Calalzo di Cadore
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Stato: | ![]() |
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Regione: | ![]() |
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Provincia: | ![]() |
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Coordinate: |
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Altitudine: | 806 m s.l.m. | ||
Superficie: | 43 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 56 ab./km² | ||
Frazioni: | Rizzios | ||
Comuni contigui: | Auronzo di Cadore, Borca di Cadore, Domegge di Cadore, Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Vodo di Cadore | ||
CAP: | 32042 | ||
Pref. tel: | 0435 | ||
Codice ISTAT: | 025008 | ||
Codice catasto: | B375 | ||
Nome abitanti: | calaltini | ||
Santo patrono: | San Biagio | ||
Giorno festivo: | 3 febbraio | ||
Sito istituzionale | |||
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Calalzo di Cadore è un comune di 2.415 abitanti della provincia di Belluno.
Il lago di Calalzo è lungo 12 km e costeggia Pieve di Cadore, Calalzo, Domegge, Lozzo, Lorenzago e Vigo. Calalzo è capolinea della stazione ferroviaria del Cadore. Scesi dal treno, ci si trova nella piazzetta della stazione dove ci sono gli autobus della Dolomitibus che portano a Cortina d'Ampezzo, Auronzo, Santo Stefano di Comelico e Sappada.
Indice |
[modifica] La pista ciclabile
La pista ciclabile è stata realizzata sulla vecchia linea ferroviaria Calalzo-Cortina (costruita nel 1915 per facilitare gli spostamenti durante la prima guerra mondiale, diventata turistica nel 1930 e soppressa nel 1967) e si estende da Calalzo a Dobbiaco. Nel corso del 2004 è stata asfaltata e migliorata, ed è stata aggiunta l'illuminazione delle gallerie. Nei prossimi anni sarà in funzione un ostello per ciclisti, dove troveranno alloggio e ristoro.
[modifica] Rizzios
Si può raggiungere a piedi la vicina frazione di Rizzios percorrendo la vecchia strada romana chiamata "Giro delle Coste" e al termine arrivare nella borgata di Grea (frazione del comune di Domegge), dove si può ammirare Calalzo dall'alto e il panorama. Nel "percorso vita" si trovano attrezzi ginnici per l'attività fisica e per mantenersi in buona salute.
[modifica] La chiesa di S. Biagio
L'altare maggiore è opera della Ditta Zanette di Vittorio Veneto. Fu inaugurato il 19 dicembre 1920 e consacrato nello stesso giorno dal vescovo Giosuè Cattarossi. Nel 1973 è stato adattato dalla Ditta Faena di Belluno alle nuove norme stabilite dal Concilio Vaticano II e consacrato dal vescovo mons. Gioacchino Muccin il 18 febbraio 1973. Le statue in legno di San Biagio e San Floriano sono state eseguite dallo scultore Giuseppe Obletter e benedette l'11 agosto 1929 dal parroco don Giovanni Masi.
[modifica] Altre località degne di nota
- Lagole, dove si possono ammirare le sorgenti del fiume.
- La chiesetta di S. Giovanni Battista, situata sul punto più alto del paese.
- La chiesetta di Caravaggio, meta di pellegrinaggio mariano, raggiungibile percorrendo a piedi o in automobile la strada per Praciadelan.
- Molinà, cosi chiamata perché agli inizi dell'Ottocento veniva sfruttata attraverso dei "mulini" la corrente del fiume. Qui si trovano le fabbriche della "Safilo", azienda produttrice di montature per occhiali.
- Il Rifugio Dino e Giovanni Chiggiato, con due ore di cammino vi sorprenderà un emozionante panorama che spazia per 360 gradi dal monte Antelao alle severe Marmarole e agli Spalti di Toro.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti