Palma di Montechiaro
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
![]() |
|||
---|---|---|---|
![]() |
|||
Stato: | ![]() |
||
Regione: | ![]() |
||
Provincia: | ![]() |
||
Coordinate: |
|
||
Altitudine: | 165 m s.l.m. | ||
Superficie: | 76,36 km² | ||
Abitanti: |
|
||
Densità: | 313,34 ab./km² | ||
Frazioni: | Villaggio Giordano, Marina di Palma | ||
Comuni contigui: | Agrigento, Camastra, Licata, Naro | ||
CAP: | 92020 | ||
Pref. tel: | 0922 | ||
Codice ISTAT: | 084027 | ||
Codice catasto: | G282 | ||
Nome abitanti: | palmesi | ||
Santo patrono: | Madonna del Castello | ||
Giorno festivo: | 8 settembre | ||
![]() |
Palma di Montechiaro (Parma di Muntichiaru in siciliano) è un comune di 23.927 abitanti della provincia di Agrigento.
Indice |
[modifica] Storia ed eventi
La città di Palma venne fondata il 3 maggio 1637 nella baronia di Montechiaro, dai fratelli gemelli Carlo, Barone Tomasi, e Giulio, che pochi anni dopo gli sarebbe subentrato nel titolo. L'effettivo artefice della fondazione fu però un potente zio dei gemelli, Mario Tomasi de Caro, Capitano del Sant'Uffizio dell'Inquisizione di Licata, e governatore della stessa città, da cui provenivano anche Carlo e Giulio Tomasi. Anche egli, insieme a suo cugino sacerdote Carlo de Caro era presente alla posa della prima pietra della Chiesa della Vergine del Rosario.
[modifica] La famiglia Tomasi
La fondazione ex novo di città nella Sicilia del XVI e XVII secolo è fenomeno di grandi proporzioni; nel caso di Palma, il motivo della fondazione era una campagna di legittimazione di una famiglia nobiliare emergente ma ancora insufficientemente radicata nel territorio e nell'aristocrazia della Sicilia; Il capostipite, Mario Tomasi, era giunto in Sicilia al seguito di Marcantonio Colonna, che lo aveva nominato Capitano d'armi di Licata, solo nel 1585. Solo il suo matrimonio con Francesca Caro di Montechiaro aveva segnato la sua accettazione nell'alto ceto.
L'acquisizione da parte di Carlo, Barone dal 1616, della Licentia Populandi nel 1637 con la conseguente elevazione al titolo di Duca di Palma, è un evidente passo nella stessa direzione. Poco dopo Carlo Tomasi, dalla salute fragile e da sempre attratto dalla vita religiosa, lascia il ducato e la fidanzata Rosalia Traina, nipote del potente Vescovo di Agrigento al fratello Giulio, per entrare nell'Ordine dei Chierici Regolari Teatini. La dote della Nuova Duchessa, numerosi feudi e un largo patrimonio liquido, permettono il definitivo consolidamento della Famiglia Tomasi nei più alti strati dell'aristocrazia Isolana, di cui alla fine doveva risultare tra le più durature famiglie: è ben noto che il penultimo dei Tomasi di Lampedusa Giuseppe, autore del Gattopardo possedeva ancora vaste seppur sterili proprietà nella zona di Palma, e che vi ambientò gran parte delle vicende del suo romanzo, appena mascherandone il nome in "Donnafugata".
[modifica] Palma, Città Santa
Pur nel generale clima di fervore religioso della Sicilia della Controriforma la famiglia Tomasi spiccava. Palma, infatti, già dalla fondazione fu concepita come un luogo fortemente spirituale, una Nuova Gerusalemme .
Dopo la rinuncia al ducato da parte del Fondatore, anche Rosalia Traina, moglie del Duca Giulio (dal suo canto detto il Duca Santo) con quattro delle sue figlie fonda il Monastero di Clausura del SS. Rosario, e vi si rinchiude. Per il Monastero il Duca Giulio donò addirittura il suo palazzo non ancora terminato. Una delle sorelle, La Beata Suor Maria Crocifissa diviene una famosa mistica. Dei due figli maschi il maggiore seguì lo zio fra i Teatini, e diventerà infine San Giuseppe Maria Tomasi.
Al seguito dei Tomasi arrivò a Palma don Giovanni Battista Hodierna, insigne pioniere della scienza ed intellettuale.
