Andrea Chiaramonte
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Andrea Chiaramonte (? - Palermo, 1 giugno 1392) fu uno tra i rappresentanti più importanti ed in vista della nobiltà latina in Sicilia del XIV secolo. Ebbe la signoria di Modica (eretta in Contea), Ragusa, Scicli, Pozzallo, Ispica, Chiaramonte Gulfi (RG), di Caccamo (Pa), Castronovo (CL), sul castello di Palma di Montechiaro (AG), sul castello di Mussomeli (CL). Stabilì la propria corte presso il Palazzo Steri a Palermo.
Successore del padre Manfredi III, settimo ed ultimo conte di Modica, proseguì la politica di avversione agli Aragonesi di Sicilia. Quando Martino il Giovane, divenuto re di Sicilia in seguito al matrimonio con Maria di Sicilia riconquistò militarmente l'isola, i Chiaramonte si ritrovarono insieme ai soli Alagona a fronteggiare l'esercito catalano di Bernat (o Bernardo) Cabrera. Andrea, sconfitto e tradito, fu catturato e condannato alla pena capitale. Fu giustiziato per decapitazione il 1 giugno 1392 a Palermo proprio davanti al palazzo Steri. Con lui la famiglia Chiaramonte si estinse: i beni furono confiscati e divisi fra Guglielmo Raimondo Moncada e il Cabrera.
![]() |
Per approfondire, vedi la voce Chiaramonte (famiglia). |