Etiopia
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Informazioni | |||||||||
Nome completo: | Repubblica Federale Democratica Etiope | ||||||||
Nome ufficiale: | Ityop'iya Federalawi Demokrasiyawi Ripeblik | ||||||||
Lingua ufficiale: | Amarico² Tigrino | ||||||||
Capitale: | Addis Abeba (3.400.000 ab. / 2006) | ||||||||
Politica | |||||||||
Governo: | Repubblica Federale | ||||||||
Capo di stato: | Girma Woldegiorgis | ||||||||
Capo di governo: | Meles Zenawi | ||||||||
Indipendenza: | Dall'Italia formalmente il 27 novembre 1941 (Caduta di Gondar). | ||||||||
Ingresso all'ONU: | 13 novembre 1945 1 | ||||||||
Area | |||||||||
Totale: | 1.127.127 km² (27°) | ||||||||
% delle acque: | 0,7 % | ||||||||
Popolazione | |||||||||
Totale (2004): | 67.851.281 ab. (16°) | ||||||||
Densità: | 60 ab./km² | ||||||||
Geografia | |||||||||
Continente: | Africa | ||||||||
Fuso orario: | UTC +3 | ||||||||
Economia | |||||||||
Valuta: | Birr etiope | ||||||||
PIL (PPA) (2005): | 60.099 milioni di $ (69°) | ||||||||
PIL procapite (PPA) (2005): | 823 $ (176°) | ||||||||
HDI (2004): | 0,371 (basso) (170°) | ||||||||
Varie | |||||||||
TLD: | .et | ||||||||
Prefisso tel.: | +251 | ||||||||
Sigla autom.: | xx | ||||||||
Inno nazionale: | Whedefit Gesgeshi Woude Henate Ethiopia | ||||||||
Festa nazionale: | 5 maggio | ||||||||
1È uno dei 51 Stati che hanno dato vita all’ONU nel 1945.
²L'Inglese e l'Italiano, quest'ultima per il passato coloniale, sono studiati come lingua secondaria, a scelta insieme all'Amarico, e sono le principali lingue utilizzate per gli affari esteri, soprattutto l'Inglese. |
La Repubblica Democratica Federale d'Etiopia (Ityop'iya, የኢትዮጵያ) è uno Stato dell'Africa Orientale che vanta un'identità plurimillenaria (tant'è che è considerata il più antico stato africano). Unica fra gli stati africani, la monarchia etiope conservò la sua indipendenza durante tutto il periodo coloniale, fatta eccezione per l'occupazione italiana (1936-1941). Storicamente l'Etiopia è nota anche come Abissinia.
Indice |
[modifica] Storia

Attorno al 970 la regina Gudit perseguitò i cristiani che si trovavano in etiopia ed aiutò a far crollare il Regno di Axum. Sebbene sia presentata dalle cronache etiopi come ebrea alcuni studiosi moderni hanno qualche dubbio a riguardo, suggerendo che potrebbe essere stata una pagana [1].
La fine del XIX secolo è segnata dall'inizio della colonizzazione europea del continente africano. Nel 1870 il porto di Assab, presso l'entrata meridionale del Mar Rosso, è comprato da una compagnia italiana come cessione di un sultano locale. Questo evento pone le basi per la fondazione di una colonia italiana in Eritrea. L'espansione della colonia verso l'interno porta ad un conflitto con l'impero etiope, governato da re Menelik II, ed alla battaglia di Adua nel 1896, quando l'esercito etiope sconfigge la potenza coloniale e riesce a rimanere indipendente. L'Italia e l'Etiopia firmano il trattato di Uccialli che sancisce le relazioni fra i due paesi fino all'inizio della nuova espansione coloniale italiana verso l'Etiopia.
