Corpo (metafisica)
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Per corpo umano, in ambito metafisico, si intende tutto ciò che – a livello più o meno materiale – riveste e ricopre la vera essenza di un essere. Numerose tradizioni e scuole di pensiero filosofiche, esoteriche e religiose hanno fatto, e fanno tuttora, riferimento a questo concetto.
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[modifica] Le tre suddivisioni
Convenzionalmente, i corpi vengono distinti in tre categorie principali, a seconda dei vari livelli di densità.
[modifica] Corpo grossolano
Il corpo grossolano non è altro che il corpo fisico, soggetto a nascita e morte. Esso è ovviamente il corpo più denso in modo assoluto, tant'é che può essere percepito con i normali organi di senso.
[modifica] Corpo sottile
Viene genericamente definito corpo sottile ogni tipo di struttura extracorporea che convive con la struttura fisica e di cui ogni essere vivente è dotato. Su questo tipo di struttura agiscono le terapie che utilizzano il concetto di vibrazione.
Presso la filosofia orientale, il corpo sottile indica il campo di energia composto dai chakra e dai flussi di energia vitale (prana). Questi corpi formano i vari strati dell'aura, legati tra di loro in modo tale che ogni cambiamento a livello fisico si manifesti dapprima nel corpo eterico, poi in quello astrale poi in quello mentale e infine in quello causale; viceversa i cambiamenti del corpo fisico vengono avvertiti come cambiamenti di colore negli strati dell'aura prima di arrivare agli strati interni del corpo fisico.
Vengono solitamente suddivisi in:
[modifica] Corpo eterico
È il più denso di tutti e il più direttamente connesso con il corpo fisico. I cambiamenti dello stato fisico sono immediatamente avvertiti come variazioni di energia nel corpo eterico.
[modifica] Corpo astrale
È meno denso di quello eterico e riflette lo stato emotivo dell'individuo. Esiste a fianco e in maniera complementare al corpo fisico ed è veicolo dell'anima e della coscienza.
Si trova menzione di esso in un trattato del Corpus Hermeticum, la dottrina viene poi ripresa, almeno in parte, da Porfirio, da Giamblico e Proclo, per indicare il sostrato a cui l'anima si associa una volta uscita dal corpo fisico, in attesa di reincarnarsi. In questi scritti neoplatonici è definito Οχμηα, veicolo dell'anima. In seguito sarà poi concepito come associato all'anima anche quando si trova incarnata in un corpo.
Questo termine è conservato nelle dottrine esoteriche moderne. Helena Blavatsky lo scompone in sette principi, prossimi al livello fisico. Steiner lo chiama anche corpo psichico, corpo di coscienza, e a volte corpo dei desideri. Non è associato a forme fisiche o eteriche, ma possiede forma ovoidale ed è percorso da correnti di forze psichiche che si manifestano in maniera luminosa, colorata o trasparente.
Nella letteratura esoterica spesso è spesso definita come aura, i cui colori dipendono dalla natura delle forze agenti. Ogni passione ha la sua tonalità astrale.
Oggi si tende a integrare le varie concezioni esoteriche moderne derivate dagli studiosi maggiori. Concepito come composto da sette tipi di forze o sostanze psichiche. Le quattro superiori formano l'anima individuale. Le quattro parti inferiori compongono il corpo sensitivo o di percezione.
In genere si pensa che il corpo astrale non abbia, di per sé, influenza diretta sul corpo fisico; la sua azione sulla materia dovrebbe passare sempre per altro sostrato eterico fungente da guaina di protezione.
[modifica] Corpo mentale
È costituito dall'unione della mente con gli organi di percezione, ed è il corpo adibito alla formulazione del pensiero.
[modifica] Corpo spirituale
[modifica] Kosha
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Per approfondire, vedi la voce Kosha. |
La scuola filosofica induista dell'Advaita Vedanta identifica con il termine Kosha (lett. involucro o guaina) i cinque corpi che rivestono l'Atman, l'essenza immortale fatta di pura beatitudine. Questi cinque involucri, velando la verità di Brahman (radice impersonale e metafisica dell'esistenza, e principio fondante di ogni realtà), generano la manifestazione stessa (in tutti i suoi aspetti), il senso dell'io e quello di separatività, che l'uomo deve gradualmente superare per riscoprire la propria autentica identità: di essere il Brahman.