Danza neoclassica
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La Danza neoclassica nasce alle soglie del Novecento negli Stati Uniti d'America, specie ad opera del coreografo americano di origine russa George Balanchine.
Costituisce una reazione sia alla Danza libera di Isadora Duncan e di Ruth Saint-Denis, che traduce la danza in un moto continuo e fluido, privo di scatti e di interruzioni, che alla Danza moderna o Modern Dance che, sempre in America, viene introdotta da Martha Graham, Doris Humphrey e Charles Weidman.
La danza neoclassica, al contrario delle nuove forme di danza non accademica, recupera il tradizionale bagaglio tecnico del linguaggio coreografico accademico (prese, posizioni rigidamente definite, bilanciamento, movimenti geometrici etc.), ma le utilizza tentando una maggiore libertà di scrittura e introducendo nuovi passi e nuove figure.
Fra l'altro, la danza neoclassica recupera della danza classica l'uso delle cosiddette scarpette da punta, cioè scarpette particolari che coprono la parte finale del piede e il tallone, indumento del tutto abolito nelle nuove forme di danza novecentesche.