Con l’apertura del canale di Suez aumenta l’interesse europeo per il paese. Il 3 ottobre 1935 l'Italia attacca, senza dichiarazione di guerra, l'impero etiope. Soltanto con un uso massiccio di armi chimiche (soprattutto del micidiale gas Yperite) gli Italiani riescono a sconfiggere la resistenza eroica degli etiopi e di spingersi fino alla capitale Addis Abeba, nella quale entrano il 5 maggio 1936. L'Etiopia viene annessa all'impero coloniale italiano, nell'Africa Orientale Italiana. Nonostante una durissima repressione, che costa la vita a circa 750.000 Etiopi, gli Italiani non riescono mai ad avere il controlle totale del territorio. Durante la seconda guerra mondiale, l'Etiopia viene liberata dagli inglesi nel 1941, e al potere torna l'imperatore Haile Selassie fino al 1974. Nel 1974 una giunta militare, il Derg, depose l'imperatore Haile Selassie (in carica dal 1930) e creò un regime socialista, con a capo Haile Mariam Menghistu. Nel biennio 1984-1985 il paese fu colpito da una carestia di vastissime proporzioni che portò alla morte di quasi 8 milioni di persone. Stremato da golpe sanguinosi, rivolte, siccità su larga scala e dal problema dei rifugiati, il regime fu in ultimo deposto da una coalizione di forze ribelli, il FRDPE nel 1991. Nel 1994 venne eletta un'Assemblea Costituente e le prime elezioni multipartitiche si tennero nel 1995. La guerra di confine combattuta contro l'Eritrea nel Maggio 1998 ha rafforzato la coalizione al potere ma ha fortemente indebolito l'economia del paese.
[modifica] Geografia
[modifica] Geografia fisica
Con 1.127.127 km², l'Etiopia è il 27° stato per grandezza (dopo la Colombia). Per grandezza è comparabile alla Bolivia ed è vasta circa due terzi dello stato unito dell'Alaska.
Gran parte dell'Etiopia si trova nel corno d'Africa, che è a parte più orientale del continente africano. Confina con il Sudan a ovest, con Eritrea e Gibuti a nord, con la Somalia ad est e con il Kenia a sud. Nell'Etiopia si trova un insieme disordinato di montagne (Acrocoro Etiopico) e disconnessi alttopiani divisi dalla Rift Valley, che percorre la parte sudorientale e nordorientale del paese ed è circondara da bassopiani, steppe e semi-deserto. La grande diversità del territorio determina grande varietà di clima, terreno, vegetazione naturale e aree abitate.
[modifica] Geografia politica
La secessione dell’Eritrea, nel 1993, ha privato il paese dello sbocco sul Mar Rosso. È suddivisa in 11 regioni:
- Addis Abeba
- Afar
- Amhara (regione)
- Benishangul-Gumaz
- Dire Dawa
- Gambela
- Harar
- Oromia
- Somali
- Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud
- Tigrè
[modifica] Laghi
[modifica] Clima
[modifica] Temperatura e precipitazioni
La temperatura media di Addis Abeba è di circa 15°C in dicembre e di circa 18°C in maggio. Luglio e agosto, i mesi delle grandi piogge, hanno temperature medie intorno ai 15-16 gradi (minime intorno agli 11). Le minime più basse (5-6 gradi C) si hanno in novembre e dicembre. La piovosità annua media è di circa 1200 mm. (minima da novembre a gennaio, massima da giugno a settembre). Gli estremi registrati: minima -2°C massima 36°C.
[modifica] Trasporti
Fino a pochi anni fa L' Etiopia aveva un sistema viario piuttosto debole, in gran parte basato su strade costruite dagli italiani durante l' occupazione; l' insufficienza del sistema viario ha tra l' altro contribuito al determinarsi e all' aggravarsi di alcune delle crisi alimentari che il paese ha attraversato. Negli ultimi anni, in particolare in seguito alle risorse liberate dalla cessazione delle ostilità con l' Eritrea e nel quadro di un processo più generale di ammodernamento, il paese ha visto la costruzione di un notevole numero di strade, soprattutto nei dintorni di Addis Abeba e delle città maggiori.
L' unica linea ferroviaria esistente fu costruita dai francesi nel 1917 e collega Addis Abeba con Gibuti, passando per Dire Dawa.
