Giovanni Comisso

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Giovanni Comisso (Treviso, 3 ottobre 1895 – Treviso, 21 gennaio 1969) è stato uno scrittore italiano.

La casa di Giovanni Comisso a Treviso.

Indice

1 Vita
2 La Scrittura
3 Bibliografia
4 Voci correlate
5 Opere
- 5.1 Romanzi
- 5.2 Saggi
6 Altri progetti
- 6.1 Note

[modifica] Vita

Giovanni Comisso nasce a Treviso il 3 ottobre 1895, dopo aver completato gli studi classici e laureatosi in legge all'università di Siena,giovane dal carattere eccentrico volitivo e sognatore, interventista convinto,partecipa volontario alla prima guerra mondiale, finito il conflitto raggiunta la pace , ritendo come la maggior parte dei volontari i nuovi assetti geopolitici ,siano stati formulati con accordi di vertice, senza consenso popolare, partecipa il 12 settembre 1919 a fianco di Gabriele D'Annunzio e i suoi legionari all'impresa di Fiume, alla fine anche di questa esperienza riprende la sua attività di avvocato , ma attratto da esperienze sempre diverse , abbandona la carriera legale per dedicarsi a svariati mestieri , da libraio a Milano , a commerciante d'arte a Parigi , ebbe anche nella sua lunga vita avventurosa un lungo sodalizio con il pittore De Pisis e con lo scultore Arturo Martini, il suo primo romanzo Il porto dell'amore (1924), edizione definitiva con il titolo Al vento dell'Adriatico,(1928) risente degli influssi dannunziani.

Comisso collabora alle riviste Solaria,L'Italiano, al settimanale Il Mondo, molto curioso persona dotata di grande vitalità memoria visiva e una buona propensione di sintesi descrittiva nello scrivere romanzi,affascinato anche dalla vita libera del mare e da conoscenze di nuove realtà e mondi di vivere diversi ,diventa corrispondente e inviato speciale dellaGazzetta del Popolo e poi del Corriere della Sera,viaggia molto in Europa e in Oriente,scrivendo interessanti resoconti, Cina-Giappone, (1932) L'italiano errante per l'Italia, (1937) che poi nella stesura finale diventa La favorita, (1945).
Comisso come autore di romanzi ha però raggiunto i suoi risultati più perfetti nelle prose di memoria Le mie ragioni,(1951), Giorni di guerra (1930) , La mia casa di campagna (1958), Mio sodalizio con De Pisis (1954), La virtù leggendaria (1957),con alcuni ha vinto anche prestigiosi premi con Gente dì mare (1928) Premio Bagutta, che rimane a tutt'oggi l'opera più fortunata di Comisso, con la traduzione in francese di Valery Larbaud ,Capricci italiani (1952) per la saggistica ,il Premio Viareggio,Un gatto attraversa la strada (1955)ilPremio Strega.
Dopo il felice esordio da Il porto dell'amore (1924) fino ad arrivare a Cribol(1964) , romanzo non troppo gradito sia al pubblico sia alla critica , Comisso chiude con una stesura riveduta del libro La mia casa di campagna ,appena un anno prima della scomparsa , e dopo una vita vissuta con vitalità , senso di meraviglia visiva^[1] , e grande partecipazione , muore serenamente nella sua Treviso il 21 Gennaio 1969.

[modifica] La Scrittura

Giovanni Comisso è stato il più estroso e il più irregolare di tutti gli scrittori vicini ala rivista Solaria,i suoi scritti combaciano in modo sorprendente con la sua vita irregolare ,densa e profonda di uomo di mondo, e la seguono quasi in modo parallelo , ciò è anche dovuto al fatto che , come molti autori del tempo, gran parte delle pagine stampate,derivano da corrispondenze articoli giornalistici e anche da racconti, che allora si usava pubblicare regolarmente nella Terza pagina dei quotidiani.

Alcune sue opere ,nascono da osservazioni e divagazioni, dove l'erotismo ha una parte considerevole, altri rievocano personaggi conosciuti, altri ancora sono impressioni dì mare e di campagna, dì città illustri e dì paesi sconosciuti , ricordi di viaggi compiuti in Italia, in Europa, in Africa e in Oriente La Favorita, Amori d'oriente, Questa è Parigi,tutto questo gli da modo di riflettere su certi avvenimenti, specie quando da essi l'autore viene toccato direttamente. Egocentrico e sensuale, Comisso ha sempre amato viaggiare, per aver poi, il piacere di raccontare ,e tutte insieme le centinaia di pagine scritte formano un catalogo delle sue preferenze in fatto di vita come l'ozio, la libertà, il vagabondaggio, il gusto dì fantasticare.
Comisso definitosi "Uomo di mare, dì commerci", un "italiano errante per l'Italia" ,saggia con mano leggera diversi generi letterari: la prosa di viaggio, il racconto, il romanzo, l'autobiografia, il saggio, partendo, da una sempre più arricchita esperienza umana,come si può notare In giorni di guerra e in Il porto dell'amore poi in seguito la sua curiosità e il suo estro sostenuto da una prosa evocativa, è stata pronta ad accogliere ogni eco della vita e in particolare della sua vita, delle proprie avventure terrene.

[modifica] Bibliografia

Poesie

Poesie, Treviso, Longo e Zoppelli, 1916

Romanzi

Il porto dell’amore, Treviso, Vianello, 1924. ripubblicato col titolo Al vento dell'Adriatico,1928;
Gente di mare, Milano, Treves, 1929.

Saggi

Capricci italiani, Firenze, Vallecchi, 1952
Mio sodalizio con De Pisis, Milano, Garzanti, 1954.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Opere

[modifica] Romanzi

1924 - Il porto dell'amore ripubblicato nel 1928 col titolo Al vento dell'Adriatico.
1928 - Gente di mare
1955 - Un gatto attraversa la strada
1968 - Attraverso il tempo

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