Decreto Rattazzi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Decreto Rattazzi, o Legge Rattazzi, fu un decreto emesso il 23 ottobre 1859 dal Ministro dell'Interno piemontese Urbano Rattazzi (Regio Decreto 3702) che ridisegnava radicalmente la Geografia amministrativa dell'intero Piemonte sabaudo, coi poteri concessi temporaneamente al governo (Governo La Marmora in quel momento) a causa della guerra.
Il decreto inoltre definiva con esattezza l'amministrazione locale del Piemonte, che venne suddiviso in province, circondari, mandamenti e comuni; ogni provincia era guidata da un Governatore (poi rinominato nel 1860 Prefetto), coaudiuvato da un vice-governatore, diretti dipendenti del Ministro dell'Interno, con un consiglio provinciale eletto dal governo, che fungeva da giudice amministrativo. Questo Prefetto era di derivazione francese (secondo i prefetti di dipartimento napoleonici), differenziandosi però nella sostanza; mentre la forma era uguale, ovvero una figura egemone al 100% sulla provincia quale diretto rappresentante del governo, in pratica i poteri del prefetto Piemontese erano tendenzialmente di ordine pubblico, seppur in senso lato. (limitandosi quindi ai compiti del ministero dell'Interno). La maggioranza degli altri ministeri istituì poteri ed uffici secondari decentrati a livello mandamentale, provinciale, circondariale, rispondenti direttamente al Ministero, e concedento ascolto al prefetto solo come "coordinatore".
Le province furono:
- Torino (comprendente l'attuale provincia di Torino oltre alla Val d'Aosta);
- Cuneo, rimasta curiosamente perfettamente invariata da allora (l'unica);
- Novara, comprendente le odierne Vercelli, Novara, Biella e Verbania;
- Alessandria, che all'epoca comprendeva anche la Asti
- Nizza, comprendente all'epoca il dipartimento delle Alpi Marittime (ceduta alla Francia 1861) e la provincia di Imperia (dopo il 1861 divenne "Provincia di Porto Maurizio");
- Genova, comprendente all'epoca le odierne province di Genova, Savona e La Spezia(eccetto i comuni di Rondanina,Fascia,Gorreto,Rovegno,Fontanigorda) ;
- Cagliari, ove si trovava anche un Viceré per la Sardegna,
- Sassari
- Provincia di Annecy, attuale dipartimento francese dell'Alta Savoia ad essa ceduta nel 1861
- Provincia di Ciamberì (italianizzazione ufficiale di Chambery), cedut'anchessa alla Francia, e attuale dipartimento della Savoia
- Provincia di Milano comprendente anche un pezzo dell'attuale provincia di Varese e tutta la Provincia di Lodi
- Provincia di Bergamo che ha subito da allora solo assestamenti marginali di confine
- Provincia di Brescia che all'epoca comprendeva anche Castiglione delle Stiviere
- Provincia di Sondrio
- Provincia di Pavia che comprendeva anche Bobbio
L'ordinamento di questo decreto venne esteso a tutta Italia con la conquista del 1861.