Poppea
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Poppea Sabina (m. 65) fu la seconda moglie dell'imperatore romano Nerone. Gli storici dell'antichità vedono il lei poche qualità (a parte la sua bellezza) e ne descrivono gli intrighi per diventare imperatrice. Quindici secoli dopo Claudio Monteverdi ne diede un ritratto meno fosco nella sua ultima opera, evidenziandone l'amore per l'imperatore.
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[modifica] Biografia
[modifica] Origini
Poppea era la figlia di Tito Ollio, un pretore durante il regno dell'imperatore Tiberio. La sua amicizia con Elio Seiano lo rovinò prima di ottenere un incarico pubblico. Sua madre, anch'essa chiamata Poppea Sabina, era una donna distinta, che le fonti antiche descrivono dalla florita bellezza e dalla notevole classe. Tacito la descrive come una delle donne più amabili dei suoi tempi. Nel 47 si suicidò, vittima innocente degli intrighi dell'imperatrice Messalina.
Il nonno materno di Poppea era Gaio Poppeo Sabino, che fu console nel 9. Durante il regno di Tiberio fu onorato con un trionfo militare, per aver posto fine ad una rivolta in Tracia, nel 26. Dal 15 alla sua morte, prestò servizio come Governatore Imperiale di Grecia e in altre province. Questo amministratore competente godette dell'amicizia della famiglia imperiale. Morì nel 35.
Poppaea Sabina ebbe un patrigno chiamato Publio Cornelio Lentulo Scipione, che servì come comandante di divisione del 22, come console nel 24 e successivamente come senatore. Il fratellastro di Poppea, che aveva lo stesso nome del padre, fu console nel 56 e servì in seguito come senatore.
[modifica] Matrimonio con Rufrio Crispino
Il primo matrimonio di Poppea Sabina fu con Rufrio Crispino, un appartenente all'ordine equestre. Egli era il capo della guardia pretoriana durante il regno dell'imperatore Claudio. Nel 51 Agrippina, allora sposata a Claudio e imperatrice, lo rimosse dal suo incarico, poiché aveva favorito Messalina, precedente imperatrice e moglie di Claudio, e i suoi figli. Successivamente venne giustiziato. Poppea gli aveva dato un figlio dallo stesso nome, che dopo la morte della madre sarebbe stato affogato in una battuta di pesca dall'imperatore Nerone.
[modifica] Matrimonio con Otone
Poppaea Sabina sposò quindi Otone, anche se solo per usarlo e raggiungere il suo vero obiettivo; l'imperatore Nerone. Dopo esserne divenuta l'amante, Poppea divorziò da Otone (che divenne poi imperatore dopo la morte di Nerone) e concentrò tutte le sue attenzioni sul diventare imperatrice di Roma.
[modifica] Imperatrice
Ambiziosa e senza scrupoli, Poppea fu inizialmente l'amante favorita di Nerone. Anche come amante era odiata e temuta da molti a Roma. Si dice che Agrippina, la madre di Nerone, vide il pericolo e cercò di persuadere il figlio a liberarsi di lei. Questa disputa su Poppea fu uno dei motivi per cui infine Nerone uccise la madre. Con Agrippina fuori scena, l'influenza di Poppea sull'imperatore divenne tale che le sue pressioni indussero Nerone a divorziare (e poi a far giustiziare) dalla prima moglie Claudia Ottavia, allo scopo di sposare Poppea, nel 62. La nuova imperatrice fece uccidere o esiliare molti altri sfortunati che cercarono di sfidarne il potere. L'ex tutore di Nerone, Seneca, si ritiene fu tra le sue vittime. Secondo alcune fonti ecclesiastiche sarebbe stata Poppea e non Nerone che istigò le persecuzioni contro i cristiani, allo scopo di nascondere i suoi misfatti.
Poppea diede a Nerone una figlia, Claudia Augusta, che morì quando aveva solo quattro mesi.
Secondo Svetonio, mentre era in attesa della nascita del secondogenito, ebbe una discussione violenta con Nerone, che secondo lei passava troppo tempo ai giochi. In un accesso di rabbia Nerone le diede un calcio nell'addome, causandone la morte.
[modifica] Monteverdi
L'opera L'Incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi narra della sua vita.