Walther Model
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Walther Model (24 gennaio 1891 - 21 aprile 1945), Feldmaresciallo tedesco, fu uno dei più abili strateghi difensivi della Seconda guerra mondiale.
Nato nel 1891 a Gentheim, in una famiglia della piccola borghesia luterana, nel 1908 entrò nel 6. Battaglione brandeburghese del 52. Reggimento di fanteria, dove ricoprì anche le cariche di aiutante di battaglione e poi di aiutante di reggimento, e con il quale prese parte alla Prima guerra mondiale, prima di essere destinato, nel 1916, al corso accelerato per ufficiali di Stato maggiore generale, e a ricoprire vari incarichi a livello di brigata di Stato maggiore generale, oltre che a una breve missione in Turchia.
Hauptmann (capitano) ed eroe di guerra decorato con la Croce di Ferro di prima classe nel 1915 e la Croce di Cavaliere nel 1917, entrò nel Reichswehr, presso il quale ricoprì vari incarichi di Stato maggiore e di reparto. Nell'ottobre 1925 ricevette il comando della 9. Compagnia dell'8. Reggimento di fanteria presso il quale sarebbe rimasto fino al 1928. Fra il 1928 e il 1933 fu invece a Berlino, presso lo Stato maggiore della 3. Divisione di fanteria e, promosso Major (maggiore) presso lo Stato maggiore generale, sezione 4, reparto addestramento della Reichswehr.
Nel 1933, con il grado di Oberstleutnant tornò ad un incarico operativo, quale comandante di battaglione presso il 2. Reggimento di fanteria, del quale assunse il comando l'anno seguente. Fra il 1935 e il 1938 fu nuovamente a Berlino, come capo della sezione 8 dello Stato maggiore generale, prima di essere trasferito, nel novembre del 1938, dopo la promozione a Generalmajor, al IV. Corpo d'armata come capo di Stato maggiore.
Nell'ottobre del 1939, dopo aver preso parte all'invasione della Polonia, venne trasferito alla 16. Armata, come capo di Stato maggiore. Dopo aver combattuto in Francia, nel novembre del 1940, promosso Generalleutnant, assunse il comando della 3. Divisione corazzata, alla testa del quale prese parte all'Operazione Barbarossa, guidando l'avanzata tedesca in Ucraina e l'accerchiamento di Kiev. Promosso General der Panzertruppen, fu trasferito, nell'ottobre 1941, presso il XVI. Panzerkorps assumendo la fama di maestro della difesa. Fra il gennaio 1942 e il gennaio 1944 fu infine al comando della 9. Armata, sempre sul Fronte Orientale in uno dei momenti più critici per la Wehrmacht: tuttavia nemmeno la sconfitta di Kursk, di cui ebbe non poche responsabilità, non riuscì ad offuscare la sua immagine di mastino della difesa. All'inizio del 1944 dopo essere stato promosso Feldmaresciallo, assunse in successione i comandi del Gruppo d'armate Nord (fra gennaio e marzo), del Gruppo d'armate Nord Ucraina (fra marzo e giugno) e del Gruppo d'armate Centro (fra giugno e agosto) e dei Gruppo d'armate B e Gruppo d'armate D (fra agosto e settembre). Trasferito sul Fronte Occidentale, assune il comando del Gruppo d'armate B, assumendo anche per alcuni giorni l'incarico di Oberkommander West al posto di von Kluge, riuscendo in ogni occasione, sia ad est che ad ovest, a stabilizzare i fronti a lui affidati.
Evacuata la Francia, riparò con i suoi reparti in Olanda e Belgio, dove prese parte alle operazioni per la difesa dei ponti di Arnhem e Nijmegen durante l'Operazione Market Garden alleata, e successivamente, nell'inverno 1944-1945 con Josef Dietrich e Hasso von Manteuffel nell'Offensiva delle Ardenne, prima di prendere parte all'ultima difesa della linea del Reno.
Dopo aver appreso la notizia di essere stato accusato di crimini di guerra da parte dei sovietici e di andare incontro a una sicura condanna a morte, decise di suicidarsi il 21 aprile 1945.
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