Folding@home
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Folding@home è un progetto di calcolo distribuito per lo studio degli avvolgimenti, delle dissociazioni e aggregazioni delle proteine e delle loro relative incidenze sulle malattie. È stato lanciato il 1 ottobre 2000, e da allora è gestito dal Pande Group, nel dipartimento di Chimica dell'Università di Stanford sotto la supervisione del professor Vijay S. Pande. Come numero di utenza Folding@home è il secondo progetto di calcolo distribuito, preceduto solo da SETI@home.
Dall'8 marzo 2004 Folding@home comprende anche il Genome@home.
Indice |
[modifica] Obiettivi del progetto
Un'accurata simulazione dell'avvolgimento (o di un avvolgimento errato) delle proteine aiuterebbe la comunità scientifica a capire meglio lo sviluppo di molte malattie. Attualmente il progetto sta studiando come combattere le seguenti malattie:
- Morbo di Alzheimer
- Morbo di Huntington
- Cancro
- Osteogenesis imperfecta
- Morbo di Parkinson
La lista aggiornata e descritta è reperibile (in inglese) nel sito: [1]
I risultati ottenuti dal progetto si possono vedere attraverso il sito ufficiale: [2]
[modifica] Come funziona

Folding@home non si basa sull'utilizzo di potenti supercomputer per l'elaborazione dei propri dati: a contribuire al progetto sono infatti le decine di migliaia di personal computer degli utenti che hanno installato un piccolo client. Questo client lavora in background e utilizza la CPU quando non è occupata. Nei personal computer moderni, la CPU è raramente utilizzata al 100% per tutto il tempo; il client di Folding@home sfrutta la percentuale di processore non utilizzata.
Il client di Folding@home si connette periodicamente a un server per ricevere le work unit, piccoli pacchetti di dati che dovranno essere calcolati. Una volta completata l'elaborazione di una work unit, questa viene rimandata indietro al server e ne verrà scaricata una nuova.
I partecipanti a Folding@home possono utilizzare uno username, usato per tenere il conto del loro contributo al progetto. Ogni partecipante può eseguire il client su una o più CPU; per esempio, un utente casalingo con due computer può eseguire il client su entrambi utilizzando sempre lo stesso nome. Più utenti possono unirsi e formare un team. La classifica dei team, insieme ad altre statistiche, si trova nel sito ufficiale: [3]
[modifica] Progressi e futuro
In data 9 febbraio 2006 sono state contate più di 220.000 CPU attive (una CPU è considerata attiva quando restituisce almeno una work unit elaborata entro 50 giorni), e più di 1.500.000 CPU registrate. Il 4 dicembre 2005 le CPU attive erano 200.000. Questo livello di partecipazione rende il supercomputer distribuito di Folding@home uno dei più potenti supercomputer nel mondo, capace di una potenza computazionale di oltre 210 Teraflops.
[modifica] Software
Il progetto sta costruendo alternative architetturali per poter essere eseguito dalla maggiore base computazionale possibile. Il principale e più vecchio software attualmente in uso si chiama con il nome del progetto stesso, "Folding@Home", ed esistono versioni specifiche per FreeBSD, GNU/Linux, MAC OS X e Microsoft Windows.
[modifica] BOINC
Gli sviluppatori di Folding@home stanno creando una versione per BOINC, nella speranza che possa attrarre una base di utenti più larga.
[modifica] GPU
Al momento gli sviluppatori sono molto impegnati nella fase di beta testing di una versione del client in grado di funzionare sulle GPU delle schede grafiche ATI; in questo modo su un singolo pc sarà possibile tenere in esecuzione due client differenti, aumentando notevolmente le prestazioni del progetto.
[modifica] PlayStation 3
In data 23 agosto 2006 l'università ha annunciato che rilascerà una versione del client in grado di funzionare sul processore Cell che equipaggia la PlayStation 3. Si stima che con l'aggiunta di circa 10.000 macchine equipaggiate con questo processore il progetto incrementerà la propria potenza di calcolo nell'ordine di grandezza dei Petaflops. Il software per PlayStation 3 è stato rilasciato il 23 marzo e e tre giorni dopo la PlayStation 3 generava il triplo della potenza di calcolo dei sistemi Windows con un quinto delle installazioni.[1]
[modifica] Voci correlate
[modifica] Riferimenti
- ↑ La PS3 il client principale per Folding@Home. Hardware Upgrade. URL consultato il 26-03-2007 .