Bruno Ferrante
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Bruno Ferrante (Lecce, 26 aprile 1947) è un ex prefetto entrato in politica.
Laureato in Legge, diventa un funzionario del Ministero dell'Interno vincendo un concorso nel 1973 presso la prefettura di Pavia. Più tardi viene trasferito alla prefettura di Milano, dove svolge anche la funzione di capo di Gabinetto.
Tra il 1992 e il 1993 è commissario straordinario del comune di Monza e nell'estate del 1993 vice commissario straordinario del comune di Milano.
Nell'ottobre del 1993 viene nominato prefetto con l'incarico di vice capo di Gabinetto vicario del Ministero dell'Interno. Dal 1 settembre 1994 è vice capo della polizia preposto all'attività di coordinamento e pianificazione.
Il 6 ottobre 1994 viene nominato dal governo prefetto di prima classe. Dal giugno 1996 al giugno 2000 svolge l'incarico di Capo di Gabinetto del Ministero dell'Interno con i ministri Giorgio Napolitano, Rosa Russo Iervolino ed Enzo Bianco.
Dall'8 giugno 2000 al 3 novembre 2005 è prefetto di Milano, carica dalla quale si dimette per candidarsi alle primarie dell'Unione come sindaco di Milano del 29 gennaio 2006, con l'appoggio di DS, Margherita e SDI.
Dopo aver vinto le primarie con il 67,75% dei voti, sconfiggendo il premio Nobel Dario Fo, è diventato ufficialmente l'avversario di Letizia Moratti, per la principale poltrona di Palazzo Marino.
Ferrante però perde l'elezione raccogliendo il 47% dei voti contro il 52% della Moratti.
Nel gennaio 2007[1] il Consiglio dei Ministri l'ha nominato Alto commissario anti corruzione; ricevuta questa nomina Ferrante ha presentato le dimissioni da consigliere comunale di Milano