Cabreo
Da Wikipedia.
Con la parola Cabreo (dal latino cabreum, capibrevium) si indicava in origine la raccolta fatta redigere da Alfonso XI (1311-1350) che enumerava i privilegi e le prerogative della monarchia nella Castiglia medievale.
In seguito, con il termine Cabreo si vennero ad indicare gli inventari dei beni delle grandi amministrazioni ecclesiastiche (ad es. i Cabrei dell'Ordine dei Cavalieri di Malta) o signorili e l'insieme dei documenti che li formavano: mappe, elenchi dei beni mobili ed immobili, dei diritti, delle servitù, del valore della proprietà, mappe delle singole particelle, ecc.
Nell'Italia meridionale, i Cabrei vennero denominati anche Platee. A volte prendevano il nome del proprietario dei beni (es. Cabreo dell'Ordine di Malta), altre volte quello del luogo dove si trovavano i beni stessi (es. Cabreo di Velletri, Cabreo della Tuscia).
Indice |
[modifica] Gli agrimensori
I Cabrei venivano commissionati da famiglie nobiliari, da enti ecclesiastici, da enti pubblici (Comuni), in parte per chiarire i confini dei propri possedimenti e i rapporti giuridici con gli altri (confinanti, eredi, istituzioni), in parte per impedire dispersioni ed usurpazioni dei beni inventariati.
La realizzazione dei Cabrei era affidata agli agrimensori (capomastri, architetti, e poi dal Settecento anche i geometri) che provvedevano a rilevare esattamente i confini di ogni bene e l'estensione di ogni proprietà, attraverso misurazioni effettuate con le antiche unità di misura italiane usate in loco.
Alcuni Cabrei venivano redatti per atto pubblico: l'incarico era affidato ad un notaio, il quale si serviva di personale tecnico per le rilevazioni topografiche. Di solito, i notai si servivano di un regio compassatore, una sorta di perito agrimensore di nomina reale.
[modifica] Contenuto del Cabreo
I Cabrei erano formati da due serie di documenti:
- una parte descrittiva
- gli allegati (numerose tavole disegnate o acquerellate, alcune di grande bellezza, che riproducevano schematicamente i beni inventariati (chiese, terreni, palazzi, feudi, etc.) e talora le coltivazioni in atto nei fondi.
Nella parte descrittiva, spesso erano riportati anche unità di misura e prezzi e corrispettivi dei canoni annuali pagati ai proprietari, secondo le consuetudini locali dell'epoca. Attraverso questa documentazione, si può anche risalire alle famiglie contadine che gestivano i beni ecclesiastici, in quanto il Cabreo -oltre che fotografare la situazione del territorio, catalogava altresì tutte le transazioni e le cessioni dei beni, nonché i diritti insistenti su di essi (es. erbatico, legnatico, fungatico, usum aquae, ecc.).
==
Oggi i Cabrei costituiscono una delle più corpose e omogenee serie archivistiche di cui si disponga per documentare l'evoluzione del paesaggio urbano e rurale e per lo studio della storia del territorio se si considera, sino al Settecento, la generale carenza di fondi catastali.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- I libri e la scienza: storia del paesaggio nei cabrei della Biblioteca Angelo Mai (secoli XVII-XIX)
- Paesaggio agrario e strutture architettoniche nei cabrei figurati dell’Ordine di Malta in Piemonte
- Illustrazione del frontespizio del Cabreo dei beni della Certosa di Torino, 1726
- Il Cabreo di Velletri
- Il Cabreo della Tuscia
- Il Cabreo di Pesaro Urbino
- Il Cabreo della Commenda dell'Ordine di Malta di Grassano
- Il Cabreo della Tordela
Voci: Diritto: Aerospaziale · degli Animali · Bellico · Internazionale privato · | |
Categorie: Diritto: Agrario · Amministrativo · Assicurazioni · Bancario · Canonico · Civile · Costituzionale · Commerciale · Comparato · Comune · Comunitario · Ecclesiastico · Fallimentare · Famiglia · Finanziario · Industriale · Informatico · Informazione · Internazionale · Lavoro · Penale · Penitenziario · Privato · Processuale civile · Processuale penale · Pubblico · Romano · Tributario |