Conte Biancamano (transatlantico)
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Conte Biancamano | |
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Descrizione generale | |
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Tipo | nave da crociera |
Cantiere | William Beardmore & Co, Dalmuir, Scozia |
Varo | 23 aprile 1925 |
Caratteristiche generali | |
Stazza lorda | 24.416 t |
Lunghezza | 198,4 m |
Larghezza | 23,2 m |
Pescaggio | 7,9 m |
Propulsione | 2 TAV/DR, 7 caldaie, 2 eliche 24.870 cv |
Velocità | 20 nodi (37 km/h) |
Equipaggio | 459 |
Passeggeri | 1.750 |
Conte Biancamano è una nave da crociera italiana varata nel 1925. Il nome è stato scelto in onore di Umberto I Biancamano, capostipite dei Savoia
Fu costruita nei cantieri scozzesi William Beardmore & Co a Dalmuir nei pressi di Glasgow su incarico della linea di navigazione genovese Lloyd Sabaudo. Dagli stessi cantieri uscirono in breve periodo anche le navi Conte Rosso e Conte Verde.
Il viaggio inaugurale la portò in Nord America era infatti previsto che navigasse sulle rotte dirette alla parte settentrionale del continente americano. La nave, arredata con sfarzo e provvista di tutte le comodità più innovative per l'epoca, era destinata ad una clientela di lusso.
Nel 1932 il Lloyd Sabaudo, insieme ad altre società di navigazione, venne accorpato nella "Italia Flotte Riunite" e la nave fu destinata alle rotte dirette verso il Sud America, nel 1937 passò al Lloyd Triestino (una delle società del gruppo) che la impiegò sulle rotte dirette in Medio Oriente.
Nel 1934 fu impiegata per scopi bellici, trasportò infatti per conto del Ministero della Marina truppe e attrezzature belliche in preparazione della Seconda guerra Italo-Abissina.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale era ormeggiata nel porto di Cristobal (Panama), venne sequestrata dagli Stati Uniti, rinominata USS Hermitage (AP-54) nel 1942 e destinata al trasporto truppe, vi potevano alloggiare fino a settemila uomini. Nel 1947 fu restituita all’Italia.
Con il suo nome originario e completamente riallestita, fu la prima unità della rinnovata flotta mercantile italiana. Al riallestimento collaborarono pittori come Massimo Campigli, Mario Sironi, Roberto Crippa, all'arredo e alla decorazione parteciparono Gustavo Pulitzer e Giò Ponti mentre le sculture erano opera di Marcello Mascherini. Riprese la navigazione nel 1948 sulle rotte dirette in Nord e Sud America.
Nel 1960, dopo 364 traversate di linea, fu posta in disarmo. L'anno seguente, ne fu smontato il ponte di comando (comprendente plancia, controplancia, alcune cabine di prima classe e l'ampio e circolare salone delle feste) e rimontato all'interno di un padiglione apposito, completato nel 1964, presso il Museo nazionale della scienza e della tecnologia "Leonardo da Vinci" di Milano.
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