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Ferdinando II delle Due Sicilie - Wikipedia

Ferdinando II delle Due Sicilie

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Ferdinando II di Borbone
Ferdinando II di Borbone
Elsa di una spada dell'epoca di Ferdinando II
Elsa di una spada dell'epoca di Ferdinando II

Ferdinando Carlo Maria di Borbone (Palermo 12 gennaio 1810 - Caserta 22 maggio 1859), figlio di Francesco I di Borbone e di Maria Isabella Borbone di Spagna, fu re del Regno delle Due Sicilie dal 1830 al 1859.

[modifica] Biografia

All'età di 19 anni, alla morte del padre Francesco I salì sul trono del Regno delle due Sicilie, assumendo il nome di Ferdinando II. Il suo regno è diviso in due periodi.

Nei primi 17 anni regnò con saggezza e moderazione e fu un sovrano liberale: concesse amnistie, promulgò riforme, arrivò persino a richiamare in servizio ufficiali che avevano servito il Murat. Tra le altre cose commissionò all'ingegnere e architetto Luigi Giura (1795-1864) il progetto del primo ponte sospeso in Europa continentale (il Ponte "Real Ferdinando" sul Garigliano, 1828), a catenaria di ferro, e innaugurato il 10 maggio 1832. Poi fece realizzare la prima ferrovia d'Italia (la Napoli-Portici nel 1839), riformò la marina militare borbonica, diede più sviluppo e vigore alla marina mercantile del suo regno (fece entrare in servizio di linea il primo battello italiano a vapore), unì Napoli con Palermo con una linea telegrafica, rinunciò a diverse rendite per lo stato, diminuì alcuni dazi ed ebbe la mano pesante con delinquenti e traditori.

Poi però, causa una serie di rivolte interne, divenne un monarca assolutista, geloso della propria indipendenza, isolato da tutti gli altri stati in Italia e in Europa, e venne soprannomimato "Re Bomba" per la ferocia con cui l'esercito represse le sollevazioni popolari in Sicilia in seguito all'abrogazione della Costituzione concessa in precedenza il 29 gennaio 1848 secondo alcuni per paura dei moti mazziniani, arrivando a ordinare di cannoneggiare Messina.

Il 20 novembre 1832 sposò la principessa Maria Cristina di Savoia che gli dette l'erede maschio Francesco d'Assisi Maria Borbone (il futuro Francesco II) ma morì di parto pochi giorni dopo (31 gennaio 1836).
In seconde nozze sposò il 9 gennaio 1837 l'Arciduchessa d'Austria Maria Teresa Isabella (figlia dell'arciduca arciduca Carlo, un grande avversario di Napoleone), da cui ebbe altri 12 figli.

Trascorreva la maggior parte del suo tempo nella splendida Reggia di Caserta circondato dalla sua famiglia molto numerosa, ed era molto affettuoso con la sua prole.

A tavola poi era egli stesso a fare le porzioni di cibo per tutti i commensali, e, nonostante il suo lignaggio regale, era amante della cucina tipica napoletana come i maccheroni, la pizza e la cipolla (di cui era estremamente ghiotto).

Nel 1837 in Sicilia fece reprimere con durezza la rivolta del popolo che chiedeva a gran voce l'autonomia e la Costituzione.
Il 25 luglio 1844 fece fucilare i fratelli Attilio ed Emilio Bandiera, che, in servizio presso la marina austriaca e seguaci della Giovine Italia di Giuseppe Mazzini, disertarono e il 13 giugno 1844 erano sbarcati presso la foce del fiume Neto, vicino a Cosenza, credendo di poter guidare una sollevazione popolare in Calabria, risultata poi non vera. Scambiati per briganti, furono catturati e consegnati alla polizia borbonica e quindi fucilati.

È notevole osservare che, ancora prima di deflagrare a Parigi la rivoluzione del 1848, si annunciò nell’arretrata Sicilia. Dopo le fallite insurrezioni di Messina e Reggio nel 1847, le tensioni che l’autoritarismo di Ferdinando II aveva alimentato nel Regno delle Due Sicilie tornarono a riaccendersi il 12 gennaio 1848 a Palermo. La rivolta guidata dai democratici Salvatore La Masa e Rosolino Pilo, mobilitò le fasce povere della popolazione e fu di tale portata da spingere il re a concedere la tanto sospirata costituzione il 29 gennaio 1848. Essa non ebbe i risultati previsti e la Sicilia proclamò l’indipendenza, sotto un governo provvisorio presieduto da Ruggiero Settimo. Questi il 13 aprile 1848 dichiarò il re deposto. In risposta Ferdinando II riunì un esercito di 20.000 uomini sotto il comando del generale Carlo Filangieri e lo inviò in Sicilia per reprimere la rivoluzione e restaurare il suo potere. Una flotta inviata ad attaccare Messina effettuò un bombardamento indiscriminato "barbaramente selvaggio" per otto ore dopo la resa dei rivoltosi, uccidendo molti innocenti, e costituendo l'episodio alla base del soprannome "Re`Bomba". Dopo una campagna militare di nove mesi, la rivolta in Sicilia venne completamente domata il 15 maggio 1849. Tra il 1848 e il 1851, la repressione che ne seguì provocò l'esilio di molti e si stima portò alla detenzione dai 15.000 ai 40.000 sospetti rivoluzionari o dissidenti, spesso in condizioni estreme. La campagna di Sicilia fu contemporanea alla partecipazione alle battaglie risorgimentali. Inizialmente Ferdinando II inviò nel marzo 1848 il generale Guglielmo Pepe alla guida di 12.000 uomini in appoggio alle truppe piemontesi contro gli austriaci, ma poco dopo ritirò il suo aiuto alla causa risorgimentale assieme alle truppe pontificie.

