Orazi e Curiazi
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Gli Orazi ed i Curiazi sono figure leggendarie della Roma antica.
Secondo la versione riportata da Tito Livio (Hist. I, 24-25), durante il regno di Tullo Ostilio (VII secolo AC) Roma ed Alba Longa entrarono in conflitto, affrontandosi con gli eserciti schierati lungo le Fossae Cluiliae (sull'attuale via Appia Antica), al confine fra i loro territori.

Ma Roma ed Albalonga condividevano attraverso il mito di Romolo una sacra discendenza che rendeva empia questa guerra, perciò i rispettivi sovrani decisero di affidare a due gruppi di rappresentanti le sorti del conflitto fra le due città, evitando ulteriori spargimenti di sangue.
Furono scelti per Roma gli Orazi, tre fratelli figli di Publio Orazio, e per Albalonga i tre gemelli Curiazi, che si sarebbero affrontati a duello alla spada.
Iniziato il combattimento, quasi subito due Orazi furono uccisi, mentre due dei Curiazi riportarono solo lievi ferite; il terzo Orazio, che non avrebbe potuto affrontare da solo tre nemici, vistosi in difficoltà pensò di ricorrere all'astuzia e finse di scappare verso Roma. Come aveva previsto, i tre Curiazi lo inseguirono, ma nel correre si distanziarono fra loro.
Per primo fu raggiunto dal Curiazio che non era stato ferito e, voltandosi a sorpresa, lo trafisse. Ripreso che ebbe a correre, fu inseguito dagli altri due Curiazi, che però, essendo feriti, si stancarono notevolmente e gli fu facile, uno alla volta, ucciderli.
La vittoria dell'Orazio fu la vittoria di Roma, cui Albalonga si sottomise.
Camilla Orazia, sorella dell'Orazio superstite, era promessa sposa di uno dei Curiazi uccisi, e rimproverò violentemente del delitto il fratello, tanto che questi dovette ucciderla per farla tacere. Per purificarsi, offrì poi un sacrificio a Giunone Sororia, divinità tutelare della sorella. Le parentele erano ulteriormente intrecciate, secondo versioni successive della leggenda, essendo Sabina sorella di uno dei Curiazi e moglie di Marco Orazio.
Nell'antica Roma si trovano testimonianze di età augustea attinenti alla leggenda, come una colonna del Foro alla quale sarebbero state appese le spoglie dei Curiazi ed il Mausoleo degli Orazi al sesto miglio della via Appia.
Ad Albano Laziale, lungo l'attuale via della Stella, si trova un sepolcro tardo-repubblicano detto degli "Orazi e Curiazi", ma si ipotizza che sia tomba di altri personaggi.
[modifica] Letteratura, arte e teatro
Citati da Dante (Che i tre a' tre pugnar per lui ancora, Pd. VI, 39), agli eroi di questa disfida è dedicata la Sala degli Orazi e Curiazi del Campidoglio, nella quale fu firmata la Costituzione europea.
Sulla vicenda degli Orazi e Curiazi si basano anche alcune opere liriche:
- Gli Orazi e i Curiazi di Domenico Cimarosa, opera in tre atti su libretto di Antonio Sografi, la cui prima esecuzione ebbe luogo al Teatro La Fenice di Venezia il 26 dicembre 1796.
- Orazi e Curiazi di Saverio Mercadante, opera in tre atti su libretto di Salvadore Cammarano, la cui prima esecuzione ebbe luogo al teatro San Carlo di Napoli il 10 novembre 1846.
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