Relazione d'ordine
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In matematica, una relazione binaria R entro un insieme S, cioè un sottoinsieme di , si dice relazione d'ordine (entro S) se soddisfa le seguenti tre proprietà:
- riflessività: per ogni
vale
- antisimmetria: per ogni
se
e
, allora
- transitività: per ogni
se vale
e
, allora vale anche
.
Le relazioni d'ordine si indicano tradizionalmente con il più familiare simbolo "" (è da notare che in questo caso il simbolo "
" può denotare relazioni d'ordine differenti da quella che denota nell'ambito dell'insieme dei numeri reali o di suoi sottoinsiemi).
Una relazione d'ordine si dice anche ordine (che può però essere confuso con un ordine totale) o ordine parziale. La coppia costituita da un insieme e da una relazione d'ordine su di esso si dice insieme parzialmente ordinato, o anche semplicemente insieme ordinato (che può però essere confuso con un insieme totalmente ordinato). In inglese un insieme parzialmente ordinato è anche detto concisamente poset (partially ordered set); questo termine è usato gergalmente anche da studiosi italiani.
Le relazioni d'ordine, e gli insiemi ordinati loro alter ego, si incontrano, esplicitamente o meno, in tutti i settori della matematica (dalla teoria astratta degli insiemi, alle applicazioni enumerative e strutturali). Esse si presentano in una grande varietà di forme ed è importante che esse siano studiate organicamente.
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[modifica] Esempi
Alcuni esempi di insiemi parzialmente ordinati sono:
- gli insiemi numerici
,
,
,
muniti della relazione d'ordine standard
,
- l'insieme
munito della relazione di divisibilità
(cioè a è un divisore di b)
- Una qualunque famiglia di insiemi munita della relazione di inclusione
(cioè a è sottoinsieme di b)
[modifica] Ordine largo e stretto
Alcuni autori definiscono relazione d'ordine stretto una relazione (S, < ) che soddisfi le proprietà antiriflessiva, asimmetrica e transitiva, e quindi largo la relazione d'ordine definita sopra. Benché le due definizioni siano distinte, il loro studio non presenta grosse differenze poiché è facile estendere una relazione d'ordine stretto ad uno largo e viceversa.
[modifica] Grafo di una relazione d'ordine
Se l'insieme S è finito o numerabile la relazione d'ordine si può rappresentare visivamente mediante un grafo (risp. finito o numerabile) i cui nodi sono gli elementi di S e tale che due nodi a e b sono connessi da un arco se e solo se e non ci sono elementi intermedi tra di loro (cioè non esiste nessun c tale che
e
). Il grafo di una relazione d'ordine non può avere cicli, mentre può avere più componenti connesse e da ogni suo nodo può entrare ed uscire qualsiasi numero di archi; se il grafo è numerabile da un nodo possono entrare o uscire infiniti archi (questo è il caso della relazione di divisibilità.
[modifica] Ordinamenti totali
In generale due elementi di una relazione d'ordine parziale non sono confrontabili, cioè non sono necessariamente in relazione, ad esempio in munito della relazione di divisibilità gli elementi 2 e 3 non sono in relazione (nessuno dei due è divisore dell'altro).
Un insieme parzialmente ordinato si dice totalmente ordinato se per ogni vale
oppure
. Gli ordini totali si chiamano anche ordini lineari.
Il grafo di un insieme totalmente ordinato si può rappresentare come un segmento o una retta o una semiretta su cui giacciono tutti i nodi (corrispondenti a tutti gli elementi dell'insieme).
[modifica] Elementi massimali e minimali; massimi e minimi
Un elemento si dice:
- minimo (risp. massimo) per l'insieme
se per ogni
si ha
(risp.
),
- minimale se l'unico
tale che
è a stesso,
- massimale se l'unico
tale che
è a stesso,
- maggiorante (risp. minorante) di un sottoinsieme
se
(risp.
) per ogni
- estremo superiore (risp. estremo inferiore) del sottoinsieme
se è il minimo dell'insieme dei maggioranti (risp. il massimo dei minoranti).
[modifica] Ordinamenti ben fondati
Una relazione d'ordine su un insieme si dice ben fondata o buon ordinamento se per ogni sottoinsieme non vuoto esiste un elemento minimale.
Un tipico esempio di buon ordinamento è quello che stabilisce la relazione d'ordine standard sull'insieme dei numeri naturali. L'affermazione che i naturali sono un insieme ben ordinato, ovvero che ogni sottoinsieme X di
ha un minimo viene talvolta chiamata Principio del buon ordinamento e si può dimostrare essere equivalente al Principio di induzione.
[modifica] Il Teorema del buon ordinamento
Il Teorema del buon ordinamento (da non confondere con il Principio del buon ordinamento) asserisce che su ogni insieme non vuoto può essere definita una relazione d'ordine ben fondata (o buon ordinamento). Tale enunciato è equivalente all'assioma della scelta (cioè assumendolo vero si può dimostrare l'assioma della scelta e viceversa).
[modifica] Catene e anticatene
Facciamo riferimento ad un insieme parzialmente ordinato . Due elementi di S si dicono confrontabili se il primo è minore del secondo o viceversa; se nessuna delle due relazioni vale si dicono elementi inconfrontabili.
Si dice catena ogni sottoinsieme Y di S tale che la relazione d'ordine ridotta a Y costituisce un ordine totale. Per l'insieme parzialmente ordinato della divisibilità sono catene gli insiemi delle potenze positive di un numero primo e più in generale i sottoinsiemi ottenuti con un processo che inizia considerando un intero positivo e prosegue aggiungendo ad ogni passo un multiplo dell'intero aggiunto in precedenza. Si possono considerare catene finite o infinite; il processo precedente può essere finito o illimitato.
Si dice invece anticatena dell'insieme parzialmente ordinato un sottoinsieme di S i cui elemento sono mutuamente inconfrontabili. Una anticatena dell'insieme parzialmente ordinato delle divisibilità è fornita dall'insieme dei numeri primi.
[modifica] Voci correlate
- Insieme totalmente ordinato
- Relazione d'ordine reticolare e reticolo (matematica)
- Insieme ordinato graduato
- Arborescenza, o albero con radice
- Teoria dei grafi
- Inversione di Moebius-Rota
- Relazione di equivalenza
- Preordine
- Estremo superiore