Bardi (famiglia)
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I Bardi furono una famiglia fiorentina di banchieri e mercanti che creò una ricchissima compagnia commerciale nel Basso Medioevo.
Giunsero in città nell'XI secolo e si dedicarono all'attività mercantile e in seguito bancaria. Al massimo del loro splendore la loro compagnia era una delle più ricche d'Europa, con filiali a Costantinopoli, Cipro, Rodi, Maiorca, Marsiglia, Avignone, Nizza, Champagne, Parigi, Bruges, Londra, Siviglia, Barcellona, Toledo Tunisi oltre alle numerosissime filiali in Italia. Con i Peruzzi e gli Acciaiuoli essi ebbero di fatto il monopolio delle finanze pontificie.
Per dare un'esempio dell'efficienza della loro "holding", nel 1336 essi ricevettero dalla llro filiale di Avignone l'icarico da parte di Papa Benedetto XII di inviare agli armeni, assaliti dalle popolazioni turche, il corripsettivo di diecimila fiorini d'oro in grano: detto fatto, il 10 aprile, arrivò l'ordine, poche settimane dopo gli agenti italianid ei Bardi comprarono il grano sulle piazze di Napoli e Bari tramite le loro filiali e prima della fine del mese navi cariche delle vettovaglie erano già salpate verso il Mar Nero.
Nel XII secolo i Bardi acquistarono i possedimenti a nord di Prato da i Conti Alberti, in particolare il Castello di Vernio, dando origine al ramo nobile dei Bardi di Vernio.
A Firenze essi avevano le proprie case sulla strada che da essi prende il nome, la Costa de' Bardi in Oltrarno, in particolare nel Palazzo Canigiani, originaria mente Palazzo de' Bardi.
Giotto lavorò alla loro Cappella (la Cappella dei Bardi, appunto) in Santa Croce in cui ripropose le storie di San Francesco d'Assisi che (forse) aveva dipinto nella Basilica del santo a Assisi (1325 - 1330).
In seguito all'insolvenza del principale debitore, il Re d'inghilterra Edoardo III, la compagnia fu costretta a dichiarare fallimento (1343), assieme ad altre importanti compagnie, quali quella dei Peruzzi, innescando un processo a catena che coinvolse gravemente l'economia fiorentina. Giovanni Villani scrisse che la quantità di fiorini d'oro prestata al monarca inglese valea un reame: lo storico stesso, che aveva preso parte alla stipula del prestito, ne pagò le conseguenze venendo incarcerato per un periodo.
Le sorti familiari non tornarono più allo splendore del passato, ma i Bardi mantennero comunque un certo spessore di rilievo nella vita fiorentina. Dai Bardi di Vernio nacque Contessina de' Bardi, moglie di Cosimo de' Medici e nonna di Lorenzo il Magnifico. Nel 1487 acquistarono un palazzo in Via de' Benci e nel 1576, grazie a una donazione di Francesco I de' Medici, tornarono nel palazzo in Via de' Bardi, dopo che venne confiscato a Pietro Capponi per il suo appoggio alla congiura contro Cosimo I dei Pucci. Dopo l'estinzione della famiglia il palazzo confluì nei beni della famiglia Guicciardini.
[modifica] La compagnia e il fallimento
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Per approfondire, vedi la voce Compagnia commerciale medievale. |
Per capire le ragioni di un tanto repentino crollo è necessaria un'analisi della struttura della compagnia commerciale. Ciascuna filiale, sulla carta, era considerabile come un'agenzia indipendente che aveva il diritto di stipulare affari, di fissare i prezzi e di autoregolamentarsi. Tutte queste agenzie, tuttavia, erano legate tra loro da un accordo di solidarietà che, quindi, faceva sì che non fossero troppo esposte ai capricci dei singoli mercati e che potessero lavorare in modo coordinato. Un tale modello organizzativo, evidentemente, offriva una notevole flessibilità alla struttura che, tuttavia, si vedeva tutelata in tutte le sue parti dalla solidarietà interna. Era, inoltre, possibile decidere i punti vendita delle merci a seconda dei vari valori di mercato locali massimizzando i profitti. Fu questa la forza della compagnia, ma anche la debolezza.
Nel caso in cui una filiale fosse fallita trovandosi con un profondo rosso, infatti, le altre sedi avrebbero dovuto aiutarla a ripianare i bilanci. Ciò, tuttavia, poteva portare ad un pericoloso effetto domino avente come il risultato la bancarotta di tutte le filiali della compagnia. Fu ciò che avvenne nel 1343.
[modifica] Voci correlate
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