Carlo Parola
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Carlo Parola (Torino, 20 settembre 1921 - 22 marzo 2000) fu un calciatore italiano nel ruolo di centrale difensivo.
[modifica] Biografia
Si dedicò al calcio dopo il ciclismo, che ben presto lasciò. Esordì giovane in serie A con la Juventus degli anni '30. La terminologia moderna lo definirebbe un po' stopper, un po' libero ed un po' interno.
Con la Juventus, alla quale arriva dal Dopolavoro FIAT, vince nel 1942 la Coppa Italia e nel 1950 e nel 1952 lo scudetto, collezionando in tutto 311 presenze. Per 20 volte ha indossato la maglia della nazionale. Nel 1954 viene ceduto alla Lazio, dove chiuderà la carriera calcistica dopo aver disputato solo 7 partite.
Fu il solo italiano che a Glasgow, il 10 maggio 1946, prende parte alla sfida tra Gran Bretagna e Resto d'Europa organizzata per l'adesione delle federazioni dell'isola alla FIFA. Malgrado la pesantissima sconfitta (1-6) la prestazione di Parola incanta i britannici che, senza esito, tentano l'ingaggio.
Era soprannominato il Signor Rovesciata per la straordinaria abilità nella rovesciata, che eseguiva in modo stilisticamente perfetto. Inoltre la rovesciata allora era ancora poco usata e quindi quella di Parola era ancor più appariscente nella sua efficacia. Era il 15 gennaio 1950, circa l'80° minuto di gioco nella partita tra Fiorentina e Juventus, nasce la più famosa rovesciata di Carlo Parola, così nelle parole di Corrado Banchi, giornalista free lance, autore della memorabile fotografia:
La rovesciata di Parola è stata pubblicata in oltre 200 milioni di copie con didascalie in greco e cirillico, arabo e giapponese ed è puntualmente riproposta ogni anno sugli album "Calciatori" delle figurine Panini.
Dopo un'esperienza triennale come tecnico dell'Anconitana, giunse alla Juventus nel 1960, portando i bianconeri verso lo scudetto. Nel 1963 passò ad allenare il Livorno, poi il Napoli e successivamente per cinque anni il Novara. Nel 1974 rientrò alla Juventus chiamato dall'ex compagno di squadra Giampiero Boniperti, diventato presidente bianconero. Sostituì Cestmir Vycpalek e vinse subito uno scudetto. Alla Juventus rimase un' altra stagione e cedette poi il posto a Giovanni Trapattoni.
Per alcuni anni fece ancora l'osservatore per il club bianconero.
Muore a Torino il 22 marzo 2000 all'età di 78 anni. Era ammalato da tempo.
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