Cetnici
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I Cetnici (cirillico serbo четници, četnici /ʧɛtniʦi/) sono un movimento politico e militare serbo. Il loro nome deriva dal termine četa ("truppa" o "banda").
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[modifica] Origini
I Cetnici si formarono inizialmente dallo scontro della Macedonia con gli Ottomani. Anche altre etnie balcaniche crearono i loro distaccamenti cetnici. Inizialmente gli Ottomani non ostacolarono questo movimento in modo duro, poiché non creava problemi a causa dei constrasti tra le varie fazioni.
Combatterono in Erzegovina contro i Turchi e nella Macedonia settentrionale contro i Turchi e gli Albanesi che li appoggiavano.
All'inizio delle Guerre Balcaniche si erano formate 110 IMRO (Internal Macedonian Revolutionary Organization), 108 Greche, 30 Serbe e 5 Valacche. Combatterono contro i Turchi nella Prima Guerra Balcanica, mentre nella Prima Guerra Mondiale combatterono contro l'Austria-Ungheria.
[modifica] Ideologia
I Cetnici erano monarchici, infatti il loro saluto era За краља и отаџбину (Za kralja i otadžbinu), tradotto: "Per il Re e la Patria".
I loro valori sono quelli della famiglia e della proprieta privata, erano di conseguenza anti-comunisti. Lottano per la restaurazione della monarchia, alcune fazioni per la creazione di una Grande Serbia (nazionalismo panserbo).
Molti cetnici portano la barba lunga, come usanza della chiesa ortodossa per esprimere cordoglio, in questo caso per la Patria occupata e devastata dalla guerra. Si diceva che non se la sarebbero tagliata fino al ritorno del loro re.
Alcuni non-serbi (Croati, Sloveni e Musulmani Bosniaci[1]) sposarono la causa dei cetnici. Erano per lo più patrioti jugoslavi, monarchici, anti-comunisti o anti-fascisti. Non lottavano per realizzare la Grande Serbia, ma per la liberazione del proprio paese, il Regno di Jugoslavia, dall'invasore nazi-fascista.
[modifica] Bandiera
La bandiera dei cetnici è formata da due ossa incrociate ed un teschio su sfondo nero. L'iscrizione dice: ЗА КРАЉА И ОТАЏБИНУ СЛОБОДА ИЛИ СМРТ (alfabeto latino: za kralja i otadžbinu sloboda ili smrt) che significa:"Per il Re e la Patria libertà o morte"
Altre versioni della bandiera portano la dicitura: С ВЕРОМ У БОГА СЛОБОДА ИЛИ СМРТ (alfabeto latino: s verom u boga sloboda ili smrt) tradotto in italiano:"Con fede in Dio libertà o morte"
[modifica] Seconda Guerra Mondiale
Dopo che l'esercito monarchico jugoslavo si arrese nell'aprile del 1941, alcuni dei soldati jugoslavi rimasti, per lo più ufficiali di nazionalità serba, si riunirono sotto il controllo del colonello Draža Mihailović nel distretto di Ravna Gora, in Serbia occidentale, e costituirono il 13 maggio del 1941 l'Esercito Jugoslavo in Patria (JVUO, Jugoslovenska Vojska U Otadžbini; cirillico, Jугословенска војска у отаџбини, ЈВуО), fedele al Re Pietro II in esilio e pronto a combattere l'occupazione tedesca. Mihailović diresse le sue unità in modo che si armassero e attendessero, evitò di fare azioni di scarsa importanza strategica. Dietro questo suo comportamento c'era il fatto che era stato ufficiale durante la Prima Guerra Mondiale.
Tra il '41 e il '43 i cetnici ebbero il supporto degli Alleati. Il Time nel 1942 pubblicò un articolo in cui elogiava i successi dei cetnici e designava il loro comandante come unico portatore di libertà nell'Europa nazi-fascista. I servizi d'informazione alleati erano male infomati ed attribuivano ai cetnici le azioni dei Partigiani di Tito. Comunque i partigiani di Tito combatterono i nazisti nella stessa maniera. Sia Tito che Mihailović avevano sulla testa una taglia tedesca di 100.000 reichsmark per la loro uccisione. (vedere nella DISCUSSIONE come andò veramente)
Durante la Seconda Guerra Mondiale i cetnici erano contrapposti a 2 nemici principali: gli occupanti tedeschi e gli ustascia da una parte, e i partigiani comunisti di Tito, ideologicamente avvversi, dall'altra. E gli Italiani? L'Italia fascista non combatté mai i cetnici ma si alleò loro in funzione antipartigiana ed anti (segretamente) ustascia, poiché l'Italia occupava tutta la Dalmazia croata rivendicata anche (timidamente) dagli ustascia.
