Caesalpinia echinata
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Caesalpinia echinata | ||||||||||||||
![]() Caesalpinia echinata |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||
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Pau brasil è il nome popolare della specie Caesalpinia echinata Lam., un albero della famiglia delle Fabaceae nativo della Mata Atlântica, la foresta vergine che ricopriva completamente le regioni litoranee del Brasile.
Il nome popolare "pau brasil" significa letteralmente in portoghese "albero brasil". La parola brasil potrebbe derivare dal colore rosso brace (brasa in portoghese) della resina contenuta nel legno. Ma esistono molte altre etimologie alternative della parola brasil, cosicché non è possibile essere conclusivi al riguardo dell'origine del nome pau-brasil. Il nome Brasile deriva comunque da questa pianta.
Nella lingua tupi il "pau brasil" è chiamato Ibira pitanga, o legno rosso.
L'albero del "pau brasil" raggiunge 10 - 15 metri di altezza. Possiede un tronco eretto, grigio scuro, ricoperto di spine, specialmente nei rami più giovani (echinata significa "con spine"). Le foglie sono composte paripennate, dal colore verde brillante.
I fiori nascono in grappoli eretti, nei pressi dell'apice dei rami. Posseggono quattro petali gialli e uno minore rosso e sono soavemente profumati; nel centro si trovano dieci stami e un pistillo, con ovario allungato. I frutti sono bacche di color marrone, coperte da lunghe e affilate spine. Le bacche contengono da 1 a 5 semi a forma di disco.
La prima attività economica dei coloni portoghesi nella appena scoperta Terra de Santa Cruz, l'antico nome del Brasile (secolo XVI), fu proprio il taglio del "pau brasil" per ottenere legno pregiato e resina.
La resina rossa commercialmente nota come brasileina era usata come colorante dall'industria tessile europea e conferiva ai tessuti un colore di qualità superiore. Questo fatto, unito allo sfruttamento industriale del legno rosso, generò una domanda di mercato enorme, e un conseguente devastante taglio del "pau brasil" nelle foreste brasiliane.
In poco meno di un secolo, già non c'erano più alberi in numero sufficiente per supplire alla domanda, anche se esemplari continuavano a essere abbattuti occasionalmente per la raccolta del legno.
Con la fine del taglio del "pau brasil", il pericolo di estinzione non sparì. Le attività economiche che seguirono, come la coltivazione della canna da zucchero e del caffè, e la crescente pressione demografica furono causa del disboscamento della Mata Atlântica. Così, l'habitat naturale della specie si restrinse drasticamente.
Ma sotto il comando dell'Imperatore Dom Pedro II, vaste aree della Mata Atlântica, soprattutto nello Stato di Rio, furono recuperate e una parziale presa di coscienza ecologica frenò il disboscamento. Nel frattempo, il "pau brasil" era un albero già considerato estinto.
Nel XX secolo, la società brasiliana prese coscienza del fatto che il "pau brasil", un simbolo del paese, era in pericolo di estinzione, e furono lanciate con relativo successo delle iniziative per riprodurre la pianta a partire dalle sementi e utilizzarla in progetti di recupero forestale.
Oggi, il "pau brasil" è diventato un albero ornamentale. È ancora incerto se il suo habitat naturale sarà nuovamente devastato, ma la sopravvivenza della specie sembra assicurata nei giardini e nei parchi.