Nel 1851, stimolato dall'amico Antonio Panizzi, il futuro primo ministro inglese William Ewart Gladstone visitò il Regno delle due Sicilie per studiare la questione dei prigionieri politici. Fallito il compito di convincere il governo Napoletano a rilasciare alcuni prigionieri e a migliorare le condizioni di detenzione di altri, Gladstone riferì sull'argomento al Primo Ministro inglese Lord Aberdeen, suggerendo di elevare una protesta ufficiale, chiamando lo stile di governo di Ferdinando "la negazione di Dio". Il governo inglese, che nel periodo napoleonico aveva rivestito il ruolo di protettore della dinastia borbonica, aveva anche altre ragioni per applicare pressione sul re. Gli inglesi avevano estesi interessi commerciali in Sicilia e avevano industrie che facevano affidamento sullo zolfo estratto dalle miniere siciliane. Ferdinando aveva cercato di limitare l'influenza inglese e questo aveva causato attriti. Poiché il sovrano non seguì le raccomandazioni dei governi inglese e francese, entrambi i governi richiamarono gli ambasciatori nel 1856.

Lo stesso anno, un soldato tentò di assassinare Ferdinando e secondo molti l'infezione che derivò dalla ferita inferta con la baionetta portò alla malattia finale. Morì il 22 maggio 1859 dopo un'agonia lenta e atroce, consegnando al suo successore, re Francesco II di Borbone, un regno ormai allo sfracello, e che il figlio, il futuro "Franceschiello" non seppe governare bene, perché preferì seguire la politica reazionaria del padre. Comunque, tardivamente, richiamò in vigore la Costituzione del 12 Febbraio 1848 (mai abrogata ma di fatto inoperante) senza conseguire apprezzabili risultati. Seppe, peraltro, uscire di scena con dignità e onore, mostrando il suo lato migliore nei mesi di Gaeta.

[modifica] Famiglia

Si sposò per la prima volta il 21 novembre 1832 con Maria Cristina di Savoia, figlia del Re Vittorio Emanuele I di Savoia. Il loro unico bambino, Francesco, successe al padre al trono.

Si sposò per la seconda volta il 9 gennaio 1837 con l'Arciduchessa Maria Teresa Isabella d'Austria (18161867), figlia dell'Arciduca Carlo, a sua volta figlio di Leopoldo II, e sorella dell'Arciduca Alberto. Ebbero 12 figli:

  • Principe Lodovico di Borbone-Due Sicilie (1838-1886). Sposò Matilde, Duchessa in Bavaria, sorella di Imperatrice Elisabetta d' Austria. La loro unica figlia, la Principessa Maria Teresa di Borbone, sposò Wilhelm Fürst von Hohenzollern.
  • Principe Alberto di Borbone-Due Sicilie, Conte di Castrogiovanni (1839-1844).
  • Principe Alfonso di Borbone-Due Sicilie, Conte di Caserta (1841-1934). Sposò la sua prima cugina Maria Principessa delle Due Sicilie. La linea oggi esistente dei Borbone-Due Sicilie discende da loro.
  • Principessa Maria Annuziata di Borbone-Due Sicilie (1843-1871). Sposò l'Arciduca Carlo Luigi d'Austria. Ella fu la madre del famoso arciduca Francesco Ferdinando (ucciso nell'attentato di Sarajevo).
  • Principessa Maria Immacolata Clementina di Borbone-Due Sicilie (1844-1899). Sposò l’Arciduca Carlo Salvatore di Toscana.
  • Principe Gaetano di Borbone-Due Sicilie (1846-1871). Nel 1868 sposò Isabella Infantessa di Spagna (prima figlia della Regina Isabella II di Spagna) e divenne dunque Infante di Spagna.
  • Principe Giuseppe di Borbone-Due Sicilie, Conte di Lucera (1849-1882).
  • Maria di Borbone-Due Sicilie (1849-1882). Sposò Roberto I Duca di Parma e Piacenza.
  • Principe Vincenzo di Borbone-Due Sicilie, Conte di Melazzo (1851-1854)
  • Principe Pasquale di Borbone-Due Sicilie, Conte di Bari (1852-1904). Ebbe nozze morganatiche con Blanche Marconnay.
  • Principessa Maria Immacolata Luisa di Borbone-Due Sicilie (1855-1874). Sposò Enrico Principe di Parma, Conte di Bardi.
  • Principe Gennaro di Borbone-Due Sicilie, Conte di Caltagirone (1857-1867).

[modifica] Curiosità

Ferdinando II era cugino di secondo grado di entrambe le sue mogli: la nonna paterna di Ferdinando era Maria Carolina d'Asburgo-Lorena figlia di Maria Teresa d'Austria Imperatrice; il nonno materno di Maria Cristina di Savoia (prima moglie) era Ferdinando d'Asburgo-Lorena figlio di Maria Teresa d'Austria Imperatrice; il nonno paterno di Maria Teresa d'Asburgo-Lorena era l'imperatore Leopoldo II figlio di Maria Teresa d'Austria Imperatrice; Come si può notare tutti e tre hanno come bisnonna l'imperatrice Maria Teresa d'Austria.

E, per finire, Ferdinando II è il trisavolo (linea materna) di Juan Carlos I di Spagna.


Predecessore:
Francesco I delle Due Sicilie
Regno delle Due Sicilie
1830–1859
Successore:
Francesco II delle Due Sicilie


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