Compagnia Olandese delle Indie Occidentali
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La Compagnia Olandese delle Indie Occidentali (in olandese West-Indische Compagnie, abbreviato in WIC) fu una compagnia di mercanti olandese.
Il 3 Giugno 1621 la Repubblica dei Paesi Bassi concesse a questa compagnia il monopolio sui traffici con le Indie Occidentali e le diede giurisdizione sulla tratta degli schiavi in Africa, Brasile, Caraibi e Nord America.
La zona in cui la compagnia poteva operare comprendeva l'Africa occidentale (cioè l'area tra il Tropico del Cancro e il Capo di Buona Speranza) e le Americhe, che includevano anche l'Oceano Pacifico e la parte più orientale della Nuova Guinea. Gli scopi di questa concessione erano quelli di eliminare la competizione, in special modo spagnola e portoghese, verso i vari avamposti commerciali. La compagnia divenne lo strumento della colonizzazione olandese delle Americhe.
La Compagnia delle Indie Occidentali fu organizzata in modo simile alla più grande e ricca Compagnia delle Indie Orientali, che aveva il monopolio dei commerci verso l'Asia. La principale differenza sta nel fatto che alla WIC non era permesso condurre operazioni militari senza il consenso del Governatore olandese.
Come la VOC, la compagnia aveva cinque uffici, detti kamers (camere): tre in Olanda (ad Amsterdam, Rotterdam e Hoorn) uno in Zelanda (a Middelburg) e uno a Groningen. Il Consiglio era formato da 19 membri, conosciuti come the Heeren XIX (i Diciannove Signori).
All'inizio la compagnia ebbe un discreto successo; negli anni '20 e '30 del XVII secolo, furono fondate svariate colonie o avamposti commerciali.
L'area dei Nuovi Paesi Bassi comprendeva New York City (allora chiamata Nuova Amsterdam) e copriva parti degli attuali stati di New York, Connecticut, Delaware, e New Jersey. Altri insediamenti vennero stabiliti in alcune isole caraibiche, nelle Antille Olandesi, in Suriname e in Guyana. Nel 1630, strappando ai portoghesi alcuni possedimenti in Brasile, si formo una colonia con capitale Mauritsstad (l'attuale Recife).
In Africa, furono fondati avamposti commerciali nella Costa d'Oro (l'odierno Ghana) e, per poco, in Angola.
Per quanto riguarda l'America, pellicce (nord) e zucchero (sud) erano i beni commerciali più importanti, mentre gli insediamenti in Africa erano sfruttati per oro, avorio e per la tratta degli schiavi, principalmente destinati alle piantagioni delle Antille e del Suriname.
La pirateria, che fu un'altro degli obiettivi perseguiti dalla WIC portò ad un grande successo per la Compagnia nel 1628, grazie alla cattura di un'imbarcazione che trasportava argento dalle colonie spagnole all'Europa
Il successo della Compagnia, però, non durò a lungo. La Nuova Olanda fu presa dal Brasile portoghese nel 1654, dopo una lunga guerra, e molti altri avamposti commerciali furono distrutti o catturati da nazioni rivali. La colonizzazione intrapresa nell'area nordamericana non si espanse ulteriormente, in parte a causa della rivalità con gli inglesi, che conquistarono i Nuovi Paesi Bassi nel 1664, e in parte a causa della difficoltà di attrarre coloni dovuta politica del Patroon System adottata dalla Compagnia.
Dopo anni di debiti, nel 1674 l'originale WIC chiuse e si formò una nuova, riorganizzata compagnia. La pirateria fu abbandonata e gli interessi si concentrarono sulla tratta degli schiavi e sui residui possedimenti in Suriname e nelle Antille.
Quando i britannici presero il controllo del Suriname e lo mantennero per diversi anni, attorno al 1780, la WIC non sembrò più capace di far fronte alla situazione. Nel 1791 venne così acquistata dal Governo neerlandese, che pose così i territori controllati dalla Compagnia sotto la sua diretta giurisdizione.
[modifica] Bibliografia
- Molto del materiale presente in questo articolo è tratto dalla corrispondente pagina della Wikipedia inglese.