Nell'estate del 1941 l'attività di guerriglia aumentò e i nazisti risposero molto duramente contro la popolazione civile, con delle pene predeterminate: 100 civili serbi per ogni soldato della Wehrmacht ucciso e 50 per ogni ferito. I due movimenti anti-fascisti, cetnici e partigiani di Tito, dapprima collaborarono (a parole) mentre in un secondo tempo iniziarono a combattersi l'uno contro l'altro, (non ci fu mai una vera collaborazione-vedere in DISCUSSIONE).
Nell'autunno del 1941 i tedeschi iniziarono una pesante controffensiva nelle zone di Ravna Gora e Užice (a Ravna Gora no, è falso! Ad Uzhice, occupata da 20.000 partigiani di Tito - la prima grande sorpresa per i Tedeschi che non se l'aspettavano!- invece i cetnici si unirono apertamente ai nazisti contro i partigiani! vedere in DISCUSSIONE) . Mihailović propose una tregua che venne rifiutata e i cetnici dovettero indietreggiare in Bosnia orientale e nel Sandžak. Qui vennero in conflitto diretto con gli Ustascia.(furono invece i cetnici della Krajna di Knin guidati dal pope Momcilo Djuic aiutati dai fascisti italiani a scontrarsi con gli ustascia e coi partigiani di Tito-vedi DISCUSSIONE).
Nella zona meridionale della loro zona d'occupazione gli Italiani strinsero un'alleanza strategica coi cetnici contro i partigiani e (indirettamente) gli ustascia. I cetnici collaborarono anche col governo fantoccio di Milan Nedić in Serbia. Alla fine i cetnici iniziarono a concetrare i loro sforzi contro le forze partigiane, perfino alleandosi con i nazisti in alcune parti della Bosnia e con gli Italiani in Montenegro. Un obiettivo secondario di Mihailović era di preservare il maggior numero possibile di vite serbe anche se questo voleva dire collaborare col nemico, e uccidere decine di migliaia di civili musulmani e croati in Bosnia-Erzegovina e in Croazia (la Bosnia Erzegovina faceva allora parte della Croazia di Pavelic) in risposta agli eguali eccidi degli ustascia croati.
Gli alleati avevno inizialmente supportato i cetnici perché avevano un'opinione migliore di loro che dei partigiani comunisti potenzilamente pro-sovietici (è falso: perché erano regolarmente ingannati. L'ufficiale inglese paracadutato Bayley se ne stava a Ravna Gora e trasmetteva agli Alleati le falsità che gli diceva Mihailovic il quale vantava come proprie le azioni dei Partigiani- vedi il libro LA MONTAGNA PIU' ALTA di un'altro ufficiale inglese, Deakin, paracadutato erroneamente fra i Partigiani creduti cetnici secondo le false informazioni trasmesse dal Bayley, che si trovò nel pieno della offensiva Weiss II sotto il fuoco proprio dei cetnici alleati in quell'occasione agli Italiani ed ai Tedeschi). Era stata pianificata l'invasione dei Balcani e i movimenti della resistenza erano strategicamente molto importanti, bisognava decidere quale delle due fazioni supportare. Un certo numero delle missioni del "Special Operations Executive" (SOE) furono mandate nei Balcani per studiare la situazione sul campo. Allo stesso tempo gli alleati rinunciarono all'invasione dei Balcani e invertirono il loro supporto dai cetnici, rei di collaborare con le potenze dell'Asse, ai partigiani. Alla Conferenza di Teheran del '43 e a quella di Jalta del '45 Churchill e Stalin decisero di dividersi a metà la sfera d'influenza sui Balcani.
Il 16 giugno del 1944 fu firmato sull'isola di Vis (Lissa) in Croazia gli accordi tra Tito e il governo monarchico in esilio (Accordi Tito-Šubašić o "Trattato di Vis", viški sporazum). Il documento chiamava tutti gli Sloveni, i Serbi e i Croati ad aderire alla lotta partigiana. I partigiani furono riconosciuti dal governo reale come l'Esercito regolare della Jugoslavia. Mihailović e molti cetnici rifiutarono. Su pressione di Churchill, finalmente in possesso di informazioni più esatte trasmessegli dal Deakin - col quale s'incontrò ad Alessandria d'Egitto - il 29 agosto re [Pietro_II_di_Jugoslavia] destituì Draža Mihailović da comandante in capo del JVUO e il 12 settembre mise Tito al suo posto. L'Armata Rossa liberò la Serbia dai Tedeschi e Tito si trasferì a Belgrado nell’ ottobre del ‘44 . Per evitare rappresaglie contro i collaborazionisti, molti Cetnici, sia individui che intere unità militari , si unirono ai partigiani vittoriosi grazie all'aiuto sovietico. Tra il 21 novembre ‘44 ed il 15 gennaio ‘45 Tito offrì ulteriori amnistie di cui beneficiarono soprattutto i Cetnici. In questo modo il movimento partigiano in Serbia, sino allora ridotto al minimo per la dupolice repressione germanica e cetnica che coesistevano, ebbe una pseudo crescita durante gli ultimi mesi della guerra, quando non c'era più in Serbia una forza d’occupazione a cui resistere. 206.000 cetnici entrarono nell'ormai Esercito regolare di Tito, che continuava a definirsi partigiano.