L' aeroporto di Bole, a Addis Abeba, è stato rimodernato negli ultimi anni e può considerarsi un ottimo aeroporto per gli standard africani; la compagnia di bandiera, Ethiopian Airlines, gode anche di ottima reputazione tra le compagnie africane, specie per la buona selezione e l' addestramento dei piloti (effettuato normalmente in Gran Bretagna). L' Etiopia gode di un discreto sistema di collegamenti aerei interni, con aeroporti non solo nelle città più importanti, ma anche in piccoli centri come Lalibela, tradizionale centro di pellegrinaggio e più recente mèta turistica.
[modifica] Turismo
L’Etiopia è ancora una meta di viaggi pericolosa, le infrastrutture adeguate non esistono ancora. Tuttavia il governo dell’Etiopia considera il turismo per il futuro come una delle fonti di entrate piú importanti per il Paese. Si punta su turisti ad elevato reddito e livello d’istruzione, attratti dalla cultura locale e dalle bellezze naturali. Nel 1998 hanno visitato l’Etiopia ca. 250.000 persone. Tuttavia, attualmente la maggior parte di questi visitatori si reca in Etiopia di passaggio, oppure per affari.
[modifica] Popolazione
[modifica] Etnie
Gruppi etnici: Oromo 40%, Amhara 32%, Tigrini 7%, Sidamo 9%, Shankella 6%, Somali 6%, Afar 4%, Gurage 2%, altri 1%
[2] Lingue: Amarico, Tigrino, Oromigna, Guragigna, Somali, arabo, altre lingue locali. Fra le lingue europee le più conosciute sono l'inglese e l'italiano.
[modifica] Religione
cristiani copti 63%, Musulmani 33%, animisti 15%, protestanti 4%, cattolici 1%. [3]
[modifica] Politica
Il Paese appartiene dal 1986 all'Autorità intergovernativa per lo sviluppo, organizzazione politico-commerciale formata dai paesi del Corno d'Africa.
L'elezione dell'assemblea costituente etiopica, che contava 547 membri venne tenuta nel giugno 1994. Questa assemblea adottò la constituzione della Repubblica Democratica Federale di Etiopia nel dicembre 1994. Le elezioni per il primo parlamento etiopico nazionale frutto di elezioni veramente popolari, ed accompagnato da un numero di parlamenti regionali vennero tenute in maggio e giugno del 1995. La maggior parte dei partiti di opposizione scelsero di boicottare queste elezioni. Vi fu una vittoria travolgente per il partito EPRDF. Osservatori internazionali e di agenzie non governative fecero notare che i partiti di opposizione avrebbero potuto participare se lo avessero voluto.
Il governo della Repubblica Federale Democratica dell'Etiopia venne installato nell'Agosto 1995. Il primo Presidente eletto é stato Negasso Gidada. Il governo guidato dal EPRDF del Primo Ministro Meles Zenawi ha promosso una politica di federalismo etnico, devolvendo poteri significativi alle autorità regionali, basate sulla composizione etnica. L'Etiopia oggi ha 9 regioni amministrative semi-autonome che hanno il potere di raccogliere tasse e spenderle in maniera autonoma. Sotto l'attuale governo, gli etiopi godono di maggiore partecipazione politica e di dibattito politico più libero rispetto ad ogni altro momento anteriore della loro storia, anche se alcuni fondamentali diritti, includendo la libertà di stampa, sono, in pratica, alquanto circoscritte.
Il governo di Zenawi venne rieletto nel 2000 nelle prime elezioni multipartitiche nella storia dell'Etiopia. Il presidente entrante é Girma Wolde-Giorgis. inoltre, nelle ultime elezioni che si sono svolte nel 2006 il governo in carica perse le elezioni per quanto riguarda i seggi nella capitale con una differenza di circa l'80% dei voti ma è rimasto in carica sostenendo di aver vinto grazie ai voti provenienti dalle campagne. numerose proteste da parte dei cittadini di Addis Ababa e delle altre città si sono concluse in scontri a fuoco dove hanno perso la vita decine, forse centinaia di persone.
