Stigliano
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 909 m s.l.m. | ||
Superficie: | 209 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 27 ab./km² | ||
Frazioni: | Calvera, Caputo, Carpinello, Gannano, Santo Spirito, Serra di Croce | ||
Comuni contigui: | Accettura, Aliano, Cirigliano, Craco, Gorgoglione, Montalbano Jonico, San Mauro Forte, Sant'Arcangelo (PZ), Tursi | ||
CAP: | 75018 | ||
Pref. tel: | 0835 | ||
Codice ISTAT: | 077027 | ||
Codice catasto: | I954 | ||
Nome abitanti: | stiglianesi | ||
Santo patrono: | Sant'Antonio da Padova | ||
Giorno festivo: | 13 giugno | ||
Sito istituzionale | |||
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Stigliano è un comune di circa 6.000 abitanti della provincia di Matera. Nota località turistica si trova a circa novecento metri è citata più volte nel romanzo di Carlo Levi "Cristo si è fermato ad Eboli" come luogo dove erano confinati i fascisti dissidenti.
[modifica] Cenni storici
Stigliano fu fondato dai Lucani, poi passò sotto i Greci di Metaponto. Il nome risale, forse all'epoca romana: deriva dalla famiglia degli Hostilius di cui il paese era una delle loro proprietà. Il nome antico era quindi Hostiliusanus, da cui Ostigliano e quindi Stigliano. Stigliano passò, dopo le invasioni barbariche ai Longobardi che la posero nel Principato di Salerno. Nel 1070 fu donato al vescovo di Tricarico. Nel 1269 andò a Carlo d'Angiò che lo infeudò a Giacomo di Bosciniano nel 1274. Nel 1289 Carlo II lo affidò alla potentissima famiglia napoletana dei Carafa Nel 1556, tutta la proprietà passò alla famiglia spagnola dei duca di Medina che lo eressero a capoluogo della Basilicata. Nel 1806 furono aboliti i privilegi feudali e Stigliano passò sotto l'amministrazione diretta del Regno di Napoli prima e del Regno delle Due Sicilie dopo. Nel 1861 entrò nel Regno d'Italia. Negli anni del fascismo, Stigliano fu un luogo di confino dei fascisti dissidenti, in quanto posto a quasi mille metri d'altitudine era l'unico a sfuggire alla malaria.
[modifica] Monumenti
Il castello e parte della cinta muraria sono uno dei monumenti più tipici di Stigliano sebbene siano inagibili a causa di problemi di restauro.
La seicentesca chiesa di Sant'Antonio conserva un importante Crocifisso medievale, protettore del paese.
La Chiesa Madre, dedicata alla Vergine, presenta una facciata in stile barocco e un campanile a cupola. La statua della Vergine, di scuola veneta, fu donata alla Chiesa nel 1522.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti