Dialetto comasco
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Il dialetto comasco è un'idioma appartenente ai dialetti insubri
Esso è considerato molto spesso simile al dialetto milanese, con il quale - pur appartenendo alla medesima famiglia - presenta molteplici differenze. Sulle sponde del lago a nord della città, è parlato il dialetto laghée. Simili ad esso sono il dialetto lecchese, il dialetto ticinese, il dialetto vallassinese, il dialetto brianzolo.
Dal punto di vista fonetico il comasco è più duro del milanese e gli articoli e i toponimi si diversificano addirittura su basi paesane. A volte capita che le ultime lettere vengano tralasciate come ad esempio nella frase "Guarda, ho visto un cane", che un comasco pronuncerebbe "Varda, hù veduu un caa".
Le vocali
- ü ö = Vocali miste come nel francese sur e bleu o in comasco dür e cör
- â ê î = Vocali allungate, come nel francese frêre o in comasco frâ
L'uso dell'accento circonflesso è frequente nei participi passati (es. fâ - fatto, dî - detto). Ci sono casi particolari come le parole con la vocale mista allungata, per esempio düü dove la vocale dovrebbe essere solo una, ed oltre alla dieresi dovrebbe avere anche l'accento circonflesso.
Le consonanti
- c = Usata come finale di parola è palatale come in lacc (latte), se seguita da una h è gutturale come in lach (lago) o sacch (sacco).
- s = Sonora come in casa si distingue da quella aspra, come in sole attraverso il raddoppio; cascina in dialetto diventerà percio cassina, anche se la s durante la pronuncia sembra più semplice che raddoppiata.
Varie
- L'accento acuto o grave serve per indicare la vocale chiusa o aperta, per esempio pan póss (pane raffermo) oppure salàm (salame).
- In alcune zone l'articolo diventa ul e in altre el.
[modifica] Piccolo dizionario della parlata comasca
- Api = avicc
- Altro = oltru
- Alzare = svulzà
- Betulla = bedoia
- Bottiglia = butèglia
- Bicchiere = büceer
- Calze = culzètt
- Calzoni = culzùn
- Comprare = crumpà
- Gallina = galéna
- Imbuto = pedriô
- Lampadina = lampadéna
- Mais = carlùn
- Nero = negru
- Portacenere = portascéndra
- Quercia = rugul
- Ombra = umbrìa
- Saltare = sultà
- Strega = strìa
FRASI
- Oggi andiamo a Como? = Incöö ‘ndemm a Comm?
- Mandami una cartolina da Milano. = Mandam 'na cartuléna da Milan.
- Domani vado in stazione. = Dumaa vò in staziun.
- L'altra sera ho visto un gatto nero che mi ha attraversato la strada ed è entrato in un cimitero... = L'oltra sira ò vedüü un gatt negar che’l ma ‘traversà la strada e pöö l'è entraa in un cimeteri...
- Il muratore è andato in comune e ha tirato fuori le mutande davanti a tutti = Ul magütt l'è 'ndà in cumün e l'ha trà fö i müdaant denaanz a tücc.
[modifica] Curiosità
Il popolare cantautore comasco Davide Van De Sfroos ha avuto enorme successo in tutta Italia con i suoi brani, in rigoroso dialetto laghée, divenendo il simbolo di Como in tutta la penisola, persino in Sardegna ed in Calabria. Noto è il suo tifo per il Como.
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