Sin dal 1991, l'Etiopia ha stabilito buone relazioni con gli Stati Uniti e l'Europa occidentale e cercato un sostegno ecomico sostanziale dai paesi occidentali e dalla Banca Mondiale. Nel 2004, il governo cominciò ad trasferire via più di due milioni di persone dagli altopiani aridi dell'est, adducendo come ragione che queste risistemazioni avrebbero diminuito la scarsità di cibo. [4].
In Etiopia si sono tenute nuovamente le elezioni nel maggio 2005, occasione in cui si è avuta una percentuale record di voltanti (circa il 90%). Sebbene gli osservatori dell'Unione Europea abbiano segnalato che in tali elezioni siano state violate le regole internazionali per giuste e libere votazioni, altri gruppi sono arrivati a conclusioni differenti. La dichiarazione rilasciata il 14 Settembre dall'Unione Africana, infatti, loda "il mostrare, da parte della della popolazione etiope, un sano impegno negli ideali democratici", ed il giorno successivo il "US Carter Center" concluse "the majority of the constituency results based on the May 15 polling and tabulation are credible and reflect competitive conditions".
[modifica] Politica estera
La politica estera è dominata dalla tensione con la vicina Eritrea: il conflitto sul confine tra i due paesi, terminato nel 2000 col trattato d'Algeri, non è stato superato da rapporti pacifici stabilitisi tra i due paesi e permangono disaccordi sulla demarcazione del confine. Uno dei problemi comuni ai due paesi è rappresentato dalla presenza di un numero considerevole di vari tipi di ordigni non esplosi (UXO) e mine antiuomo ed anticarro.
[modifica] Economia
[modifica] Importazioni
L'Etiopia importa diversi beni, dalle materie prime ai beni capitali, ai beni di consumo. Le importazioni superano abbondantemente le esportazioni, determinando un ampio deficit della bilancia commerciale.
[modifica] Istruzione
Tutt'oggi si cerca di aumentare il numero delle scuole elementari per insegnare ai giovani a leggere ed a scrivere.
[modifica] Cultura
[modifica] Economia
[modifica] Voci correlate
- Africa Orientale Italiana
- Áscari
- Banca per l'Africa Orientale
- Campagna d'Africa Orientale
- Carestia etiope del 1984-1985
- Guerra d'Etiopia
- Impero coloniale italiano
- Giacomo Naretti
- Storia del colonialismo in Africa
- Trattato Italo-Etiope del 1928
[modifica] Note
- ↑ http://www.gospelcom.net/dacb/stories/ethiopia/gudit_.html
- ↑ http://www.ethiopianembassy.org/population.shtml
- ↑ http://bxabeg.people.wm.edu/Ethiopia.Census%20Portrait.pdf
- ↑ [http://news.bbc.co.uk/1/hi/in_pictures/3640227.stm In immagini
- il grande riassetto dell'Etiopia] BBC 22 April 2004
[modifica] Bibliografia
Adolph Freiherr Knigge: Benjamin Noldmann's Geschichte der Aufklärung in Abyssinien oder Nachricht von seinem und seines Herrn Vetters Aufenthalte an dem Hofe des großen Negus, oder Priesters Johannes (Volltext)
- Gerhard Rohlfs: Im Auftrage Sr. Majestät des Königs von Preussen mit dem Englischen Expeditionscorps nach Abessinien (Volltext)
- Gerd Gräber, Angelika Gräber, Berhanu Berhe: Äthiopien, ein Reiseführer. Kasparek, Heidelberg 1997, ISBN 3-925064-21-4
- Alain Gascon: La Grande Éthiopie, une utopie africaine, Paris, CNRS éditions, 1995, ISBN 2-271-05235-1.
- Xavier vand der Stapen: Éthiopie, au pays des hommes libres, Tournai, La Renaissance du Livre, 2004, ISBN 2-8046-0828-X.
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda dell'Etiopia dal sito Viaggiare Sicuri Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
- Reggae 4 Ethiopia Sito del progetto di beneficenza dedicato ai bimbi etìopi
Divisione amministrativa dell'Etiopia | ![]() |
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Regioni | ||
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