dalla Puglia, con l'aiuto di truppe saracene, dichiarò guerra al papa.
Nel 1257 sconfisse l'esercito del papa e il 10 agosto 1258, dopo aver diffuso la falsa notizia che Corradino era morto, fu incoronato a Palermo re di Sicilia (1258-1266).
Insediatosi sul trono proseguì la politica del padre e cercò di tessere alleanze prendendo posizione all'interno di ogni faida cittadina o nobiliare.
Dopo essere stato scomunicato da papa Alessandro una seconda volta, si schierò in Toscana con i ghibellini e prese parte alla battaglia di Montaperti (1260) che si concluse con una grave sconfitta per i guelfi.
Per rafforzare la propria posizione combinò il matrimonio tra la figlia Costanza e l'infante Pietro d'Aragona.
La scomunica gli fu rinnovata dal nuovo papa, Urbano IV, il quale si appellò al conte Carlo d'Angiò, fratello del re di Francia Luigi IX, e forte del suo sostegno bandì una crociata contro Manfredi.
Il conte scese in Italia e nella battaglia di Benevento (1266) Manfredi fu sconfitto e ucciso.
Manfredi, uomo di non comuni doti intellettuali e poeta, fu un generoso mecenate e accolse alla sua corte scienziati, poeti e artisti. Fece tradurre numerosi testi dall'arabo e dal greco e scrisse versi in volgare.
[modifica] La crisi del XIV secolo
Malgrado questi problemi l'economia ed il commercio continuano a svilupparsi e proprio la ricerca di nuovi mercati e di materie prime apre la fase delle scoperte geografiche che portano gli stati europei ad entrare in contatto con il resto del mondo spesso con l'obiettivo della conquista. L'inizio nel 1517 del vasto movimento che va sotto il nome di riforma protestante pone fine anche al ruolo universale che il papato ha avuto durante il medioevo.
[modifica] La situazione italiana
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Per approfondire, vedi la voce Italia medievale. |
[modifica] Voci correlate
- Sacro Romano Impero
- Comuni
- Signoria cittadina
- Scisma d'Occidente
- Movimenti ereticali
- Scoperte geografiche
- Riforma protestante
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