Gas naturale liquefatto
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Il Gas naturale liquefatto (GNL o LNG, all'inglese) si ottiene sottoponendo il gas naturale (GN), dopo opportuni trattamenti di depurazione e disidratazione, a successive fasi di raffreddamento e condensazione. Il prodotto che ne deriva si presenta come un liquido inodore e trasparente costituito da una miscela composta prevalentemente da metano e quantità minori di etano, propano, butano ed azoto, avente una temperatura di ebollizione di circa -160°C a pressione atmosferica.
La composizione e le caratteristiche del GNL variano a seconda del luogo di provenienza e del processo di liquefazione.
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[modifica] L'utilizzazione del GNL
La tecnologia della liquefazione, che permette di ridurre il volume specifico del gas di 600 volte in condizioni standard, consente a costi competitivi lo stoccaggio ed il trasporto di notevoli quantità di energia in spazi considerevolmente ridotti. Il trasporto del GNL a grande distanza dal luogo di produzione avviene via mare per mezzo di navi metaniere.
[modifica] Origini della liquefazione del gas naturale
Le origini della tecnologia di liquefazione del GN risalgono agli anni '20 quando si svilupparono le prime tecniche di liquefazione dell'aria. La prima applicazione di GNL si ebbe all'inizio degli anni '30 allorché, per scopi militari, veniva recuperato elio da correnti di gas naturale. Il processo si basava sulla liquefazione degli idrocarburi lasciando l'elio in fase gas; dopo l'estrazione dell'elio il GNL veniva vaporizzato e venduto come gas combustibile.
Intorno agli anni '40 furono costruiti negli USA i primi impianti "peaksaving" il cui scopo era di produrre e stoccare GNL nei periodi di scarsa domanda di gas combustibile per poi rigassificarlo e reimmetterlo in rete nei periodi di massimo consumo. Un incidente accaduto ad un serbatoio di stoccaggio di GNL nel 1944 dovuto ad una non corretta scelta dei materiali per bassa temperatura, causò un incendio e danni rilevanti. Sebbene l'impiego di materiali come l'acciaio legato o l'alluminio risolvessero i problemi metallurgici, l'incidente bloccò di fatto lo sviluppo della tecnologia di liquefazione del GNL per circa 20 anni.
All'inizio degli anni '60 cominciarono i primi significativi investimenti per impianti di GNL "baseload" cioè impianti di grossa capacità destinati alla liquefazione di gas naturale da esportare nei mercati di consumo. L'impianto Camel di Arzew in Algeria messo in marcia nel 1964 rappresenta il primo impianto di liquefazione del gas naturale baseload mai realizzato al mondo. La prima nave carica di GNL lasciò l'Algeria nell'ottobre 1964 per raggiungere il terminale di rigassificazione di Canvey Island in Gran Bretagna. L'impianto di Arzew è tuttora in esercizio.
[modifica] L'impianto di liquefazione del gas naturale
La liquefazione del GN è realizzata in impianti costieri o off shore, ubicati nei paesi produttori. In generale un complesso di liquefazione è composto da una o più linee (treni) di uguale capacità, funzionanti in parallelo, ciascuna delle quali comprende le seguenti sezioni:
- trattamento (rimozione di anidride carbonica e acido solfidrico, disidratazione e rimozione mercurio)
- preraffreddamento e frazionamento
- liquefazione
- ausiliari
[modifica] L'impianto di rigassificazione del gas naturale liquefatto
Il gas naturale liquefatto deve essere rigassificato prima di essere immesso nella rete nazionale del paese consumatore.
L'Italia è un paese consumatore, e attualmente ha un rigassificatore in funzione (Rigassificatore di Panigaglia) e diversi progetti in corso di valutazione.
L'impianto può essere off-shore o on-shore. Gli impianti off-shore sono costituiti da terminali galleggianti (Floating Regas), come l'impianto in progetto davanti a Livorno, da strutture offshore ancorate al fondo, o da vere e proprie isole artificiale (come l'impianto a largo di Trieste). Gli impianti on-shore sono realizzati normalmente vicino a strutture portuali, per poter usufruire del supporto tecnico e logistico. Per motivi di sicurezza sono spesso esclusi dal bacino portuale, e presentano pontili in mare aperto. Esempi di terminali on shore sono l'impianto di Panigaglia e quello in progetto a Gioia Tauro.
[modifica] Voci correlate
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