Asterisco
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L'asterisco è un carattere tipografico attualmente in uso; graficamente, esso consiste in una stella a cinque o sei braccia posizionabile al di sopra dell'ultima lettera di una parola. L'etimologia del suo nome è probabilmente da ricercare nel latino medievale astericolum, i, che letteralmente significa "stellina", denominazione dovuta alla sua forma. Nonostante non sia un segno di pausa come una virgola o un punto fermo, esso non deve essere letto.
[modifica] Utilizzo
L'asterisco è adoperato quando nei testi si necessita di una spiegazione che non può essere data subito, ma per la quale si deve ricorrere alle note: la presenza di un asterisco sulla parola da spiegare e di un altro uguale al primo, a fondo pagina, con accanto le delucidazioni necessarie è senz'altro il sistema più adoperato. Quando nella stessa pagina c'è bisogno di chiarire diverse parole, per evitare di creare confusione utilizzando sempre lo stesso asterisco (che infatti potrebbe rimandare ad una qualsiasi delle note presenti a piè di pagina), si usano tre diversi sistemi:
- Adoperare ogni volta asterischi di forma diversa (ogni simbolo si può prestare a fare da asterisco) rende facile la comprensione, ma in presenza di molte note le numerose forme da seguire potrebbero diventare tra loro indistinguibili;
- Utilizzare un numero di asterischi diverso per ogni parola da illustrare nelle note (**, ***) è sicuramente un sistema comprensibile, ma se le note divengono troppe il lettore potrebbe sentirsi in difficoltà nel ricercare quella giusta, dovendo contare tutti gli asterischi presenti;
- Un numero al di sopra dell'asterisco ( *², *³ ) permette infine di capire chiaramente a quale delle note si rimanda, senza sprechi di spazio o caos di caratteri.
A volte è usato in matematica come segno della moltiplicazione, al posto del per.