Bernhard von Bülow
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(*3 maggio 1849 a Klein-Flottbek presso Altona; † 28 ottobre 1929 a Roma), dal 1899 conte, dal 1905 principe, uomo politico tedesco, cancelliere del Reich dal 16 ottobre 1900 al 31 ottobre 1909.
[modifica] Ascesa
Bülow fu figlio di Bernhard Ernst von Bülow e di sua moglie Luise Victorine Rücker. Suo padre era Staatssekretär al Ministero degli esteri sotto Otto von Bismarck. Studiò Giurisprudenza alle Università di Losanna, Berlino, Lipsia e prese parte come volontario alla guerra franco-prussiana 1870-1871. A Melz ebbe modo di prepararsi al servizio nella giustizia e nell’amministrazione statale. In seguito entrò al Ministero degli Esteri e fino al 1888 lavorò come diplomatico a Roma, San Pietroburgo, Vienna, Atene e Parigi. Nel 1889 divenne delegato a Bucarest, nel 1893 ambasciatore a Roma. Nel 1886 sposò Maria Principessa di Camporeale, già sposa di un conte di Dönhoff. Nel 1897 ritornò a Berlino e per due anni fu Staatssekretär al Ministero. Curò l’amicizia con l’amico dell’imperatore Philipp zu Eulenburg, che fu essenziale a costruire la sua candidatura a Cancelliere del Reich. Per questo si servì anche di forti lusinghe. Scrisse così a Eulenburg: “(Il Kaiser) è così significativo. Dopo Federico il Grande l’Hohenzoller più significativo”, parole scritte con l’intenzione che venissero trasmesse al Kaiser.
[modifica] Cancelliere del Reich
Il 17 ottobre 1900 Bülow divenne Capo dei Ministri e Cancelliere del Reich. Il Kaiser ripose grandi speranze in lui: “Deve diventare il mio Bismarck”. Come cancelliere si preoccupò soprattutto di compiacere l’imperatore e non fece nulla contro il potere autocratico del Kaiser, i problemi interni rimasero irrisolti. Bülow, come il suo consigliere Friedrich August von Holstein, era convinto che il Reich tedesco potesse permettersi mano libera in politica estera e appoggiò le "Flottengesetzte" proposte da Alfred von Tirpitz, che furono la base legislativa per la creazione della flotta tedesca poi impiegata nella Prima Guerra Mondiale. Nel 1901 fallirono i colloqui per accordi tedesco-britannici. L’8 gennaio 1902 Bülow tenne al Reichstag la sua cosiddetta “Granitbeißerrede” (letteralmente: discorso che morde il granito) contro il Ministro delle Colonie britannico Joseph Chamberlain. Da allora in poi le relazioni tedesco-britanniche furono definitivamente compromesse. Nel 1904 accadde l’incidente Doggerbank, in cui navi da guerra russe accidentalmente affondarono una barca di pescatori nel Mare del Nord. Nel corso di questo conflitto von Bülow tentò un riavvicinamento alla Russia. Agli effetti, ottenne solo un inasprimento delle tensioni con l’Inghilterra. Nello stesso anno si giunse all’Entente Cordiale tra Francia e Gran Bretagna, e nel 1905/06 il Reich tedesco si trovò isolato nella prima crisi marocchina. Sebbene von Bülow possa essere considerato corresponsabile di questa evoluzione a causa della sua politica, nel discorso al Reich del 14 novembre 1906 incolpò i nemici della Germania della “Einkreisung” (letteralmente: “accerchiamento”). Questo concetto venne spesso usato come slogan. Nell’anno 1908 von Bülow fece chiaramente capire che per il comportamento del Reich tedesco riguardo alle problematiche dei Balcani erano comunque decisivi gli interessi dell’Austria-Ungheria. Con il suo discorso al Reich del 29 marzo 1909 riguardo alla crisi di annessione bosniaca, rimarcò la “Nibelugentreue” (letteralmente: fedeltà dei Nibelunghi). In relazione al suo comportamento prima e durante il cosiddetto “Affare Daily Telegraph” von Bülow perse definitivamente la fiducia del Kaiser. Il giornale aveva pubblicato un articolo compromissorio per il Kaiser, che riportava i colloqui del Kaiser con un aristocratico inglese. In Gran Bretagna il superbo comportamento del Kaiser venne accolto con sdegno e le relazioni anglo-tedesche toccarono un punto di minimo. Anche all’interno della Germania sempre da più parti si chiedeva una chiara limitazione delle prerogative del Kaiser, a livello costituzionale e si profilò una seria crisi istituzionale. I partiti si schierarono unitamente contro il Kaiser. Il Cancelliere von Bülow aveva una corresponsabilità rilevante, poiché egli aveva potuto controllare il testo del colloquio prima della sua pubblicazione e non aveva sollevato obiezioni di sorta. Tuttavia non diede il suo appoggio a Guglielmo II, che dovette cedere alla grande pressione pubblica promettendo di non adottare più un tale comportamento. Così il rapporto di fiducia tra Kaiser e Cancelliere aveva perso ogni base comune. Il 14 luglio 1909 von Bülow diede le dimissioni dopo che all’interno del suo schieramento si era giunti a problemi di bilancio e nella riforma dell’imposta di successione.
[modifica] Dopo il ritiro
Nel 1914 Bernhard von Bülow divenne Ambasciatore speciale a Roma a causa del drammatico precipitare della situazione estera e ebbe il compito di sollecitare l’Italia a rimanere nella Triplice Alleanza. Questo compito venne affidato a von Bülow per le sue speciali relazioni familiari e gli stretti rapporti con gli uomini politici italiani. Tuttavia non ebbe successo. Di ciò attribuì in seguito la responsabilità alla indecisione e miopia politica del suo successore Theobald von Bethmann Hollweg, che a suo dire non lo aveva adeguatamente sostenuto. Nel 1917 si fece ancora il suo nome come possibile successore di Bethmann Hollweg ma non venne considerato dall’imperatore. Passò il periodo successivo al 1918 principalmente nella sua famosa residenza romana di Villa Malta.
Bülow, che parlava in modo fluente quattro lingue, fu considerato brillante uomo di società grazie al suo fascino e alla sua pungente abilità oratoria. Allo stesso tempo però lo si rinfacciò d’opportunismo, poiché anche se non contraddisse mai l’imperatore, lo lasciò a se stesso durante la crisi. Negli anni Venti i suoi “Denkwürdigkeiten”,Fatti memorabili che destarono scandalo soprattutto per il ritratto negativo di Guglielmo II.
