Evangelista
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Evangelista è il nome con il quale si identificano i quattro redattori dei Vangeli detti anche Evangeli. Giovanni, Matteo , Luca, Marco.
Le fonti più antiche che fanno riferimento agli evangelisti risalgono a Sant'Ireneo di Lione che nel suo Adversus Haereses, scritto nel II secolo, molto succintamente, cosi informava su questi personaggi:
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«Cosi Matteo scrisse nella lingua degli Ebrei il primo vangelo, al tempo in cui Pietro e Paolo evangelizzavano Roma e vi fondarono la Chiesa. Dopo la partenza di questi ultimi, Marco, discepolo e interprete di Pietro, mise per scritto quello che Pietro predicava. Dal canto suo Luca, il compagno di Paolo, consegnava in un libro il vangelo che il suo maestro predicava. Poi Giovanni, il discepolo del Signore, quello che si era addormentato sul suo petto, pubblicò anche lui un vangelo quando si trovava a Efeso in Asia»
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(Adv. Hae. III Preliminare)
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[modifica] Iconografia
Spesso gli Evangelisti sono rappresentati con i simboli del "tetramorfo" che compaiono nelle profezie di Ezechiele, riprese poi nelle visioni dell’Apocalisse:
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«Il primo vivente era simile a un leone, il secondo essere vivente aveva l'aspetto di un vitello, il terzo vivente aveva l'aspetto d'uomo, il quarto vivente era simile a un'aquila mentre vola; i quattro esseri viventi hanno ciascuno sei ali, intorno e dentro sono costellati di occhi» (Ap 1) |
Sulla base di queste descrizioni e sulla base del modo in cui i rispettivi vangeli iniziano il proprio racconto, essi vengono associati a questi simboli:
- Matteo è raffigurato come uomo (o angelo: tutte le figure sono infatti alate). Il vangelo di Matteo è quello che mette più in risalto l'umanità del Cristo (il Figlio dell'Uomo, come viene indicato). Il testo esordisce con la discendenza di Gesù e, in seguito, narra la sua infanzia, sottolineandone quindi il suo lato umano.
- Marco è raffigurato come leone. Nel Vangelo di Marco viene maggiormente indicata la maestà del Cristo. Inoltre è proprio questo Vangelo che narra della voce di San Giovanni Battista che, nel deserto, si eleva simile a un ruggito (Vox clamantis in deserto), preannunciando agli uomini la venuta del Cristo.
- Luca è raffigurato come bue ovvero come un vitello, simbolo di tenerezza e mansuetudine, caratteri distintivi di questo Vangelo per descrizione e teologia.
- Giovanni è raffigurato come un' aquila. Il suo Vangelo infatti ha una visione maggiormente teologica, e quindi è quello che ha la vista più acuta. L'aquila è quello che vola più in alto di tutti gli esseri e che, unico fra tutti, può vedere il sole con gli occhi senza accecarsi, ossia vedere verso i cieli e verso l' Assoluto, verso Dio. Il Vangelo di Giovanni infatti si apre con parole di forte carica trascendente:
«In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.» (Gv 1)
[modifica] Voci correlate
- Vangelo secondo Marco
- Vangelo secondo Matteo
- Vangelo secondo Luca
- Vangelo secondo Giovanni
- Vox clamantis in deserto
- San Giovanni Battista
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