Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri
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Santa Maria degli Angeli e dei Martiri è una basilica romana che si trova in Piazza della Repubblica. Il cardinale prete del Titulus S. Mariae Angelorum in Thermis è William Henry Keeler.
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[modifica] Storia
La dedica ai martiri fu aggiunta in quanto l'agiografia cristiana affermava convintamente che esse erano state costruite da cristiani resi schiavi, e Diocleziano era stato comunque l'imperatore dell'ultima grande persecuzione del 303.
L'edificio è il risultato della sistemazione, ad opera di Michelangelo, dell'aula centrale delle Terme di Diocleziano (1562), su richiesta di papa Pio IV e del sacerdote siciliano Antonio del Duca.
Michelangelo si limitò a tamponare alcuni muri e a restaurare un'aula del tepidarium, creando così un edificio ecclesiastico dalla singolarissima spazialità, dilatata lateralmente anziché longitudinalmente. La chiesa è introdotta da un vestibolo circolare, anch'esso di origine romana, e concluso da un profondo presbiterio, dove è ospitato il coro dei Certosini, a cui il compplesso fu da subito affidato.
Nel XVIII secolo si segnalano i lavori di Luigi Vanvitelli (1750), che decorò nello stile dell'epoca il sobrio interno michelangiolesco e curò il trasporto a Santa Maria degli Angeli delle grandi pale d'altare della Basilica di San Pietro in Vaticano, sostituite da copie a mosaico per ragioni conservative (erano minacciate dall'umidità).
Santa Maria degli Angeli risultò così una ricchissima pinacoteca con opere dal XVI al XVIII secolo, dal Martirio di San Sebastiano del Domenichino, alla Caduta di Simon Mago di Pompeo Batoni, al Battesimo di Gesù di Carlo Maratta, alla Messa di San Basilio di Pierre Subleyras. Nel transetto è anche collocata una pala di Giovanni Odazzi.
Nella chiesa sono sepolti Salvator Rosa, Carlo Maratta, Armando Diaz, Paolo Emilio Thaon di Revel e Pio IV. Attualmente è spesso usata per funerali di stato o di personaggi dell'Esercito Italiano.
Nell'annesso convento dei Certosini è stata sistemata una delle sezioni del Museo Nazionale Romano.
[modifica] Meridiana
La Grande meridiana collocata sotto la crociera di Santa Maria degli Angeli fu voluta da Clemente XI e inaugurata il 6 ottobre del 1702. Lo scopo dell'installazione (oltre che di far concorrenza all'analogo oggetto allora esistente in San Petronio di Bologna) era di verificare dimostrativamente la correttezza del Calendario Gregoriano e di determinare la data della Pasqua nel modo più coerente possibile con i moti del sole e della luna.
Funge da gnomone il foro attraverso il quale la luce del sole allo zenit cade in un punto variabile e misurato della linea di bronzo lunga circa 45 metri tracciata nel pavimento. L'avvicendarsi delle stagioni è rappresentato dalle figure dei segni zodiacali intarsiate in marmo disposte lungo la linea, che porta ad un capo il segno del Cancro, a rappresentare il (solstizio d'estate) e all'altro quello del Capricorno (solstizio d'inverno).
[modifica] Collegamenti
È raggiungibile dalla stazione: Repubblica - Teatro dell'Opera. |
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