Chiesa di San Carlo alle Mortelle
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La Chiesa di San Carlo alle Mortelle di Napoli deve il suo nome ad un boschetto di mirtilli presente in quel luogo fino a tutto il cinquecento.
La chiesa rappresenta uno dei principali punti di rifermento dell'arte barocca in città.
L' edificazione del luogo di culto risale al XVII secolo quando i Barnabiti vi eressero la loro Casa, la facciata della chiesa risale al 1743 su progetto di Enrico Pini. La Facciata è stata partita a due ordini con capitelli che riprendono motivi floreali, in essa sono aperte tre nicchie, all'interno delle nicchie laterali sulla facciata vi sono poste le statue di San Liborio e del Beato Alessandro Sauli, mentre all'interno di quella centrale vi è la statua di San Carlo.
L'interno della struttura religiosa è composto da una sola navata e cappalle laterali, le opere principali della chiesa sono: dipinti raffiguranti la vita di San Carlo e due acquasantiere in marmi policromi del seicento. Nel Palazzo a destra della chiesa sono conservati i resti del chiostro barocco e nella vicina scuola media sono conservati affreschi di Francesco Solimena.
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