Chiesa di San Giovannino degli Scolopi
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La Chiesa di San Giovannino degli Scolopi è una chiesa minore del centro storico di Firenze situata in Via Martelli all'angolo con Via Gori.
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[modifica] La Storia
Esisteva in questo sito un piccolo oratorio dedicato a San Giovanni Evangelista sin dal 1351, quando un tale Giovanni di Lando della famiglia Gori lasciò una cospicua eredità per l'edificazione dell'edificio di culto. Con l'arrivo della Compagnia di Gesù in città (1557), il Granduca Cosimo I affidò ai padri gesuiti la chiesetta ormai malandata, che fu presto riedificata a partire dal 1579, su progetto di Bartolommeo Ammannati, l'architetto di corte. I lavori iniziarono dall'attiguo Collegio, dove oggi si trova un liceo, e in seguito si iniziò a ricostruire anche la chiesa ispirandosi alle chiese gesuitiche romane (1581). I lavori, che proseguivano particolarmente a rilento per quanto riguarda la chiesa, passarono a Giulio Parigi e successivamente ad Alfonso Parigi il Giovane, che terminò l'opera solo nel 1661. Il corredo decorativo interno risale per lo più a quegli anni, con Agostino Veracini che affrescò la volta nel 1665 e le statue in gesso di Camillo Caetani. Più antichi (ultimi decenni del '500) sono invece gli affreschi delle campate superiori di Alessandro Fei detto il Barbiere e le tele di Jacopo Ligozzi, Francesco Curradi e Alessandro Allori. La decorazione riflette il mutamento provocato nell'iconografia dalle nuove regole della Controriforma, con l'esaltazione dei santi missionari, come il San Francesco Saverio del Curradi.
Nel 1756 Leonardo Ximenes fondò all'interno del convento annesso l'Osservatorio Ximeniano, oggi centro di osservazione meteorologica e sismologica (accesso da piazza San Lorenzo).
Dopo la soppressione dell'ordine nel 1775, ai gesuiti subentrarono i Padri Scolopi, che vi poterono trasferire anche le loro scuole nell'edificio attiguo. Nel 1796 furono rifatte con marmi pregiati le prime due cappelle laterali più vicine all'altare, dette di San Bartolomeo e di San Giuseppe.
Nel 1836 il vicino Palazzo Martelli fu annesso al complesso del Collegio, che si trovò così notevolmente ingrandito, e fu rifatta la facciata con il doppio ordine per opera di Leopoldo Pasquini.
Il pavimento fu rinnovato nel corso dell'Ottocento e di nuovo dopo l'alluvione di Firenze del 1966. L'interno fu riallestito, con le tele attualmente disposte, nel 1954.
[modifica] Opere conservate
Lato sinistro:
- Primo altare: Crocifissione di Girolamo Macchietti, affreschi poco leggibili di Domenico Cresti, detto il Passignano.
- Secondo altare: San Pompilio (1936) di A. del Zardo e lunette di Pier Dandini.
- Terzo altare: San Niccolò di Domenico Campiglia e due ovali di Agostino Veracini.
- Quarto altare: Francesco Saverio di Francesco Curradi, pitture di Anton Domenico Bamberini e stucchi di Girolamo Ticciati; vi si conservano le spoglie del martire San Fiorenzo, morto nel 303 e portato a Firenze nel 1701, in questa chiesa dal 1842.
Lato destro:
- Primo altare: Angeli, Scala di Giacobbe e Caduta di Lucifero di Jacopo Ligozzi
- Secondo altare (cappella di San Bartolomeo): Cristo e la cananea di Alessandro Allori, ovali di ignoto; Vi sono sepolti Bartolomeo Ammannati e la moglie, la poetessa Laura Battiferri.
- Terzo altare: San Giuseppe Calasanzio di Antonio Franchi, affreschi ai lati di ignoto.
- Quarto altare: Sant'Ignazio di Lojola di Antonio Puglieschi, ovali di Domenico Banberini.
Nel collegio si trovano inoltre le tele di Sant'Elena di Tommaso Bizzelli, l'Immacolata di Domenico Curradi e un San Girolamo di Jacopo Ligozzi.
[modifica] Galleria di immagini
[modifica] Fonti
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