Alla fine della guerra i cetnici erano ancora numericamente validi. Alcuni si unirono alle forze tedesche per non arrendersi alle forze anglo-americane (no, ai sovietici e partigiani di Tito). Mihailović e i suoi pochi fedelissimi rimasti (incluso il padre di Radovan Karadžić) tentarono di aprirsi la strada per Ravna Gora, ma furono catturati dai partigiani di Tito (falso: Mihailovic non si era mai mosso da Ravna Gora- vedi in DISCUSSIONE). Nel marzo del 1946 Mihailović fu trasferito a Belgrado, dove in luglio fu processato e condannato a morte con l'accusa di tradimento.
Gli ultimi cetnici rimasti furono catturati nella zona di confine tra Bosnia e Montenegro nel 1957. Momcilo Djuic invece si ritirò con in Tedeschi e riuscì ad espatriare negli USA. Processato e condannato a morte in contumacia dalla magistratura jugoslava nel dopoguerra che richiese inutilmente a più riprese la sua estradizione. La Croazia indipendente finalmente nel 1999 la ottenne dagli USA , ma Djuic morì prima della sua consegna. Nel 1992 Djuic proclamò Vojslav Seselj (attualmente a l'Aja) "vojvoda" dei cetnici invitandolo a ripulire la Serbia dei croati, ebrei e mussulmani.
- alcuni inquadrati nelle Milizie Volontarie Anticomuniste, altri in formazioni autonome
- collaborazione con gli italiani fino all'8 settembre 1943, e con i tedeschi nel biennio successivo
- l’ambiguo atteggiamento di Stalin nei confronti del movimento di Mihajlovic che, oltre ad essere monarchico e a combattere il trotzkista Tito (falso! Tito allora era pienamente appoggiato da Stalin - vedi DISCUSSIONE), era anche panslavista e filorusso (ciò era vero PRIMA della Rivoluzione d'Ottobre; dopo i cetnici sono sempre stati fortemente anticomunisti ed antisovietici.)
- un movimento che nasce per combattere i croati e gli occupanti italo-tedeschi e poi finisce per collaborare con entrambi pagando pesantemente il prezzo dell’alleanza con la parte sconfitta
- Dopo il 1946, anno della cattura e della fucilazione del proprio leader il movimento dei cetnici cercò di sopravvivere in esilio.
(Stalin , dopo il 1948, quando scomunicò Tito, appoggiò pure i cetnici, oltre che gli ustascia in esilio- vedere LA CRISI DI STATO DELLA JUGOSLAVIA DI TITO di Ante Ciliga)
[modifica] Anni 80
Gli anni 80 si caratterizzano per la rinascita del nazionalismo serbo e per il disconoscimento del modello della Jugoslavia titoista e della figura di Tito stesso. L'apice del nazionalismo è raggiunto il 24 settembre 1986, quando il quotidiano belgradese Vecernje Novosti pubblica alcuni parti di un documento noto come il Memorandum dell'Accademia Serba delle Scienze (MEMORANDUM SANU). In questo testo, redatto da intellettuali serbi guidati dal romanziere Dobrica Cosic, si elabora un atto di accusa contro Tito, accusato di attività antiserba, e si descrive un progetto di completa eliminazione etnica dei Serbi dal Kosovo. Il testo è pericolosissimo e tutta l'elite serba, a partire dal presidente Ivan Stambolic, ne prende le distanze. L'unico a mantenere il silenzio e a non commentare il memorandum è Milosevic. Poi, quando defenestra Stambolic, Milosevic perseguirà proprio la linea tracciata da quel Memorandum, iniziando dal Kosovo.
[modifica] Anni '90
- Nel 1989 Milosevic legalizza tutti i movimenti cetnici ritornati attivi dopo il lungo letargo, o meglio, la mimetizzazione all'interno della società jugoslava. I principali di essi sono :
- Il Partito Radicale Serbo (SRS). Nell’89 Vojslav Sheshelj, il suo fonfdatore, è stato promosso "vojvoda" ( condottiero cetnico) dal pope Momcilo Djuich criminale di guerra rifugiato negli USA, che lo ha incitato " ad espellere tutti i croati, gli albanesi e gli altri elementi stranieri dal sacro suolo serbo “ .
