Ferrovia della Val Venosta
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Linea ferroviaria in Italia Ferrovia della Val Venosta |
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Inizio | Merano |
Fine | Malles Venosta |
Inaugurazione | 1906 |
Chiusura | 1991 |
Riapertura | 2005 |
Attuale gestore | Provincia Autonoma di Bolzano |
Vecchi gestori | Ferrovie dello Stato |
Lunghezza | 60 km |
Regioni | Alto Adige |
Scartamento | normale |
Elettrificazione | no |
Diramazioni | nessuna |
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La Ferrovia della Val Venosta è una linea ferroviaria tra Merano e Malles Venosta in Alto Adige, che prende il nome dalla Val Venosta.
La linea ha una lunghezza di ca. 60 km a scartamento 1435 mm. Fu inizialmente progettata verso la fine del XIX secolo come parte di una linea Basilea-Coira-Venezia. La tratta Merano-Malles fu inaugurata il 1 giugno 1906 dopo poco più di due anni di lavoro.
In seguito all'annessione dell'Alto Adige all'Italia nel 1919 la linea passò alle Ferrovie dello Stato. All’Austria venne imposto di terminare il tratto ferroviario da Malles sino a Landeck (Tirolo Settentrionale), come riparazione per i danni di guerra all’Italia. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale i lavori, che non erano comunque mai andati oltre la fase progettuale, vennero abbandonati e mai più presi in seria considerazione. Altro progetto mai realizzato era quello della Ferrovia dello Stelvio, che dalla Valtellina, attraverso un traforo sotto l'omonimo passo, doveva unire Lasa e Bormio.
Nel 1991 le FS chiusero la linea, ormai classificata come "ramo secco".
Negli anni seguenti la ferrovia passò nelle mani della Provincia Autonoma di Bolzano e venne da questa affidata alla SAD (Società Autotrasporti Dolomiti/Südtiroler Autobusdienst). Profondamente restaurata negli anni 2000-2004, è ora di nuovo in funzione dal 5 maggio 2005.
Vengono al momento impiegati otto treni a piano di entrata ribassato GTW 2/6 prodotti dall'azienda svizzera Stadler Rail provisti di motore diesel common rail.
Le innovative traversine in ferro a “Y” che consentono una saldatura continua della rotaia anche in presenza di un raggio di curvatura particolarmente stretto, sono una novità assoluta per l’Italia.
La riapertura della linea nel 2005 ha segnato nuovi record di passeggeri. Questo successo ha così acceso in Trentino-Alto Adige il dibattito sul ripristino di altre tratte abbandonate negli anni Sessanta e Settanta secondo logiche che oggi appaiono scellerate. Alcuni oggi propongono un recupero delle storiche ferrovie Calalzo-Cortina-Dobbiaco, Rovereto-Riva e Val di Fiemme, nonché della tranvia Isarco-Plose a Bressanone.
[modifica] Stazioni
- Merano
- Lagundo
- Marlengo
- Tel Ponte (Comune di Parcines)
- Rablà (Comune di Parcines)
- Plaus
- Naturno
- Stava (Comune di Naturno)
- Ciardes (Comune di Castelbello-Ciardes)
- Castelbello (Comune di Castelbello-Ciardes)
- Laces
- Coldrano (Comune di Laces)
- Silandro
- Lasa
- Oris (Comune di Lasa)
- Spondigna (Comune di Sluderno)
- Sluderno
- Malles Venosta
[modifica] Galleria di immagini storiche
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