Belisario Corenzio
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Belisario Corenzio (Acaia, 1558 - Napoli, 1643) fu un celebre pittore che operò soprattutto a Napoli.
Detto Il Greco - pur nascendo ad Acaia (prov. di Lecce) era di famiglia Greca: nacque nel 1558, morì nel 1643. Un critico scrisse … fu un buon pittore, ma un pessimo uomo…". Corenzio fu soprattutto un pittore di affreschi, nella Chiesa del Gesù Nuovo (Napoli), a Napoli , dipinse un cielo sulla vita di Sant’Ignazio di Loyola nel 1605, ma le opere sono scomparse, sia per l’usura del tempo, che per il crollo di parte della Chiesa nel terremoto del 1668 a Napoli:
- nel 1615 affrescò la volta lunettata dell’abside della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, con soggetto: "La Vergine e S. Giovanni" e nei pennacchi della Cupola e nei sottarchi: "I Profeti e le Sibille".
- Operò per molti anni nella Chiesa di Santa Maria la Nova, ne affrescò il soffitto, il Coro, con "Storie della Vergine e dei Profeti" dal 1603 al 1621, i finestroni della navata Articoli del Credo; la controfacciata e numerose Cappelle; tanto da essere definito: … uno dei pittori più attivi della scena napolitana.
- In Santa Maria del Popolo (Complesso degli Incurabili), nelle Cappelle sulla destra, vi erano 4 sue tele: Natale - Riposo in Egitto - Epifania e Presentazione.
- Nel 1615 dipinse tutta la Chiesa dei SS. Severino e Sossio, per 3260 ducati, ed in questo Tempio il Corenzio fu sepolto; come scrive il Galante (1872): … in direzione del terzo pilastro verso sinistra, al suolo, la tomba di Belisario Corenzio, che di anni 85, precipitò giù dalla volta di questo Tempio .. (L’epigrafe in greco).
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