Fibrosi cistica
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La fibrosi cistica è una malattia genetica autosomica recessiva, causata da una mutazione del gene CF che codifica per una proteina chiamata CFTR (cystic fibrosis transmembrane conductance regulator). È la malattia genetica ereditaria mortale più comune nella popolazione caucasica.
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[modifica] Epidemiologia e eziologia
Si manifesta in un caso ogni 2000 - 2500 nati vivi. Il gene responsabile è localizzato sul braccio lungo del cromosoma 7. Le oltre 800 mutazioni finora riconosciute vengono classificate in 6 classi che vanno dal difetto di produzione della proteina a deficit di regolazione o stabilità.
Alla proteina CFTR vengono riconosciute diverse funzioni:
- Canale del cloro AMP ciclico dipendente;
- Regolazione della funzione di altri canali, in particolare per il sodio;
- Regolazione dell'infiammazione.
[modifica] Patogenesi
Il difetto primario è legato all'assenza della Proteina CFTR o ad una sua anomalia. Queste alterazioni sono causa di uno squilibrio ionico a livello della membrana apicale delle cellule epiteliali delle vie aeree, del pancreas, dell'intestino, delle ghiandole sudoripare e dei vasi deferenti. Lo squilibrio ionico è causato da un'alterazione nella secrezione da parte delle cellule epiteliali di ioni cloro e un conseguente maggior riassorbimento di sodio e acqua.
A livello polmonare non è comunque ancora stato ben chiarito quale sia il rapporto tra il difetto di trasporto ionico e la broncopneumopatia. A tutt'oggi esitono due diverse teorie: la prima implicherebbe un'attivazione del sistema immune deputato al killing batterico da cui deriverebbe una maggiore predisposizione alla persistenza degli agenti infettivi nel tratto respiratorio e l'evoluzione verso l'infezione cronica; la seconda deriverebbe dalla contrazione del liquido periciliare, dovuta ad un eccessivo riassorbimento di sodio e acqua dall'epitelio respiratorio, con conseguente formazione di placche di muco che occludono i bronchi.
[modifica] Aspetti clinici
Il quadro clinico è dominato da un lento processo distruttivo polmonare. Nella maggior parte dei casi si manifesta nel primo anno di vita con tosse persistente, inizialmente secca di tipo pertussoide, associata a tachipnea e broncospasmo. L'esame obbiettivo può subito dimostrare segni indiretti di ostruzione bronchiale: rientramenti intercostali, sovraclaveari, deformazione del torace con aumento del diametro antero - posteriore, polipnea, gemiti e fischi.
L'infezione bronchiale cronica determina una progressiva distruzione del parenchima polmonare e la formazione di bronchiectasie. La tosse diventa quindi sempre più catarrale, con espettorato muco purulento. La risposta immunitaria dell'ospite e i fattori propri dei patogeni contribuiscono quindi insieme ad innescare un processo patogenetico che è alla base del processo distruttivo polmonare.
Accanto al quadro respiratorio, che comunque domina il quadro clinico, sono da ricordare l'insufficienza pancreatica, esocrina e in alcuni casi anche endocrina, la predisposizione allo sviluppo di disidratazione e alcalosi ipocloremica per l'eccessiva perdita di sali con il sudore, il diabete insulino dipendente.
[modifica] Prognosi
Decisamente migliorata negli ultimi 50 anni; se fino al 1963 l'aspettativa di vita era inferiore ad un anno per la maggior parte dei pazienti, attualmente l'età media di sopravvivenza è intorno ai 40 anni.
[modifica] Collegamenti esterni
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