Augusto - Il primo imperatore
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 Augusto - Il primo imperatore |
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| Paese: | Italia.Francia |
| Anno: | 2003 |
| Durata: | |
| Colore: | colore |
| Audio: | sonoro |
| Genere: | Storico |
| Regia: | Roger Young |
| Sceneggiatura: | Eric Lerner |
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| Si invita a seguire lo schema del Progetto Film | |
Augusto - Il primo imperatore è un film di Roger Young del 2003 con Benjamin Sandler per la parte di Cesare Augusto da giovane e con Peter O'Toole per la parte dello stesso personaggio da anziano.
[modifica] La trama
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«Ho dimenticato una delle regole fondamentali per chi governa: non è ammessa alcuna debolezza, non importa quanto dolore comporti per sè stessi, o per gli altri.»
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(Augusto)
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Roma, 12 avanti Cristo.
Marco Vipsanio Agrippa, il genero di Augusto e suo erede al governo dell' Impero Romano, muore per una febbre improvvisa mentre torna a casa, e il vecchio imperatore è disperato perché, con la sua morte, si apre lo spinoso problema della successione. Proprio il giorno in cui apprende la notizia, Augusto subisce un attentato di Iullo Antonio, figlio del suo antico e defunto rivale, Marco Antonio, che gli manda contro un sicario che però fallisce nell' intento.
Giulia, la figlia di Cesare Augusto, intende sposare proprio Iullo, ma il padre si rivela fermamente contrario, sebbene ignori che il mandante dell' attentato sia il giovane stesso. Livia Drusilla, attuale consorte di Augusto, convince il marito, suo malgrado, a combinare un matrimonio tra la figlia di lui con Tiberio Claudio Nerone, il figlio di lei.
Per convincere la figlia ad accettare le nozze, il vecchio regnante le racconta di quando, trent' anni prima, era partito dalla città di campagna Velletri, dove viveva con madre e sorella, per recarsi a Munda, dove l' eroico e leggendario prozio Caio Giulio Cesare si stava apprestando a combattere lo scontro finale con Sesto Pompeo, terminando così una lunga e ormai ingombrante guerra civile.
Augusto porta la figlia al Tempio dedicato al culto di Cesare, e le racconta di quando, appena tornati a Roma, lui e Cesare si erano dedicati al governo dell' Urbe, finché, da un giorno all' altro, il prozio lo mandò ad Apollonia, dopo aver intuito che si stavano per compiere pericolosi intrighi politici. Dopo un mese di addestramento, il giovane apprese dell' assassinio di Cesare, appena nominato "Dittatore a vita" con poteri assoluti. Tornato a Roma il giovane Gaio Ottavio prese i contatti con Marco Antonio e, soprattutto, con Marco Tullio Cicerone: il primo intendeva ricoprire il vuoto politico lasciato da Cesare, l' altro l' eliminazione di Marco Antonio per la stessa ragione. Dopo aver allontanato Antonio da Roma per cacciare i cesaricidi, il giovane poté frenare le manovre di Cicerone con un colpo di Stato, e rafforzò la propria posizione rappacificandosi con Antonio e con Marco Emilio Lepido, con i quali compilò le famigerate liste di proscrizioni con le quali ripulirono ogni cenno di opposizione socio-politica in Roma.
Giulia e Tiberio si sposano, ma Augusto allontana bruscamente il nuovo genero affidandogli una spedizione militare contro i Germani, che premono lungo i confini per saccheggiare le colonie romane. Alla figlia infuriata per questo matrimonio sgradito, Augusto racconta di quando, una volta uccisi Marco Giunio Bruto e Caio Cassio Longino dopo la vittoria di Filippi, spartì con Antonio e Lepido l' Impero: Antonio ebbe l' Oriente, Lepido l' Africa e lui Roma, in quel momento, sebbene la capitale, la zona più disastrata per via delle guerre civili appena terminate. In seguito alle pressioni di Cleopatra, di cui era innamorato, Marco Antonio mosse guerra a Ottavio in Italia, ma i soldati non combatterono, e Ottavio gli impose in sposa la sorella Ottavia come segno di alleanza.
La figlia Giulia, con il tempo, è sempre più scontenta del marito, andando sovente a letto con il giovane Iullo Antonio, che, per vendicare il padre, medita ulteriori attentati alla vita dell' Imperatore, che, ancora, prosegue raccontando alla figlia che, quando Marco Antonio ripudiò Ottavia per Cleopatra, consvinse il Senato romano a dichiarare guerra all' Egitto e Marco Antonio come nemico della Repubblica. Dopo la vittoria di Azio di Ottavio, per merito del grande ammiraglio Marco Vipsanio Agrippa, Marco Antonio e Cleopatra si uccisero: lui con un colpo di spada e lei con il morso di un aspide. Rimasto l' unico signore di Roma, Ottavio ne divenne imperatore con il nome di Cesare Augusto.
Iullo Antonio si intrufola nel palazzo imperiale con l' aiuto "inconsapevole" di Giulia, e tenta di uccidere Augusto, che viene salvato dall' intervento di Tiberio. Il giovane, per sfuggire alla condanna, si suicida, e Giulia viene mandata in esilio.
Alla morte dei due figli di Giulia, suoi eredi, Augusto nomina Tiberio suo successore, e muore a Nola nel 14 dopo Cristo.