- Movimento di Rinnovamento Serbo , di Vuk Drashkovich , ripropostosi egli pure come erede spirituale di Mihajlovich. Nei suoi scritti e discorsi nega insistentemente i crimini di guerra dei cetnici , malgrado l’ imponente documentazione del contrario.
- Nel 93, con una solenne cerimonia , Drashkovich ha inaugurato una statua a Mihajlovich a Ravna Gora, la località in cui risiedeva il suo comando durante la seconda guerra mondiale . Egli ha fondato la Guardia serba,una formazione paramilitare responsabile di atrocità in Croazia nel '91 ed in Bosnia-Erzegovina dal '92.
- Un altro vojvoda cetnico , Mirko Jovich , è leader delle Aquile Bianche , altra milizia cetnica responsabile di atrocità in Croazia ed in Bosnia-Erzegovina . Interessante è che il manifesto della sua ala politica , Rinnovamento nazionale serbo, è stato redatto dallo stesso Vuk Drashkovich . Jovich ha enunciato la meta politica chiaramente : ”a noi non interessa una Serbia qualsiasi, ma una Serbia cristiana ortodossa, senza moschee nè miscredenti “ Mirko Jovic ha difeso con le armi Milosevic al momento del suo arresto.
- Un altro vojvoda , Sinisha Vucinich, nel ’92 ha rifondato il vecchio partito fascista serbo filonazista ZBOR, ed è stato leader dei Falchi Serbi, ha chiesto pubblicamente la confisca dei beni dei "ricconi ebrei" .
- Un aspetto poco discusso del revival dell’ultra nazionalismo cetnico è la riproposizione dell’antisemitismo in linea colle istanze cetniche della IIa guerra mondiale.
(Vedere in DISCUSSIONE)
[modifica] Ai giorni nostri
Il 21 dicembre 2004 è stata approvata dal Parlamento serbo una legge che equipara i cetnici di Mihailović ai partigiani di Tito, considerati allo stesso modo parte dell'antifascismo jugoslavo durante la Seconda Guerra Mondiale. La proposta di legge è venuta dall'SPO (Srpski Pokret Obnove "Movimento del Rinnovamente Serbo"), il partito dell'allora Ministro degli Interni Vuk Drašković.
Il 9 maggio 2005, giornata mondiale di celebrazione per la vittoria sulle forze nazifasciste, l'amministrazione statunitense consegna la Legion of Merit, la più alta onorificenza negli USA, alla nipote di Draža Mihailović, Gordana Mihailović. L'attribuzione della medaglia al valore avvenne nel 1948 ad opera del Presidente statunitense Harry S. Truman, per aver salvato 500 piloti dell'aviazione USA i cui aerei erano caduti sulla Serbia nel 1944. (vero. Ma altrettanti piloti tedeschi vennero egualmente salvati dai cetnici: faceva parte del doppio gioco di Mihajlovic).
Ogni anno, il 15 maggio, ha luogo il consueto e annuale incontro del movimento cetnico a Ravna Gora, in Serbia.
[modifica] Note
Strano. I cetnci non sono mai stati alleati dei mussulmani! Gli ustascia si, ma non i cetnici. A meno che quest'alleanza non sia avvenuta sotto la pressione dei nazisti. Quindi la foto dev'essere del periodo ultimo del movimento cetnico...
[modifica] Bibliografia
- Stefano Bianchini. La questione jugoslava. Firenze, Giunti, 1999. ISBN 8809013786
Ulteriori letture:
- Stefano Fabei. I cetnici nella seconda guerra mondiale - Dalla Resistenza alla collaborazione con l'Esercito italiano. Gorizia, Libreria Editrice Goriziana, 2006. ISBN 88-86928-95-5
- La Montagna più alta, F.W.D.Deakin , Einaudi Editore 1971.
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) (HR) (RU) (SR) I cetnici nella Seconda Guerra Mondiale, da vojska.net
- (IT) Articolo di Osservatorio sui Balcani sull'onoroficienza alla nipote di Mihailović
- (EN) La guerriglia nei Balcani, 1941-1945: il Gen. Draža Mihailović e la Prinz Eugen SS Division
- (EN) Altre informazioni sui cetnici
- (EN) I crimini di genocidio dei cetnici contro croati e musulmani in Bosnia-Erzegovia e contro croati in Croazia durante la Seconda Guerra Mondiale, di Zdravko Dizdar
- (EN) (SR) Sito del Movimento dei Cetnici Serbi di Ravna Gora