Pietro II di Jugoslavia
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Petar Karađorđević, salito al trono come Pietro II di Jugoslavia (6 settembre 1923 – 3 novembre 1970) fu l'ultimo re del Regno di Jugoslavia. Era figlio di Alessandro I e della Principessa Maria.
Sposò la Principessa Alessandra di Grecia e Danimarca, a Londra nel 1944. Il loro figlio, l'erede al trono Principe Alessandro, nacque nel 1945.
La sua educazione cominciò al Palazzo Reale e poi continuò alla Sandroyd School in Inghilterra, che lasciò all'assassinio del padre nel 1934.
Pietro II (Petar II), della dinastia dei Karađorđević, salì al trono nel 1934 dopo l'assassinio del padre Alessandro I durante una visita di stato in Francia, sotto un consiglio di reggenza guidato dal cugino di suo padre, il Principe Pavle.
Nonostante Pietro II e i suoi consiglieri si opponessero alla Germania nazista, temevano anche che se Hitler avesse attaccato la Jugoslavia, la Gran Bretagna non sarebbe stata in reale condizione di aiutare la nazione. Per la sicurezza del paese, dichiararono che la Jugoslavia avrebbe aderito al Patto Tripartito.
Il 27 marzo 1941, Pietro II fu proclamato maggiorenne e partecipò ad un colpo di stato supportato dagli inglesi, in opposizione alla firma del Consiglio di Reggenza al Patto Tripartito.
Rimandando l'Operazione Barbarossa la Germania attaccò simultaneamente la Jugoslavia e la Grecia. Dal 6 aprile, la Luftwaffe rase al suolo Belgrado in tre giorni e tre notti. In una settimana, la Germania, la Bulgaria, l'Ungheria e l'Italia invasero la Jugoslavia e il governo fu costretto ad arrendersi il 17 aprile. La Jugoslavia venne divisa per soddisfare le richieste italiane, bulgare, ungheresi e tedesche, ed uno stato fantoccio croato venne proclamato.
Pietro II fu costretto a lasciare il paese con il governo jugoslavo, seguendo l'invasione dell'Asse: all'inizio si rifugiò in Grecia, poi a Gerusalemme e quindi al Cairo. Si diresse in Inghilterra nel giugno 1941, dove si unì a numerosi governi in esilio dall'Europa occupata. Pietro completò la sua educazione all'Università di Cambridge e si unì alla RAF.
Nonostante il collasso dell'esercito jugoslavo, si erano formati due gruppi di resistenza rivali. Il primo erano i Chetnik Realisti, guidati dal generale Dragoljub Mihailovic, il Ministro della Difesa del governo in esilio. L'altro erano i Partigiani Rivoluzionari guidati dal comunista Josip Broz Tito. Alleati inizialmente supportarono Mihailovic, poi diedero il loro aiuto a Tito.
Pietro II venne deposto dopo la Seconda Guerra Mondiale dall'Assemblea Costituente jugoslava il 29 novembre 1945, mentre era ancora in esilio. Pietro II non abdicò mai. Dopo la guerra si stabilì negli Stati Uniti. Morì a Denver nel Colorado il 3 novembre 1970 dopo un trapianto di fegato non riuscito. Venne sotterrato nel Monastero di San Sava a Libertyville nell'Illinois, ed è tutt'oggi il solo monarca europeo ad essere stato seppellito nel suolo americano.
Suo figlio, il Principe Alessandro, erede al trono, reclama il trono serbo. Il fratello minore di Pietro II, il principe Tomislav era in precedenza l'erede al trono.
[modifica] Voci correlate
Predecessore: Alessandro I |
Re di Jugoslavia 1934-1945 |
Successore: titolo soppresso |