Anche nell'edificazione della città l'aspetto religioso è preponderante; trent'anni dopo la fondazione Palma conta solo 4.630 abitanti, ma vanta ben dieci chiese, più il Monastero del SS Rosario, Il santuario extra moenia del Calvario meta di processioni, sedici sacerdoti ed altrettanti chierici, e le chiese risultano al visitatore tutte ben tenute e dotate di ricchi arredi, tutti assolutamente conformi ai dettami del recentissimo Concilio di Trento; ingenti somme sono spese nell'acquisto di Reliquie, che d'altronde attraggono pellegrini anche da luoghi lontani.
L'organizzazione della società Laica era basata sulle confraternite.
[modifica] La storia più recente
Nel 1812 Palma venne eletto a comune autonomo.
L'11 luglio del 1943, subito dopo lo sbarco anglo-americano in Sicilia (Operazione Husky), la 3a Divisione estese la testa di ponte della Settima Armata da Licata verso Ovest. La Settima Fanteria, dopo una dura battaglia casa per casa, spinse i difensori italiani fuori da Palma di Montechiaro. Nello stesso tempo, il Comando Combat A e la 2a Divisione Armata, si unirono alla 3a, fecero un attacco alla successiva città di Naro. Subisce il 24 settembre 1943 un massacro della popolazione che protestava contro il richiamo alle armi, da parte di alcuni reparti militari americani.
Nel dopoguerra, diverrà terra di forte emigrazione, specie verso il nord Italia ed i paesi dell'Europa Occidentale.
[modifica] Palma oggi
Palma oggi è un grosso centro agricolo. Le precarie condizioni economiche di parte della popolazione, condizionate da una certa arretratezza, alcune connivenze e da una mancanza di attenzione da parte delle autorità favorirono lo sviluppo della criminalità organizzata di stampo mafioso. Soprattutto a partire dagli anni ottanta del XX secolo, Palma è stata teatro di alcuni cruenti omicidi di mafia, causando vittime innocenti, come Rosario Zarbo, il cui caso è stato oggetto di una interrogazione parlamentare a firma di Niki Ventola, allora Vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia. Nel suo territorio sono stati arrestati pericolosi esponenti delle cosche. L'emigrazione, seppure in tono minore, continua. Mete sempre ambite, seppure con sempre minori prospettive occupazionali, sono la Germania (settore della ristorazione) e le regioni settentrionali italiane (settore edilizio).
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Monumenti
In città è interessante la barocca Chiesa Madre, che si trova in cima ad una scenografica scalinata. Sempre in centro, vicino la chiesa, si può ammirare il palazzo Tomasi (o Palazzo Ducale). Da vedere anche il Monastero Benedettino di Maria SS. del Rosario, cioè il primo palazzo Ducale, in stile barocco.
In prossimità del centro sorgono i ruderi del Complesso della chiesa di S. Maria della Luce o Monte Calvario bisognosi di restauri.
[modifica] il Castello
Nei dintorni, in prossimità di Marina di Palma, si può visitare il Castello. Nella tipica e severa architettura delle fortezze medioevali, il castello sorse nel XIV secolo a difesa di un caricatore. Secondo il Tommaso Fazello fu fondato da Federico III Chiaramonte nel 1358. Passato ad altri nobili proprietari, cambiò la denominazione da Castello Chiaramonte a Castello di Montechiaro. Nel XV secolo fu assegnato ai nobili de Caro e da questi ai Tomasi, poi principi di Lampedusa. All'interno si trova la cappella del castello, dove viene custodita la statua in marmo della Madonna di Montechiaro, opera di Antonello Gagini. Il maniero è stato recentemente oggetto di un discutibile restauro.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Rosario Giorgio Gallo dal 17/05/2005
Centralino del comune: 0922 799111
Email del comune: disponibile non disponibile
[modifica] Altri progetti
Commons contiene file multimediali su Palma di Montechiaro
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Il castello di Palma di Montechiaro
- Biografia ed opere di Giovan Battista Hodierna
- Sito Web Palma di Montechiaro
- IL PORTALE PALMESE NEL MONDO RADIO SICILIA EXPRESS
Sicilia · Siciliani · Letteratura · Lingua · Storia · Geografia · Province · Vittime della mafia
Artisti: Antonello da Messina · Renato Guttuso Letterati: Scuola siciliana · Giovanni Meli · Luigi Pirandello · Giovanni Verga · Salvatore Quasimodo · Leonardo Sciascia Musicisti: Vincenzo Bellini Re: Federico II · Ruggero II Scienziati: Archimede · Empedocle · Ettore Majorana |
||
Progetto Sicilia | ![]() Franco e Ciccio · Enna · Siracusa · Mascara · Russo · Acireale · Enna (prov) · Palermo (prov) · Festa di S.Agata |
Bar 'a chiazza |