Tadorna ferruginea
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Casarca | ||||||||||||||
![]() Tadorna ferruginea |
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Stato di conservazione | ||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Tadorna ferruginea Pallas, 1764 |
La casarca (Tadorna ferruginea), chiamata anche casarca comune o casarca ferruginea, è una specie di uccelli appartenente alla famiglia degli uccelli. I caratteri sono dati dalle forme snelle ed in certo senso simili a quelle delle oche, dalle ali di scarsa lunghezza e dal colorito quasi eguale nei due sessi. La sua lunghezza si aggira sui sessanta centimetri; l'apertura alare raggiunge il metro e dieci, mentre la coda è di diciotto centimetri e l'ala di quaranta. Ha un piumaggio generalmente colorato di rosso-ruggine vivo, il collo giallo-ruggine, la regione delle guance bianco-gialla e un esile nastro, visibile soltanto nel periodo degli amori, che cinge di nero-verde la parte inferiore del collo; le copritrici superiori della coda, le remiganti e le timoniere, sono di una splendente tonalità nera. I suoi occhi sono bruno-chiari, il becco nero ed il piede grigio-piombo.
La casarca ha come centro della sua area di diffusione l'Asia centrale, dalla quale la sua patria si allarga verso oriente fino ai confini della Manciuria e verso occidente fino al Marocco. In autunno inoltre lascia i luoghi in cui nidifica e si dirige verso il meridione, toccando talvolta, ma solo di passaggio, la Grecia e il sud dell'Italia, ed andandosi a fermare in India, in Egitto, in Tunisia e in Algeria; all'inizio della primavera la si ritrova già entro i confini della sua patria in senso stretto, impegnata nei preparativi della riproduzione.
Il livello delle attitudini intellettuali della casarca è molto buono, come dimostrano la prudenza e la timidezza di cui fa sfoggio nei suoi rapporti con l'uomo, e la perizia con la quale sa distinguere le circostanze favorevoli dalle contrarie. La casarca preferisce decisamente le sostanze vegetali alle animali, e ama soprattutto aggirarsi nei campi di cereali. Pacifica fino al termine dell'inverno, l'aprirsi della buona stagione scatena dentro di lei una passione amorosa delle più violente, che si manifesta nelle aspre lotte combattute tra i maschi per il possesso di una compagna e di un distretto esclusivo in cui nidificare. Alla fine di aprile o al principio di maggio le coppie incominciano ad occuparsi della ricerca di un luogo in cui collocare il nido: non possono fare a meno, per questo, di una cavità, si tratti di quella d'un albero o o di un incavo rupestre, e per trovarla sono spesso costrette ad allontanarsi parecchio dal luogo in cui sogliono risiedere, o magari a dividere il posto con altre specie molto diverse di uccelli. Il nido viene costruito con foglie secche, e ricoperto di piumino nella cavità interna: vi si possono trovare da quattro a sei uova di color bianco puro oppure bianco-gialliccio, da cui sgusciano dei pulcini vispi e mobilissimi, che appena nati si accodano alla madre e la seguono immediatamente nell'acqua e tra le vegetazioni palustri, impegnati nella ricerca del cibo. Il loro abito di piumino è piuttosto singolare, grigio-bruniccio sulle parti superiori ad eccezione di una macchia frontale che è bianca, e bianco sporco su quelle inferiori.
[modifica] Bibliografia
- Madge and Burn, Wildfowl ISBN 0-7470-2201-1
- Mullarney, Svensson, Zetterstrom and Grant, Collins Bird Guide ISBN 0-00-219728-6
- ↑ BirdLife International 2006. Tadorna ferruginea. In: 2006 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2006.
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[modifica] Collegamenti esterni
- Tadorna ferruginea su Avibase, database degli uccelli nel mondo